La calatafimese Martina Taranto ce l’ha fatta. E’ stata lei a trionfare al Rado Prize 2018 in Inghilterra grazie al suo progetto dal nome “THE LIMESCALE PROJECT”, lavoro che prende ispirazione dal calcare presente in abbondanza nelle tubature dell’acqua della sua/nostra città, Calatafimi Segesta.
Il suo progetto è stato il più votato dal pubblico e quindi anche il più apprezzato. Il Rado Prize 2018 è un premio internazionale che ha lo scopo di sostenere il lavoro di giovani designer emergenti. Lavorando in partnership con designjunction, Rado è alla ricerca della prossima generazione di talenti del design.
I lavori dei 10 finalisti, quindi anche quello di Martina, sono stati esposti a settembre nello stand Rado del London Design Festival, un’importante mostra di design.
Ecco cosa ha raccontato Martina del suo progetto:
“C’è una piccola città in Sicilia che sorge su una terra calcarea. L’acqua pulita e potabile scorre da una montagna molto ricca di minerali, nel sistema idraulico della città. Nei tubi, le rocce crescono magicamente come stalattiti e stalagmiti. Le particelle di minerali diluite in acqua aente. L’impasto del pane impiega un giorno a salire, le olive per il nuovo olio d’oliva maturano in un anno, per riparare una pozzanghera nella via principale ci vuole ancora di più. I cristalli di calcare impiegano anni per crescere nelle loro forme rocciose e generano sculture d’acqua uniche nascoste sottoterra in un labirinto di tubi. Il mio progetto affronta il problema dell’accumulo di calcare e lo trasforma da un problema da risolvere a una possibilità da cogliere! Infatti il mio progetto ha lo scopo di dar forma a un futuro in cui i prodotti non sarebbero associati alla produzione di massa e all’industrializzazione come la conosciamo: rapida e alienante. Ho sviluppato uno scenario in cui gli stampi per tubi potrebbero essere installati nelle tubature sotterranee in modo da consentire alle strutture auto-costruite di crescere sottoterra. Infatti, data al tubo una specifica configurazione, il calcare acquisisce la forma del tubo. Abbracciando questo fenomeno naturale, i prodotti possono essere creati e raccolti con una forma specificamene progettata a priori. I prodotti che presento sono visioni ed esplorazioni per possibili progetti futuri totalmente creati nel sistema idraulico. Ho estratto i sedimenti di calcare dalle tubature siciliane e ho messo in evidenza questo materiale naturale e la sua estetica attraverso una collezione di prodotti. Questo progetto riguarda nuovi metodi di produzione, ripensare l’industrializzazione, ridurre la distanza tra il processo di produzione e gli utenti finali. È un’occasione per riconnettersi con la Natura, accettarne i tempi, abbracciare i suoi processi e interagire con quelli creando una convivenza sinergica e produttiva.
Immagina se potessimo coltivare tavoli e sedie nei tubi e poi estrarli come diamanti ?”
calatafimisegestanews
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