Da qualche mese vanno avanti ignoranti ed ingiustificati attacchi al Segesta Parking Archeodromo da parte di una Onlus Palermitana (Società Geografica Siciliana), attacchi guidati dall’ignorante (su questo argomento) Presidente di questa Onlus, Massimo Mirabella. Il motivo degli attacchi non è chiaro considerando che non vi è nulla di attaccabile ma anzi l’esatto opposto. Come anche da noi scritto il Segesta Parking Archeodromo rappresenta un esemplare modello di sviluppo turistico ed impiego giovanile da sostenere e non da attaccare. A rispondere alle inconsistente accuse uno dei 22 giovani calatafimesi che grazie al Segesta Parking Archeodromo sta avendo la possibilità di restare in Sicilia, investire sul turismo e sulla propria città concentrando anche le energie per riuscire a far confluire parte del flusso turistico da Segesta a Calatafimi Segesta con diverse iniziative. Riportiamo per intero quanto scritto da Giuseppe Ferrara:
“Mi complimento con chi da mesi, forse per interessi, sta omettendo di raccontare la verità a discapito di un’attività che da quasi due anni da lavoro a 22 giovani siciliani (calatafimesi) e potenzia l’offerta turistica di Segesta e del territorio di Calatafimi Segesta. Mi complemento anche con le due testate giornalistiche che hanno deciso di dar voce a queste accuse senza prima verificare le informazioni e ricercare la verità.
Prima di scrivere un articolo o dare peso alla versione di un’ignorante “Società Geografica Siciliana”, si ci dovrebbe informare sul come stanno realmente le cose evitando possibili scalpori sul nulla e macchiandosi di tanta tanta tanta ignoranza.
Da quasi 2 anni ormai, io e altri 22 giovani e meno giovani, tutti calatafimesi, buttiamo anima e corpo sperando e credendo di riuscire a rimanere nella nostra terra, che di turismo merita di viverci, costruendo tutti insieme un luogo LEGALE che offra ai turisti quello che in Sicilia è quasi sempre mancato e continua a mancare e cioè: servizi strutturati, accoglienza, professionalità, preparazione, idee, supporto in più lingue, qualità e onestà.
Il Segesta Parking Archeodromo è tutto questo e molto altro.
Andando nello specifico, trovo molto offensive, nonché ingiuste, nonché inesatte, nonché fuorvianti, nonché volontariamente provocatorie, nonché querelabili le accuse mosse dalla Società Geografica Siciliana dove il presidente è Massimo Mirabella e altrettanto ingiusto il riportare tale accuse in due articoli. I motivi delle mie parole sono i seguenti:
– Per ignoranza, o volendo pensar male per interessi, vengono omesse, dalla Società Geografica e all’interno degli articoli, due cose molto molto molto importanti:
1- La zona interna al Parco Archeologico di Segesta è ZONA ARCHEOLOGICA A. Se prima di scrivere si fossero informati su questo, avrebbero scoperto che all’interno di una zona archeologica A, per legge nazionale e regionale, non può naturalmente essere previsto nessun parcheggio in quanto ci sono scavi da fare e un impatto ambientale da mantenere e non un ammasso di plastica e acciaio da far vedere ai turisti a ridosso di Porta valle oltre che all’assenza di dovute misure di sicurezza. Avrebbero inoltre scoperto che quel “parcheggio” CHE PARCHEGGIO NON PUÒ ESSERE, non è aperto da sempre, ma solo dopo che ordinanze, e buon senso, hanno fatto aprire quell’area a “MOMENTANEA AREA DI SOSTA” non essendoci altra zona a quel tempo fruibile e visto l’altissimo rischio dovuto al fatto che prima di questo, la sosta di tutti i mezzi avveniva lungo la carreggiata della strada provinciale e strada statale con quindi costanti scene di pericolo pubblico anche da me stesso vissute;
2- Il Parco Archeologico di Segesta ha ancora, purtroppo, più dei 2/4 delle sue ricchezze nascoste sotto la terra, come si evince da scavi archeologici antecedenti. Un parcheggio all’interno di un’area archeologica sarebbe quindi come sputare sulla storia. Volendo anche un pò esagerare potremmo proporre di permette il parcheggio all’interno o al di fuori del Colosseo Romano, avere interi piazzali non sfruttati è davvero un peccato. Anche nella ZONA ARCHEOLOGICA B sarebbe assurdo un parcheggio visto che, come dimostrato anche recentemente, sono stati trovati e ancora presenti diversi reperti archeologici (si pensa ville romane). Inoltre all’interno del Segesta Parking Archeodromo è prevista anche un’area di parcheggio gratuito naturalmente limitata.
Altra cosa molto importante che viene omessa, volontariamente o meno, è che quell’area in quella location è stata voluta ed approvata dalla Sovrintendenza, dall’Assessorato Regionali ai Beni Culturali, dal Comune di Calatafimi, dall’Ente Parco e che questa decisione e’ stata presa molto prima di qualsiasi interesse imprenditoriale o altro. L’Associazione e chi ha scritto quegli articoli vogliono accusare tutti questi enti pubblici di non si sa quali interessi o si vuole riconoscere la verità e cioè che quell’area è stata designata lì per tutelare e proteggere la nostra storia nonché ricchezza ?
Chiunque poteva acquistare quell’area e creare quello che è oggi il Segesta Parking Archeodromo, sia un ente pubblico che qualsiasi società privata come la Nuovi Sistemi Edili. Lo ha fatto la Nuova Sistemi Edili riuscendo a creare, grazie anche ad una squadra di giovani calatafimesi, quello che ad oggi dovrebbe essere motivo di orgoglio e non di attacco.
Detto questo spero che quanto scritto possa servire per far conoscere la verità, e magari correggere un ignorante attacco gratuito, su una realtà solida che permette a 22 persone e relative famiglie di lavorare e rimanere nella propria terrà sfruttando le proprie risorse in MODO LEGALE E STRUTTURATO senza voler prendere in giro il turista ma offrendo a questo servizi, assistenza e professionalità !!! (Basta fare un giro nel mondo per scoprire che si paga ovunque soprattutto gli autobus che devono stare a molti più costosi semplici checkpoint nel nulla senza nessun tipo di servizio… informatevi prima di scrivere… informatevi). Tutti gli autisti sono entusiasti del Segesta Parking Archeodromo e ci riempiono di complimenti così come migliaia di turisti. Naturalmente non possiamo pretendere che piaccia a tutti ma quando la percentuale dei complimenti è più alta delle critiche che ascoltiamo per migliorarci, allora vuol dire che si è sulla giusta strada finalmente.
Invito a venirci a trovare per scoprire quello che siamo e quello che puntiamo a diventare. Ad esempio nascerà proprio all’interno dell’Archeodromo la prima sala di realtà virtuale temporale in Sicilia attraverso il connubio storia e tecnologia. Di questo si dovrebbe parlare, e non screditare qualcosa che permette di creare lavoro e sognare soprattutto dopo che questa è stata già realizzata con enormi sforzi, lavoro e sacrifici.
P.S. In Sicilia alcune persone devono capire che cercare di guadagnare dal turismo non è illegale o moralmente scorretto purché questo sia fatto offrendo ai visitatori servizi, accoglienza, manutenzione e tutte le cose sopra scritte. Il turista non va preso in giro perchè non è stupido e non lo è mai stato. Dobbiamo sfruttare le nostre risorse in modo intelligente e corretto.”
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