Il Comune di Calatafimi-Segesta ha previsto nel suo Regolamento IUC (Imposta Unica Comunale) uno sconto pari al 25% sulla parte variabile della tassa sui rifiuti (TARI).
La PARTE VARIABILE è costituita da:
– costi di raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento RSU;
– costi di raccolta differenziata, trattamento e riciclo;
Pertanto la parte FISSA della tariffa TARSU è costituita da componenti di costo sussistenti, indipendentemente dalla effettiva erogazione della prestazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, mentre la parte VARIABILE di essa è costituita da componenti di costo direttamente dipendenti dalla effettiva erogazione del servizio.
La riduzione è subordinata alla presentazione entro il 31 ottobre dell’anno precedente, di apposita richiesta, attestante di aver attivato il compostaggio domestico in modo continuativo nell’anno di riferimento e corredata dalla documentazione attestante l’acquisto dell’apposito contenitore.
In parole povere bisogna presentare tale richiesta entro il 31 ottobre 2014 per usufruire di questo sconto del 25% a partire dall’anno 2015. Se non riuscite entro tale date potete presentare richiesta dopo ma lo sconto varrà per l’anno 2016.
Il contribuente è inoltre tenuto a dimostrare di avere a disposizione un orto, un giardino o un’area a verde in cui utilizzare in modo diretto il compost prodotto, avente una superficie di almeno 15 metri quadrati e dovrà identificare la suddetta area in apposita dichiarazione rendendo disponibile l’accesso al personale comunale per le dovute verifiche.
In ogni caso per i residenti in zone non servite l’abbattimento della quota variabile per i compositori sarà del 10% sulla parte variabile.
Il beneficio decorre dall’anno successivo alla presentazione della richiesta e sarà valida anche per gli anni futuri, purché non siano mutate le condizioni, con obbligo per il soggetto passivo di comunicare al soggetto gestore la cessazione dello svolgimento dell’attività di compostaggio.
LA TASI 2014 può essere pagata in due rate:
- Prima rata 16 Ottobre 2014
- Secondo rata 16 Dicembre 2014
Cos’è il compostaggio?
In natura la sostanza organica prodotta e non più “utile” alla vita (foglie secche, rami, spoglie di animali, ecc.) viene decomposta dai microrganismi presenti nel terreno che la restituiscono al ciclo naturale. Le componenti meno degradabili rimaste costituiscono l’humus, prezioso per la crescita di altri vegetali. L’humus può essere considerato una vera e propria riserva di nutrimento per le piante data la capacità di liberare lentamente ma costantemente gli elementi nutritivi (azoto, fosforo, potassio sono i più importanti), assicurando la fertilità costante del suolo.
Con il compostaggio vogliamo imitare, riproducendoli in forma controllata e accellerata, i processi che in natura riconsegnano le sostanze organiche al ciclo della vita: un perfetto riciclaggio dei rifiuti organici.
Cos’è il “compost”?
Il compost, detto anche terricciato o composta, è il risultato della decomposizione e dell’umificazione di un misto di materie organiche (come ad esempio residui di potatura, scarti di cucina, letame, liquame o i rifiuti del giardinaggio come foglie ed erba sfalciata) da parte di macro e microrganismi in condizioni particolari: presenza di ossigeno ed equilibrio tra gli elementi chimici della materia coinvolta nella trasformazione.
Il compost può essere utilizzato come fertilizzante su prati o prima dell’aratura.
Il suo utilizzo, con l’apporto di sostanza organica migliora la struttura del suolo e la biodisponibilità di elementi nutritivi (composti del fosforo e dell’azoto). Come attivatore biologico aumenta inoltre la biodiversità della microflora nel suolo.
Occorre fare una distinzione tra compostaggio industriale e compostaggio domestico.
Il compostaggio industriale è riciclo dei rifiuti
Su base industriale il compostaggio viene utilizzato per la trasformazione in compost di scarti organici, come ad esempio la cosiddetta frazione umida dei rifiuti solidi urbani.
Il compostaggio industriale permette un controllo ottimale delle condizioni di processo (umidità, ossigenazione, temperatura, ecc.) e la presenza di eventuali inquinanti nella materia prima (ad esempio residui di metalli pesanti e inerti vari) o microrganismi patogeni per l’agricoltura viene eliminata rispettivamente tramite trattamenti di ulteriore separazione meccanica e trattamenti biologici.
Altre biomasse compostabili comunemente sfruttate sono rappresentate dai fanghi di depurazione e dagli scarti della cura e manutenzione delle aree verdi (compost verde).
Il compostaggio domestico
l compostaggio domestico è una procedura utilizzata per gestire in proprio la frazione organica presente nei rifiuti solidi urbaniprodotti in ambiente domestico (di origine prevalentemente alimentare).
Per praticarlo è sufficiente disporre di un lembo di giardino, preferibilmente soleggiato, in cui accumulare gli scarti alimentari della cucina e quelli dell’orto/giardino. In alcuni casi viene utilizzato la compostiera o composter, un contenitore atto a favorire l’ossigenazione e a conservare il calore durante l’inverno. Esistono compostiere prodotte industrialmente, ma anche autocostruitecon materiale di recupero.
È possibile effettuare il compostaggio anche senza un’apposita compostiera, in un cumulo o in una buca del terreno, ma i risultati saranno più lenti e di minore qualità. In pratica, per fare compostaggio con la buca, ne servono almeno due: una in uso, e l’altra a riposo, con una rotazione di 6 mesi ciascuna. Quando la prima è piena, la si mette a riposo, si svuota la seconda e la si fa diventare quella attiva. Una buca di cm 50 x 50, profonda 40 cm, può bastare per 6 mesi al ritmo di un secchio da 10 litri alla settimana di scarti di cucina, più lo sfalcio di un piccolo prato.
Il processo di decomposizione è favorito dall’ossigenazione, quindi un periodico rivoltamento del materiale ne mantiene un sufficiente livello di porosità. Per vivere e riprodursi, i microorganismi hanno bisogno anche di una temperatura favorevole, per cui il composter, o la buca, devono essere chiusi e sufficientemente isolati dall’ambiente esterno. Il rivoltamento, la pioggia e il freddo abbattono la temperatura del materiale, e quindi rallentano il processo. In questo senso la buca funziona meglio del cumulo, in quanto è isolata su 5 lati (oltre ad avere un più discreto impatto visivo).
Quantunque sia possibile introdurre scarti di carne e pesce, in genere l’eccesso è sconsigliato dato che le proteine animali in decomposizione rilasciano un odore sgradevole e possono attirare ratti o altri animali indesiderati. Gli scarti di cucina possono essere raccolti nelle buste biodegradabili di mais (Mater-Bi).
Il materiale ottenuto in 3/4 mesi di compostaggio (più tempo in inverno, meno in estate) può essere usato come fertilizzante per l’orto o il giardino, infatti il terriccio reperibile in commercio è prodotto con un compostaggio industriale, con rivoltamento meccanico, ma i procedimenti e i risultati sono equivalenti.
La diffusione del compostaggio domestico permette di ridurre in modo significativo peso e volume dei rifiuti solidi urbani che devono essere trasportati e smaltiti. In numerosi comuni italiani il compostaggio viene pertanto incentivato attraverso uno sconto sulla tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani riconosciuto ai cittadini che lo praticano; alcuni comuni forniscono anche il composter o ne rimborsano l’acquisto.
Nel caso si utilizzino compostiere in cui gli scarti non sono a contatto con la terra (es. in terrazzi), bisogna controllare che il compost non sia troppo secco (sennò non si attiva il processo di compostaggio), né troppo bagnato (potrebbe emanare cattivi odori per effetto di reazioni di decomposizione anaerobica).
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