La raccolta firme avviata che ha superato ad oggi le 5100 firme, la mobilitazione di diversi cittadini calatafimesi e non, la revoca del parere favorevole da parte dell’Amministrazione Comunale di Calatafimi Segesta, sembrano aver fatto opterà la Solgesta per la modifica del progetto andando così verso una soluzione condivisa per questo impianto che ha diviso la cittadinanza di Calatafimi, ma anche acceso la discussione nei paesi vicini allarmati da un possibile inquinamento.
L’amministratore unico della Solgesta, Alessandra Rollino, ha dichiarato: “In considerazione di quanto appreso soltanto adesso dai documenti distribuiti pubblicamente dal Sindaco di Calatafimi Segesta, il quale scrive”… <<si comunica che un atteggiamento più conciliante ne confronti della proposta progettuale potrebbe crearsi laddove la società decidesse di eliminare totalmente dalla lavorazione i Rifiuti Solidi Urbani>>…; a tal proposito la Società scrivente concorda nella possibilità di una modifica che incontri il favore della Città e dei suoi cittadini utilizzando la Frazione Organica come materia prima dell’impianto in questione con esclusione dei Rifiuti Solidi Urbani”.
Adesso bisogna inquadrare bene le modifiche che verranno fatte al progetto ed assicurarsi che non vi sarà nessun processo di combustione o altro processo inquinante. I promotori della raccolta firme intanto stanno concordando un incontro con il Sindaco di Calatafimi Segesta, i Sindaci dei paesi limitrofi, tecnici e Cittadini per inquadrare al meglio questo progetto ed evitare che con la scusa dell’emergenza rifiuti si favoriscono impianti inquinanti nel Trapanese o nella Sicilia tutta. Questo incontro quindi potrebbe essere anche l’occasione per far chiarire definitivamente alla Solgesta le loro intenzioni.
La richiesta di incontro è stata protocollata ieri mattina e il Sindaco si è subito reso disponibile per l’incontro ma dopo giovedì 18 gennaio, data in cui è stato fissata l’autoconvocazione alla Regione da parte dei Sindaci di Alcamo, Castellammare del Golfo, Calatafimi così come quelli del partinicese per chiedere soluzioni all’emergenza rifiuti.
Per firmare la petizione vi basta seguire il seguente link: https://www.change.org/p/no-all-inceneritore-gassificatore-a-calatafimi-segesta
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