Avrà luogo il 4 gennaio 2018 alle ore 18:00 presso P.zza Pietro Nocito, 9 (locale ex circolo società operaia), il primo incontro pubblico per la costituzione di un Comitato Cittadino “No Gassificatore/Inceneritore” a Calatafimi Segesta. All’incontro sono inviatati tutti i cittadini e le associazioni presenti sul territorio. Ognuno di noi è artefice del proprio futuro e in questo caso di quello nei nostri figli e nipoti. Permettere la realizzazione di qualsiasi impianto che possa risultare inquinante per l’ambiente e nocivo per la salute significa non avere a cuore la vita. Per questo si spera nella massiccia partecipazione per la costituzione del comitato.
Il dibattito è ormai acceso da diverse settimane e il punto di svolta si è avuto con la relazione di Lega Ambiente da dove si evince che i timori sull’impianto di trattamento di rifiuti che dovrebbe sorgere in c/da Gallitello erano fondati.
Nella relazione infatti viene chiarito che ci troviamo di fronte ad un impianto di trattamento termico dei rifiuti (Gassificatore) rivolto alla produzione di Syn-Gas. Questi tipi di impianti sono dei veri e propri inceneritori, come ha chiarito una sentenza della Corte di Giustizia Europea del 2010, e sono quindi assoggettati alla VIA ( Valutazione di Impatto Ambientale ) e non alla meno stringente AIA (Autorizzazione Integrale Ambientale) che la Solgesta, proprio in questi giorni, sta cercando di ottenere presso l’assessorato regionale competente.
Si evidenzia che l’impianto ha una potenzialità quattro volte maggiore del limite inferiore per cui scatta l’obbligo della VIA, e che i rifiuti trattati non riguardano solo la categoria R3 (Recupero di Materia) ma anche la R1 (Recupero Energetico), ulteriore motivo per il ricorso obbligatorio alla VIA.
Legambiente, in modo molto preciso ed articolato, sottolinea altre lacune fondamentali del progetto riguardanti la mancanza di documenti essenziali. La relazione di sintesi che deve essere presentata al pubblico, il quadro riassuntivo delle emissioni in atmosfera, la capacità di abbattimento dei metalli pesanti, la fine dei composti polinsaturi aromatici considerati ad ad elevatissimo rischio sanitario, non c’è nulla sul trattamento delle acque reflue e sull’impatto ambientale e sanitario della ricaduta del Syn-Gas prodotto dalle tre torce previste.
Da quattro giorni è aperta anche una raccolta firme che si mira ad intensificare con la costituzione del Comitato cittadino. Nel momento in cui stiamo scrivendo la petizione ha raccolto più di 2100 firme in meno di 4 giorni, a dimostrazione di quanto sia sentito l’argomento.
Per lasciare la tua firma basta seguire il seguente link e inserire i proprio dati. Ricordiamo che lasciare la firma è assolutamente gratuito: https://www.change.org/p/musumeci-staff-no-all-inceneritore-a-calatafimi-segesta
Ci vediamo giorn0 4 gennaio 2018 alle ore 18:00… diffondete l’invito.
Se le informazioni date non dovessero essere corrette, siamo disposti a pubblicare una replica, supportata da carte, da parte della società promotrice dell’impianto. Come abbiamo ribadito sin dall’inizio, non siamo contro un impianto di trattamento dei rifiuti a prescindere, che tra l’altro porterebbe posti di lavoro, ma siamo contro un impianto che possa arrecare danni alla salute e all’ambiente circostante oltre ad essere contro una via già intrapresa che tende verso le linee seguite dalla strategia “Rifiuti Zero”.
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