Nessuna “bufera” nessuno “scempio edilizio” sull’Archeodromo di Segesta area a servizio del Parco Archeologico di Segesta. Con una rettifica pubblicata sull’edizione di ieri, il Giornale di Sicilia, precisa che nel servizio pubblicato l’8 novembre 2018 si è erroneamente usato un titolo e un occhiello che non avevano nulla a che vedere con il contenuto del servizio che parlava di una presa di posizione dell’associazione “Società Geografica Siciliana” in merito alla scelta di delocalizzare il parcheggio lontano dall’ingresso del Parco Archeologico. Nel servizio si è fatto riferimento alla presa di posizione dell’associazione e sono stati raccontati tutti i passaggi dell’iter che hanno portato alla realizzazione dell’opera nei termini di legge e in rispetto del regolamento del parco.
Sono 3 le cose che, volontariamente o ignorantemente, la Società Geografica Siciliana omette:
1- La zona interna al Parco Archeologico di Segesta è giustamente designata come Zona Archeologica A. Se prima di lanciare infondate accuse la società si fosse presa la briga di informarsi su questo, avrebbe scoperto che all’interno di una Zona Archeologica A, per legge nazionale e regionale, non può naturalmente essere previsto nessun parcheggio in quanto ci sono scavi da fare e un impatto ambientale da mantenere e non un ammasso di plastica e acciaio da far vedere ai turisti. Avrebbe inoltre scoperto che quel “parcheggio” che parcheggio non può essere, non è aperto da sempre, ma solo dopo che ordinanze, e buon senso, hanno fatto aprire quell’area a “MOMENTANEA AREA DI SOSTA” non essendoci altra zona a quel tempo fruibile e visto l’altissimo rischio dovuto al fatto che prima di questa, la sosta di tutti i mezzi avveniva lungo la carreggiata della strada provinciale e strada statale con quindi costanti scene di pericolo pubblico;
2- Il Parco Archeologico di Segesta ha ancora, purtroppo, più dei 2/4 delle sue ricchezze nascoste sotto la terra. Un parcheggio all’interno di un’area archeologica sarebbe quindi come disprezzare la nostra storia. Volendo anche un pò esagerare si potrebbe autorizzare un parcheggio all’interno e/o al di fuori del Colosseo Romano, avere interi piazzali non sfruttati è davvero un peccato e uno scempio edilizio.
Anche nella Zona Archeologica B sarebbe, soprattutto ad oggi, insensato un parcheggio visto che, come dimostrato anche recentemente, sono stati trovati e ancora presenti diversi reperti archeologici anche in quella zona. Di fatti si è conclusa da poco una causa penale a causa di movimenti di terra non autorizzati in quell’area che hanno arrecato danni a diversi reperti.
3- Si ricorda che, come scritto all’interno del primo fuorviante articolo del GDS, il Segesta Parking Archeodromo in quell’area, in quella location è stata voluta ed approvata dalla sovrintendenza, dall’assessorato regionali ai beni culturali, dal comune di calatafimi, dall’ente parco e che questa decisione è stata presa molto prima di qualsiasi interesse imprenditoriale. La Società Geografica Siciliana vuole accusare tutti questi enti pubblici di non si sa quali interessi o vuole riconoscere la verità e cioè che quell’area è stata designata per tutelare e proteggere la nostra storia nonché ricchezza ? Non sarebbe ora di riconoscere anche in Sicilia che il connubio pubblico-privato può essere una grande risorsa per valorizzare al meglio e nel breve tempo i nostri tesori offrendo servizi organizzati e strutturati ? Inoltre all’interno del Segesta Parking Archeodromo è prevista un’area di parcheggio gratuito.
Di seguito articolo originale e successiva rettifica
Il Segesta Parking Archeodromo in solo un anno e mezzo è diventato un modello funzionale di servizi turistici, come pochi purtroppo se ne vedono in Sicilia, che sta permettendo a 22 giovani e meno giovani calatafimesi di realizzare il proprio sogno di rimanere nella propria terra natia, investire nel turismo e nelle bellezze che offre il proprio territorio, lavorando duramente ed onestamente. Una realtà del genere va incentivata e sostenuta, e non demonizzata per invidie, interessi personali ed economici.
– Area Parking con 315 posti auto, 20 posti autobus, area camper (in completamente) e area moto a servizio del Parco Archeologico di Segesta;
– Segnaletica artigianale in legno lavorato;
– Area verde con flora territoriale;
– Servizi igienici a norma, efficienti e puliti;
– Sala realtà virtuale che racconta la storia di Segesta in un viaggio del tempo emozionale, dentro una capsula del tempo, immergendo il fruitore in un mondo creato ad hoc e proiettandolo verso un nuovo livello di turismo interattivo (in lavorazione per la stagione 2019);
– App smartphone nativa per iOS ed Android, “Segesta Green Tours”, localizzata in 5 lingue con audio guide, descrizioni, itinerari, immagini, condivisione social, punti di interesse, punti di ristoro, elenco attività commerciali del territorio calatafimese tutto;
– Emporio Souvenirs con laboratorio di artigianato locale Ceramiche Maior;
– Punto ristoro Cafè Enea con prodotti di alta qualità, prodotti tipici siciliani e prodotti del territorio circostante;
– Area esterna per il pranzo con più di 100 posti a sedere tutta realizzata in legno dai falegnami calatafimesi delle Isca Wood (posti a sedere in aumento per la stagione 2019);
– Bellissime coperture esterne in legno sempre realizzate dai falegnami della IscaWood;
– Parco giochi per bambini con scivolo, altalene, ponte, arrampicanti, piccole giostre e prato sintetico;
– Info Point sul territorio gestito dai ragazzi della Segesta Green Tours con servizi turistici classici ed innovativi, assistenza e personale che parla 3 lingue;
– Mappe del Parco Archeologico di Segesta e della vicina Calatafimi Segesta;
– Monitor esterni e diversi video promo del Parco Archeologico di Segesta e della vicina Calatafimi Segesta;
– Punti espositivi di artigianato locale come Fantasie del ricamo di Caterina Bruccoleri;
– Punto informativo e partenza itinerari in quad – buggy Segesta Tour escursioni noleggio quad fuoristrada Sicilia;
– Galleria fotografica mobile del territorio;
– Mostra fotografica di foto antiche del nostro territorio e di Segesta com’era;
– Banner promozionali inerenti al territorio di Calatafimi Segesta;
– Organizzazione di eventi e sagre che valorizzino i prodotti tipici della nostra terra e le realtà locali;
– Accompagnamento musicale per i visitatori durante il transfer in navetta con Li Canzunari trio folk siciliano.
– Tanto altro in lavorazione…
Ben vengano realtà come questa che permettano uno sviluppo strutturato delle nostre risorse attraverso l’impiego di giovani siciliani che puntano a mettersi in gioco ogni giorno.
calatafimisegestanews
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