Quest’anno un virus “molto aggressivo”: in Sicilia il vaccino è gratis fino a febbraio. Ci sono malattie anche comuni, come il morbillo, che possono causare anche complicazioni gravi, dalla polmonite all’encefalite, e in certi casi
L’Ordine dei medici di Palermo richiama la Sicilia a una necessaria e indispensabile copertura vaccinale: possono vaccinarsi gratuitamente i soggetti a rischio di ogni età con patologie croniche, gli over 65 anni, donne in gravidanza, bambini scolarizzati, i familiari dei nati sotto i 6 mesi di vita, che non possono ancora vaccinarsi per l’immaturità del loro sistema immunitario, il personale di pubblica utilità.
E naturalmente anche gli operatori sanitari, i soggetti particolarmente esposti perché si prendono cura dei pazienti.
A partire dal 6 novembre e fino al 28 febbraio 2020 i vaccini sono disponibili negli ambulatori dei medici di Medicina generale (Mmg) e dei Pediatri di libera scelta (Pls), oltre che e negli ambulatori vaccinali delle Aziende sanitarie provinciali di appartenenza.
L’Ordine dei medici ricorda anche che “quest’anno gli infettivologi hanno previsto un virus molto aggressivo, che finirà per aggredire circa 6 milioni di italiani, oltre agli altri 8 milioni colpiti dai cosiddetti virus simil-influenzali della stagione autunno-inverno”.
«Ci sono malattie anche comuni, come il morbillo, che possono causare anche complicazioni gravi, dalla polmonite all’encefalite, e in certi casi anche il decesso. I vaccini – ha ricordato il vicepresidente dell’Omceo di Palermo, Giovanni Merlino – rappresentano uno dei più potenti strumenti di prevenzione che la sanità pubblica mette a disposizione per proteggere non solo noi stessi da malattie gravi e potenzialmente mortali, ma anche coloro che non possono essere vaccinati».
«Vaccinarsi è una responsabilità di salute pubblica – continua – Quanto più alto è il numero dei vaccinati, tanto più bassa sarà la possibilità di venire in contatto con il virus per le persone su cui la vaccinazione non è efficace, riducendo in questo modo la circolazione del virus, fino a cancellarlo, evitando anche accessi al pronto soccorso inutili e l’utilizzo di antibiotici».
«I vaccini rappresentano uno dei più grandi progressi della medicina e l’Ordine sarà sempre in prima linea nell’affermare e diffondere il loro valore sociale. I dati diffusi dal ministero della Salute e dell’Istituto superiore della sanità indicano quanto ci sia ancora moldo da fare per recuperare la fiducia dei cittadini rispetto al numero dei vaccinati di dieci anni fa. Una irragionevole degenerazione di comportamento dovuta probabilmente da sedicenti ‘influencer’ che nel web hanno diffuso informazioni distorte in nome di una libertà di scelta individuale scellerata».
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