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Pioggia di denaro sulla Sicilia, approvati il ‘salva Catania, lo ‘sblocca cantieri’ e 100 milioni per le ex Province

By   /  18 Giugno 2019  /  No Comments

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Via libera in commissione alla Camera al decreto ‘crescita’ che contiene numerose misure che riguardano la Sicilia. Si va dallo sblocca cantieri ai fondi per le ex Province passando per il salva città che riguarda anche Catania.

La notizia è stata annunciata dai deputati alla Camera e vice presidenti del gruppo Movimento 5 Stelle alla Camera, Adriano Varrica e Azzurra Cancelleri.

Lo sblocca cantieri guarda alla crisi Cmc ed alle opere bloccate in Sicilia “Salviamo così oltre 100 imprese siciliane che rischiavano il fallimento a seguito della crisi di CMC verso la quale sono creditrici per circa 60 milioni di euro” dicono Varrica e Cancelleri.

“Abbiamo creato uno strumento per superare il blocco dei cantieri dovuti alla crisi dell’impresa aggiudicataria, a partire dai cantieri della Palermo-Agrigento e della Agrigento-Caltanissetta – spiegano Varrica e Cancelleri – Il Presidente Conte e il Ministro Toninelli, su impulso di noi parlamentari nazionali e regionali cinquestelle, già lo scorso marzo avevano preso l’impegno di trovare una soluzione. Per questo è stato istituito il tavolo interministeriale dove la misura è stata elaborata”.

“Durante l’ultima settimana abbiamo lavorato a stretto contatto con le strutture ministeriali del MIT, del MISE, del MEF e col Vice Ministro Laura Castelli per migliorare il testo – scrivono ancora nella loro nota i due deputati 5 stelle – Il fondo ‘salva-opere’ verrà alimentato con lo 0,5% del valore dei ribassi, non sarà a carico delle imprese e servirà ad anticipare il 70% dei crediti vantati dai sub-appaltatori e sub-fornitori delle imprese aggiudicatrici o contraenti generali assoggettati a procedura concorsuale. Un decreto del MIT entro 30 giorni definirá il funzionamento del fondo, comunque garantendo l’anticipazione anche per tutte le procedure attivate dal 2018. Per garantire la piena funzionalità del fondo abbiamo stanziato 12 milioni per il 2019 e 33,5 per il 2020 ai quali si aggiungerá lo 0,5% dei ribassi delle gare a partire dall’entrata in vigore della legge. La nostra determinazione nel difendere le piccole e medie imprese, ed in particolare quelle siciliane, ci ha permesso di raggiungere il risultato prefissato” hanno concluso i deputati cinquestelle.

Ma ci sono anche 100 milioni di euro per le ex province siciliane “Abbiamo approvato, in commissione alla Camera dei deputati, l’emendamento che garantisce 150 milioni di euro alla Regione nel complesso, di cui 100 per le ex Province, unitamente a delle norme finalizzate all’approvazione dei bilanci degli enti di area vasta e allo sblocco di quasi mezzo miliardo di euro di investimenti infrastrutturali” aggiunge Varrica.

“Tutte quelle amministrazioni di fatto bloccate in questi anni da tagli indiscriminati e sproporzionati, con un’emergenza che ha paralizzato investimenti e servizi – spiega Varrica – potranno tornare a respirare grazie all’emendamento appena approvato, con un beneficio immediato per i cittadini. Dopo aver revisionato gli accordi capestro siglati da Crocetta coi governi nazionali del PD, il MoVimento 5 Stelle dà seguito a quanto annunciato nei mesi scorsi. L’attenzione verso la Sicilia, terra da sempre utilizzata dalla politica solo come bacino di voti senza dare nulla in cambio, è massima e siamo soddisfatti, da siciliani, di essere riusciti a mettere una toppa agli errori di chi, al posto di aiutare l’Isola, l’ha depredata con incompetenza e avidità. Adesso subito a lavoro per sistemare in via strutturale la situazione per i prossimi anni, con un apposito intervento nella prossima legge di bilancio”.

Via libera, infine, al compromesso sul debito di Roma. Le commissioni Bilancio e Finanze della Camera hanno approvato l’emendamento dei relatori, riformulato, che passa allo Stato parte del debito storico della Capitale (1,4 miliardi) e prevede l’istituzione di un fondo ad hoc dove far confluire gli eventuali minori esborsi per rinegoziazione dei mutui da parte dell’attuale Commissario al debito di Roma, che serviranno per i debiti delle città metropolitane. Previste norme ad hoc oltre che per Alessandria anche per Catania e i Comuni della Provincia di Campobasso.

L’emendamento per aiutare i Comuni metropolitani in dissesto è stato approvato dalla commissione Finanza e Bilancio e “Catania potrà dunque beneficiare del fondo per il concorso al pagamento del debito” affermano i parlamentari etnei del Movimento Cinque Stelle sull’Ente che è in dissesto finanziario per un ‘buco’ di oltre 1,5 miliardi di euro.

“Oggi possiamo dire che può iniziare – aggiungono – la rinascita di Catania. Una città umiliata dalla cattiva politica, dalla mala gestione e da una classe dirigente inadeguata negli ultimi 20 anni. Oltre un miliardo e mezzo di debiti hanno messo a serio rischio anche i servizi più elementari per i cittadini e questo non potevamo tollerarlo. Così in commissione è stato approvato un fondo per aiutare i Comuni metropolitani in dissesto. Fondo che consiste in 20 milioni di euro per l’anno 2019 e di 35 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2020 al 2033”.

“Il fondo – spiegano i parlamentari M5s – è ripartito con decreto del ministero dell’Interno, di concerto con il ministero dell’Economia e delle finanze, sentita la Conferenza-Stato città ed autonomie locali, entro il 30 novembre 2019, in proporzione all’entità delle rate annuali di rimborso del debito. Mentre gli altri hanno chiacchierato per Catania noi abbiamo portato fatti e risultati. Con responsabilità e serietà, da circa un anno, abbiamo iniziato un dialogo con il primo cittadino per salvare la città e ringraziamo la vice ministro all’Economia Laura Castelli che è riuscita, con un grande sforzo, a giungere a un risultato straordinario”.

“Adesso Catania potrà respirare – concludono i deputati M5s – ci aspettiamo, però, responsabilità nell’uso dei fondi e vigileremo su eventuali sprechi e disfunzioni. L’indagine della Guardia di Finanza di questi giorni sui conti del Comune testimonia che le nostre denunce sono state fondate”.

Fonte Blog Sicilia

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