Scienziati australiani stanno testando un vaccino per poter consumare il glutine anche in caso di celiachia. Ecco i risultati ottenuti
Un nuovo vaccino potrebbe probabilmente mettere presto fine alle scialbe diete gluten-free. Sono molte le persone, infatti, che si vedono costrette a rinunciare a tante prelibatezze a causa di una malattia che si aggrava fortemente consumano alimenti che contengono glutine. Ma grazie al nuovo farmaco tutto questo potrebbe essere solo più un triste ricordo. Il medicinale è ancora in fase di sperimentazione ma sembra aver ottenuto risultati più che soddisfacenti. Ecco di cosa si tratta.
Addio cibi senza glutine
Uno studio, condotto da alcuni scienziati Australiani ha messo in evidenza come un potenziale vaccino potrebbe migliorare notevolmente la qualità della vita di tutti i pazienti celiaci. Il medicinale immunoterapico viene somministrato tramite iniezione allo scopo di riprogrammare la risposta anomala del sistema immunitario verso il glutine. Quando una persona è affetta da celiachia, infatti, si evidenziano danni all’intestino nel momento in cui consuma alimenti ricchi di glutine. Questo può provocare seri danni all’organismo che, tra le altre cose, non riesce ad assorbire correttamente i nutrienti.
Al momento non esistono cure
Fino a ieri la medicina ha sempre fallito per quanto riguarda il trattamento della celiachia, infatti l’unica opzione disponibile è quella di eliminare gli alimenti senza glutine dalla dieta, ma non esiste alcuna cura efficace. D’altro canto, il nuovo vaccino rappresenta la prima soluzione davvero valida. Il farmaco – secondo quanto dichiarato dal gastroenterologo Jason Tye-Din, del Royal Melbourne Hospital – mira alle cellule specifiche del glutine. Al The Herald Sun, Tye-Din ha spiegato che il vaccino insegna al corpo come gestire il glutine in maniera che non attacchi l’intestino.
L’insegnante del sistema immunitario
«Se puoi somministrare il vaccino durante le iniezioni successive, puoi riqualificare il sistema immunitario in modo che impari a sviluppare una tolleranza. Questo studio è importante per stabilire una dimostrazione clinica di un trattamento che fornisca benefici oltre a quelli della dieta priva di glutine. Se il processo è positivo, suggerirebbe che avere una dieta normale è qualcosa a cui le persone possono mirare. Questa è l’ultima speranza che abbiamo a disposizione».
Lo studio
Le sperimentazioni sul vaccino stanno proseguendo e il team di Tye-Din sta reclutando altri 150 pazienti che provengono dall’Australia, dalla Nuova Zelanda e dagli Stati Uniti. Tutti i partecipanti riceveranno l’iniezione o un placebo. Questo, secondo Sarah Sleet, amministratore delegato di Celiac UK, può essere considerato «un passo importante» verso la ricerca di un vaccino per la celiachia.
NexVax
Il nuovo vaccino prende il nome di Nexvax2 ® e, al momento, è l’unico approccio terapeutico modificante la malattia celiaca. Il suo potenziale è quello di consentire ai pazienti di tornare a una dieta normale, buona salute e una migliore qualità della vita. Si tratta di una combinazione di tre peptidi che provocano una risposta immunitaria nei pazienti affetti da celiachia e portatori del gene HLA-DQ2.5 (reperibile nell’80-90% dei pazienti). L’iniezione avviene per via intradermica e ha lo scopo di riprogramma le cellule T che rispondono agli antigeni del glutine in modo che smettano di rispondere in modo difensivo attivando una risposta proinfiammatoria. Di conseguenza, le cellule T smettono di causare infiammazione nell’intestino tenue e il tessuto danneggiato guarisce. Richiami vaccinali stabilizzerebbero la tolleranza al glutine. La scheda informativa del farmaco è disponibile sul sito di Immusant.
Ottima tolleranza
«In totale, ci sono stati quattro studi di fase 1 che hanno dimostrato che NexVax 2 è ben tollerato. Il vaccino verrà inizialmente valutato in combinazione con una dieta priva di glutine per proteggere le persone dall’esposizione accidentale al glutine, non come una sostituzione completa per la dieta priva di glutine, anche se questo è in definitiva l’obiettivo finale. I progressi nel campo del trattamento della malattia celiaca sono eccitanti e promettenti, ma una cura durerà molti anni», conclude Sleet.
Fonti scientifiche
[1] Celiac Disease – Immusant
[2] A Study of the Safety, Efficacy and Tolerability of Nexvax-2 in Patients With Celiac Disease (CeD) – Clinical Trial
[4] Celiac Disease Programs Nexvax2®Therapy
calatafimisegestanews
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