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2015: L’anno in cui la Russia ha svelato la barbarie occidentale

By   /  4 Gennaio 2016  /  No Comments

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Il 2015 è stato l’anno in cui la Russia ha smascherato la natura barbarica delle potenze occidentali, la loro cospirazione criminale per il cambiamento di regime in Siria, dell’aggressione contro lo Yemen, contro l’Iran, la Russia, la Cina e qualsiasi paese che non voglia sottomettersi all’egemonia dell’impero anglo USA.

È un filo che possiamo trovare in molte altre storie, parecchie  delle quali sono state nascoste  dall’apparato dei  media occidentali. La differenza è il supporto informativo che questi ultimi hanno omesso o perso il filo di come le potenze occidentali hanno creato o esacerbato questi conflitti, creando pressanti problemi internazionali.

 

La crisi della UE

Prendiamo la crisi dell’immigrazione verificatasi nell’Unione europea. Fino a un milione rifugiati sono stati registrati entro le frontiere della UE quest’anno, secondo le Nazioni Unite. Migliaia di persone sono morte durante la traversata del Mediterraneo e il Mar Egeo nelle traballanti  barche per raggiungere le coste di Italia o Grecia. Le nazioni dell’Unione europee hanno tenuto diversi vertici di primo livello sull’emergenza, ma nessuna risposta collettiva era scaturita imminente, portando a molte recriminazioni tra i 28 Stati membri. Paesi come la Gran Bretagna o la Francia sono stati accusati di non operare a sufficienza per accogliere i rifugiati mentre che la linea del fronte Grecia, Ungheria, Croazia e Slovenia si sono lamentate di essere travolte dall’ondata di affluenza dei profughi.

Le tensioni interne alla EU hanno minacciato di affondare i principi fondanti dell’Unione, come la libera circolazione dei cittadini nell’ambito dell’accordo di Schengen. La Germania, sotto la direzione della cancelliera Angela Merkel, si è presentata come la più generosa degli Stati UE, dichiarando di voler accogliere nei più grandi numeri di richiedenti asilo (siriani). Tuttavia, la Merkel del partito democristiano ha subito un contraccolpo dalla reazione dei gruppi anti-immigrati. Altrove l’Europa ha visto l’ascesa dei partiti politici, da destra, anti-immigrati e anti-UE, dal Front National in Francia a “United Kingdom Independence Party” (UKIP) in Gran Bretagna.  Un forte aumento dei consensi allo stesso modo si sono avuti per i partiti ultra-nazionalisti in Danimarca, Olanda e Belgio e Austria.

L’ amara ironia della crisi dell’ immigrazione nella UE, derivante dalla pressione sulle fondamenta dell’Unione, è che la maggior parte dei richiedenti asilo provengono dalla guerra che ha distrutto la Siria. Come hanno notato osservatori acuti – pubblicati da RT e su altri media alternativi, ma censurati dai media occidentali – , il conflitto in Siria, che ha scatenando la crisi dei rifugiati, è avvenuto a causa interferenza illecita nel paese arabo da parte dei paesi dell’Unione Europea. La Gran Bretagna e la Francia in particolare hanno dato sostegno militare ad un’insurrezione contro il governo eletto del presidente Bashar al-Assad, insieme al supporto degli Stati Uniti e loro alleati regionali, Turchia, Arabia Saudita e Qatar.

 

Eresia della verità: Il terrorismo di ritorno

La maggior parte dei gruppi ribelli in Siria è  costituita in realtà da mercenari stranieri che abbracciano ideologie radicali islamiste salafite e wahabite, connesse con i gruppi terroristici a livello internazionale designati, come Al-Qaeda e il cosiddetto stato islamico (IS, precedentemente ISIS/ISIL). Quest’ultimo ha sostenuto il massacro a Parigi il 13 novembre, quando circa 130 persone sono state uccise negli attacchi di mitra e bombe. Ma definire questo terrorismo di ritorno nei media occidentali equivale ad uno scandaloso pensiero-criminale indignante. È proibito.

La UE aveva in precedenza messo sotto sanzioni il governo siriano, dichiarando questo come responsabile della violenza nel paese. Nel 2014, Bruxelles ha aiutato l’insurrezione togliendo un embargo sulle esportazioni di petrolio dalla Siria nelle aree sotto il controllo dei miliziani anti-governativi, la cui fazione dominante è il gruppo del terrore dell’ISIS. Così, in un modo molto concreto, la UE ha alimentato conflitto in Siria con il favoreggiamento dei militanti illegalmente armati, che si è trasformata nella peggiore crisi
dei rifugiati dopo la seconda guerra mondiale – una crisi che mina l’esistenza stessa dell’Unione europea.

 

L’intervento russo ha fatto cambiare il gioco (Russia’s game changer)

L’tervento militare della Russia nel conflitto siriano a sostegno del suo alleato di lunga data, a partire dal 30 settembre, ha trasformato la dinamica del conflitto. L’intervento della Russia, insieme a quella del movimento di resistenza Hezbollah del Libano e dell’Iran, come unico intervento  legittimo in quanto sollecitato ed approvato dal Governo siriano nella guerra dei cinque anni.
Tutti gli altri interventi stranieri in Siria dai membri di Stati Uniti e Unione europea, Gran Bretagna, Francia e Germania, sono in violazione del diritto internazionale.

Intensi bombardamenti aerei della Russia contro tutti i militanti illegalmente armati, tra cui la ISIS  e l’ Al Nusra Front, non sono gravati  con la falsa dicotomia articolata dalla coalizione militare guidata dagli USA, che ostacola  dividendo tra militanti estremisti e “oppositori  moderati”.
In tre mesi di operazioni aeree russe, le perdite subite dai militanti anti-governativi in Siria sono stati molto più grandi che non durante i 16 mesi di bombardamenti da parte della coalizione guidata dagli USA. Ecco perché la Russia sta lavorando in stretto collegamento con l’Esercito Arabo Siriano, che sta ora facendo grandi avanzate sul terreno . Inoltre, gli Stati Uniti e i loro alleati sono accusati di non essere completamente impegnati a combattere i gruppi terroristici in Siria, perché questi militanti sono allo stesso tempo utilizzati  da Washington e dai suoi partners  come   forze alleate  per ottenere illegalmente il cambiamento di regime in Siria.

 

Gli USA, la Gran Bretagna e la Francia, secondo quanto riferito, hanno fornito le armi ai cosiddetti ‘ribelli moderati’ solo perchè queste armi finissero effettivamente nelle mani dei combattenti  delle  note brigate  estremiste dell’ ISIS e di Al Nusra. L’Arabia Saudita ed il  Qatar hanno finanziato anche le reti islamiche, come Jaish al Fatah e Ahrar al Shams, che sono note per essere coinvolte con ISIS e Al Nusra.

 

Il contrabbando del petrolio

L’intervento drammatico della Russia in Siria ha messo in luce  quella che può solo essere descritta  come “una farsa” in cui gli Stati Uniti, le potenze europee ed i loro alleati regionali sono stati coinvolti nel tentativo di distruggere un paese sovrano sostenendo occultamente la matrice delle reti dei mercenari armati illegalmente.

Una parte centrale di questa farsa è  svolta, come membro della NATO e come aspirante membro della Unione Europea, dalla  Turchia che è stato coinvolta nel contrabbando di petrolio e di armi attraverso il confine siriano. Gli attacchi aerei concertati della Russia hanno messo in chiaro  la connessione turca per l’operazione di rovesciamento  illegale  di regime in Siria  e si è capito che era senza dubbio questo il  fattore chiave  che indotto il caccia turco ad abbattere un aereo da guerra russo il 24 novembre.

 

Trump e la minaccia  americana in sospeso di totalitarismo

Nel corso di quest’anno ci sono stati altri avvenimenti significativi. L’apparizione sulla scena USA del miliardario Donald Trump, come candidato presidenziale degli Stati Uniti, segna la degenerazione completa del potere e della politica estera statunitense, per cui la demagogia, il razzismo e l’autoritarismo sono entrati nel discorso pubblico dominante. Questo mentre la violenza della polizia degli USA scatenata contro gli afroamericani ed altre minoranze raggiunge proporzioni epidemiche ed i poteri dello Stato federale di sorveglianza e di arresto hanno continuato ad erodere i diritti civili.

 

L’aggressione nello Yemen appoggiata dagli Stati Uniti

Una guerra  di aggressione sullo Yemen da parte di  una coalizione militare  straniera, capeggiata dall’Arabia Saudita e altri paesi arabi del Golfo, appoggiata  e sostenuta  dagli USA,  hanno dimostrato una discesa nell’illegalità, dove il diritto internazionale  appare più impotente che mai ad essere rispettato  e la stessa carta delle Nazioni Unite, ripetutamente violata.  Migliaia di Yemeniti  civili soni stati macellati tramite il bombardamento – sostenuto dagli  Stati Uniti-   sulle zone residenziali del paese arabo, in un conflitto che dura  da nove mesi , eppure i media occidentali hanno in gran parte trascurato quei crimini, concentrandosi invece su presunte violazioni contro civili da parte degli aerei russi che sono intervenuti in Siria.

(……………………..)

Putin dichiara le verità sgradite al potere

Putin v/s. Obama
Putin v/s. Obama

Ancora l’anno finisce con gli Stati Uniti e gli alleati europei che infliggono altro schiaffo alla Russia con  ulteriori sanzioni economiche  per causa  delle presunte violazioni in Ucraina, quando il conflitto in quest’ultimo paese è, chiaramente e probabilmente, il risultato del genere di interferenza occidentale che Putin ha evidenziato all’ONU. Putin ha fatto un discorso sostanziale all’Assemblea Generale dell’ONU, nel mese di settembre, quando ha denominato chiaramente gli stati canaglia che hanno abrogato il  diritto internazionale con interventi militari, politici ed economici illegali all’estero. Il deterioramento delle norme giuridiche, la perdita della sovranità e l’esplosione di conflitti e il terrorismo in molte parti del mondo possono essere direttamente attribuiti  alle macchinazioni di Stati Uniti e dei loro partner europei. ‘Vedete adesso quello che avete fatto?’ ha chiesto Putin all’ONU.

 

Dopo 70 anni la Russia conduce ancora la battaglia contro la barbarie

L’anno 2015 segnato il 70 ° anniversario della fine della seconda guerra mondiale, quando il nazismo  tedesco  è stato sconfitto principalmente attraverso la forza militare e sacrifici dell’Unione Sovietica. In particolare – e in modo appropriato in un senso profondamente vero – alle commemorazioni tenute a Mosca in occasione di quella vittoria epica contro il nazismo, non hanno partecipate i leader politici degli Stati Uniti,della Gran Bretagna,della Francia e di altri paesi europei, a causa della loro presunte controversie con la Russia relative  all’Ucraina.

Settant’anni dopo la sconfitta del nazismo in Europa, ancora una volta la battaglia contro la barbarie, contro gli Stati canaglia ed il terrorismo (sponsorizzato da alcuni stati) è ancora molto attuale oggi. E  una volta ancora, è la Russia che sta tenendo la linea contro nuna vera e propria discesa nella barbarie internazionale.

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