Ieri presso l’aula consiliare del Comune di Petrosino è stato firmato l’atto costitutivo del ”Biodistretto Terra degli Elimi”. Capofila dell’iniziativa è l’amministrazione comunale di Petrosino. Presenti numerosi sindaci, amministratori, aziende e associazioni di categoria. Un percorso iniziato già qualche anno fa, con diverse tappe che hanno portato al momento solenne della nascita formale del Biodistretto e alla elezione del primo consiglio direttivo e del presidente del Biodistretto: il sindaco di Petrosino Gaspare Giacalone.
Del nuovo consiglio direttivo che è stato eletto ieri mattina ne fanno parte 9 aziende e 6 comuni, mentre l’assemblea è costituita da circa 20 aziende e 13 comuni (Petrosino, Paceco, Alcamo, Valderice, Salemi, Pantelleria, Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Buseto Palizzolo, Calatafimi-Segesta, Castelvetrano, Salaparuta e Partanna).
“Oggi –ha dichiarato Gaspare Giacalone- è stato un giorno importante per il nostro territorio, per le sue aziende e per i suoi prodotti agricoli. Infine, permettetemi di esprimere tutta la mia soddisfazione e gratitudine per la fiducia che mi è stata accordata con l’elezione a Presidente del Biodistretto. Un grazie a tutti coloro che sono intervenuti e chi ne vorrà fare parte. Le porte sono aperte per tutti e saremo ben lieti di accogliere nuove adesioni. Avanti tutta, perché questa terra merita tutto il nostro impegno e amore!”
Soddisfazione ha espresso anche la parlamentare Valentina Palmeri, presente alla firma dell’atto, complimentandosi con il sindaco di Petrosino e con il vicepresidente dell’AIAB Filippo Salerno per aver avviato con dedizione questo importante percorso per uno sviluppo economico sostenibile del nostro territorio a cui hanno aderito tutti i comuni della nostra provincia.
“In una Regione come la nostra, aggiunge la Palmeri, naturalmente vocata al biologico, la più ricca di biodiversità in Europa, tra le più ricche in Italia per estensione aziendale, numero di aziende biologiche, numero di impiegati, se non la più ricca, ma con una serie di problemi legati alla mancata sinergia tra le imprese, alla mancata chiusura delle filiere produttive e trasformazione dei prodotti, la creazione dei biodistretti rappresenta il sistema e un’opportunità molto importante per valorizzare la nostra economia, le nostre tradizioni locali”.
Per il Comune di Calatafimi Segesta presente l’Assessore dott.ssa Aurelia Marchese. “La costituzione del Bio-distretto Terre degli Elimi – afferma l’Assessore – rappresenta un valore aggiunto per il nostro territorio, in quanto costituisce un vero e proprio motore di sviluppo per le comunità rurali, capace di rimettere al centro dell’economia agricola la valorizzazione dei prodotti biologici con la promozione del territorio. Al più presto, verrà pubblicato un avviso pubblico per consentire agli agricoltori, ai cittadini, alle associazioni e alle imprese calatafimesi di poter aderire all’iniziativa.”
Il Biodistretto è il veicolo per soddisfare sia le esigenze dei produttori, con la ricerca di mercati locali, con l’attivazione di servizi integrati territoriali, con il riconoscimento del ruolo del Bio-agricoltore, sia quelle dei consumatori, con la sicurezza alimentare, la conoscenza dei luoghi di produzione del cibo e la ricerca di prezzi equi con il coinvolgimento della istituzioni pubbliche. Il biodistretto diventa l’applicazione pratica di quella economia circolare che valorizza e mette in rete i fornitori dei servizi agricoli (prodotti, fruizione del territorio) ed i consumatori contribuendo ad un nuovo benessere sociale ed economico delle nostre comunità.
Nel Biodistretto, la valorizzazione dei prodotti biologici si coniuga indissolubilmente con la promozione del territorio e delle sue peculiarità, per raggiungere un pieno sviluppo delle potenzialità economiche, sociali e culturali.
Per raggiungere questo scopo si incentivano, partendo dalla messa in rete delle aziende biologiche del territorio con enti, produttori, agricoltori, istituzioni e consumatori finali, anche le produzioni a filiera corta, la creazione di GAS (gruppi di acquisto solidali) o GAC (gruppi di acquisto collettivi) e le mense pubbliche biologiche. Questo porta ad una maggiore accessibilità ai prodotti biologici ai consumatori e ad una conversione e valorizzazione turistica ed ecologica dei territori rurali.
Fonte http://mazara.primapaginasicilia.it
calatafimisegestanews
Ultimi post di calatafimisegestanews (vedi tutti)
- Calatafimi-Segesta: Si insedia la Giunta Gruppuso - 19 Ottobre 2021
- Avviato il progetto di turismo eno-gastronomico del Gal Elimos - 19 Ottobre 2021
- Le misure del nuovo Decreto Fisco - 16 Ottobre 2021