Stop agli aiuti destinati alle produzioni biologiche delle imprese agricole siciliane. Non ci sono più soldi per poter pubblicare bandi e l’ultimo risale a due anni fa. Così è concreto il rischio di un aumento dei prezzi.
In Sicilia le aziende agricole biologiche sono 9.444, un record nazionale se si pensa che in un tutta Italia sono 59.461. Ma – spiega la Cia Sicilia Occidentale – si tratta di produzioni che hanno bisogno di sostegno e per questo motivo l’associazione degli imprenditori ha fatto qualche conto: l’ultimo bando per aziende biologiche, rientrante fra quelli della misura 11, risale al 2016 e aveva una dotazione di appena 10 milioni. Serviva a finanziare le imprese che avevano deciso di passare da produzioni tradizionali a biologiche. Poi i soldi sono finiti. E la Cia Sicilia Occidentale si è chiesta come sia possibile che a fronte di una dotazione di fondi europei pari a oltre 2 miliardi non ci sia più nulla per le aziende biologiche. In particolare per il biologico erano pronti 415 milioni.
Di più, si è bloccato anche il sistema di aiuti che riguarda le cosiddette indennità compensative, contributi destinati in particolar modo agli allevatori che decidono di mantenere le aziende in zone svantaggiate. Anche in questo caso non si vede più un bando da oltre un anno per la misura 13.
Tanto basta ad Antonio Cossentino, presidente della Cia Sicilia Occidentale, per avanzare il sospetto che i fondi siano stati utilizzati per altri settori e per chiedersi «che fine hanno fatto i 2,2 miliardi che l’Europa ha destinato all’agricoltura siciliana. È una opportunità che in gran parte stiamo sprecando penalizzando i piccoli e medi imprenditori».
All’assessorato all’Agricoltura non ne sanno nulla e dicono di avere trovato i capitoli di spesa svuotati: «È vero che tutti i soldi destinati al settore sono stati spesi nella passata legislatura dal precedente governo – ammette l’assessore Edy Bandiera -, ma noi stiamo provando a ritagliare altre risorse attraverso i risparmi maturati su altre misure e procedendo a una rimodulazione dei piani di spesa. La rimodulazione, che dovrà essere autorizzata dalla Commissione Europea, non potrà che andare incontro alle diverse esigenze primarie dell’agricoltura siciliana». In pratica i soldi per il biologico sono stati utilizzati dal vecchio governo per scorrere le graduatorie dei bandi emessi per la programmazione 2007-2013.
Bandiera però respinge l’accusa di immobilismo: «Mi colpisce che il vice presidente di un’organizzazione di categoria così autorevole non sappia, nel dettaglio, che parliamo di un PSR che ha impegnato l’89% delle somme, di cui il 26,7 già erogate agli agricoltori. E in piena trasparenza possiamo dimostrare ogni centesimo impegnato ed erogato». Anche se lo stesso assessore ammette di non essere in grado di prevedere quando potrà essere pubblicato un altro bando.
Tuttavia anche sui bandi che hanno ancora dotazione finanziaria si stano registrando ritardi. Da settimane gli imprenditori segnalano che un bando che rientra fra quelli della misura più importante, la 4.1, non è ancora arrivato al traguardo malgrado sia stato pubblicato il 14 dicembre del 2016. Dopo oltre due anni si sta ancora modificando la graduatoria definitiva e non si riesce ad erogare i 100 milioni messi a bando.
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