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Speranza: “Tutte le misure restrittive prorogate fino al 13 aprile”. Istat: “Nel Nord Italia i decessi sono più che raddoppiati nei primi 21 giorni di marzo. A Bergamo mortalità +400%”.

By   /  1 Aprile 2020  /  No Comments

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Il ministro della Salute annuncia la proroga della serrata, mentre sulla “graduale e prudente” riapertura dice: “Sbagliare i tempi significherebbe pregiudicare il lavoro fatto”. Scontro tra Regioni e Viminale sulla circolare diffusa ieri, poi il governatore lombardo dice: “Risolto, resta come prima”. Prosegue invece la polemica sulla certificazione delle mascherine. Intanto la Procura di Roma indaga su un attacco hacker al sistema informatico dell’ospedale Spallanzani.

Il coronavirus ha raddoppiato i decessi in Nord Italia. E a Bergamo li ha quadruplicati. Sembra essere questa, al momento, la sintesi di una nota dell’Istat che accompagna i numeri sulla mortalità nel nostro Paese. L’analisi si riferisce ai numeri delle persone morte nei primi 21 giorni di marzo e li paragona alla media registrata nello stesso periodo negli anni che vanno dal 2015 al 2019. Nel dossier, che tiene conto di 1.084 comuni, si evidenzia in particolare la situazione di Bergamo, dove i decessi sono quasi quadruplicati “passando da una media di 91 casi nel 2015-2019 a 398 nel 2020”. “Incrementi della stessa intensità, quando non superiori – si legge -, interessano la maggior parte dei comuni della provincia bergamasca”.

“Mortalità raddoppiata anche a Brescia” – La provincia di Bergamo è come noto l’epicentro del contagio del coronavirus. Ma non solo. “Situazioni particolarmente allarmanti – sottolinea l’Istat – si riscontrano anche nella provincia di Brescia, nel cui capoluogo i decessi nelle prime tre settimane di marzo sono più che raddoppiati: da 134 nel 2015-2019 a 381 nel 2020. Va ancora rilevato come incrementi superiori al 200% siano presenti anche in capoluoghi come Piacenza o Pesaro. Considerando il genere e la classe di età dei deceduti, si conferma il maggiore incremento dei decessi degli uomini e delle persone maggiori di 74 anni di età”. I dati anticipatori dell’Istat saranno ora aggiornati costantemente ed estesi “ad un numero sempre maggiore di comuni” in modo da “rendere disponibile alla comunità scientifica, ai decisori e ai cittadini dati di dettaglio utili per la comprensione delle dinamiche in atto”. L’Istat, inoltre, effettuerà “ulteriori approfondimenti anche in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità per un più efficace monitoraggio dell’impatto dell’epidemia Covid-19 sulla mortalità complessiva“.

Restrizioni prorogate fino a Pasqua – Martedì l’Istituto superiore di Sanità ha fatto sapere che la curva di crescita del contagio sembra essere arrivata al picco, ma ci vorrà ancora del tempo prima di iniziare la discesa. Non si sa quando l’Italia uscirà dall’emergenzae, mentre il governo valuta un piano per la graduale riapertura, il ministro Roberto Speranza ha annunciato la proroga di tutte le misure restrittive di limitazione alle attività e agli spostamenti “fino al 13 aprile“. “Voglio ribadire un concetto espresso dalla comunità scientifica: attenzione a non commettere errori adesso, attenzione ai facili ottimismi”, ha detto il ministro nel corso di un’informativa al Senato. Sulla riapertura, che sarà “graduale e prudente”, dice: “Dobbiamo programmare il domani. Lo stiamo già facendo. Ma sbagliare i tempi o anticipare alcune mosse significherebbe pregiudicare il lavoro fatto”. La proroga fino a Pasqua sarà ufficializzata già stasera, con la firma di un nuovo decreto del presidente del consiglio. Proprio sulle misure restrittive e sulla loro interpretazione c’è stato uno scontro tra Regioni e Viminale dopo la circolare diffusa ieri che spiega quando è consentita la passeggiata tra genitore e figlio vicino casa. Il ministero in una nota ha precisato che si trattava solo di un chiarimento, ma che “le regole non sono cambiate“. Il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha commentato: “Non cambia nulla“, è stato “chiarito che si è trattato forse di un equivoco“.

Sicilia: “No a passeggiate genitori-figli”
No alle passeggiate genitori-figli. E’ la posizione assunta in Sicilia dal governatore Nello Musumeci e condivisa dal sindaco metropolitano di Palermo, Leoluca Orlando rispetto alle disposizioni del Viminale. “Le passeggiate si faranno quando finirà l’emergenza – dice il governatore -. Se ci sono dei casi di bambini affetti da particolari patologie questa esigenza della passeggiata potrà essere consentita ma soltanto davanti a una certificazione medica e per dieci minuti”.

Il caso mascherine – Per una polemica che sfuma, altre restano in piedi. L’assessore al Welfare della Lombarda, Giulio Gallera, ha parlato ancora del casomascherine: “Gli imprenditori lombardi ne stanno già sfornando milioni al giorno, ma si stanno accatastando nei nostri magazzini perché l’Iss deve fare le verifiche, questo è intollerabile“. Problemi segnalati anche dall’Ordine dei medici provinciali: ritirato un lotto di 600mila mascherine arrivate dalla Protezione civile ma non autorizzate per uso sanitario. Un altro fronte riguarda l’Inps: il sito dell’Istituto è andato in tilt nel primo giorno di domande per accedere al bonus 600 euro previsto dal Cura Italia per i lavoratori autonomi. Mentre questa mattinata si è tenuto il vertice tra le opposizioni e il premier Giuseppe Conte che ha annunciato a breve un decreto per “dare liquidità alle imprese“.

Speranza al Senato: “Misure prorogate fino al 13 aprile” – La decisione del governo è di “prorogare fino al 13 aprile tutte le misure di limitazione alle attività e agli spostamenti individuali finora adottate”. Lo ha annunciato il ministro della Salute Speranza nel corso di una informativa in Senato. Il ministro ha avvertito di non abbassare alla guardia: “Voglio ribadire un concetto espresso dalla comunità scientifica: attenzione a non commettere errori adesso, attenzione ai facili ottimismi”. Sulla riapertura, che sarà “graduale e prudente”, dice: “Dobbiamo programmare il domani. Lo stiamo già facendo. Ma sbagliare i tempi o anticipare alcune mosse significherebbe pregiudicare il lavoro fatto”. Il ministro ricorda anche l’importanza della ricerca scientifica: “Sarà il vaccino l’arma che ci consentirà di sconfiggere definitivamente il Covid-19. In questa partita l’Italia c’è”.

Viminale precisa: “Regole non cambiano” – Le regole sugli spostamenti “per contenere la diffusione del coronavirus non cambiano”, precisa una nota del ministero dell’Interno riferendosi alla circolare diffusa ieri che “si è limitata a chiarire alcuni aspetti interpretativi”. Quindi, spiega il Viminale, è stato specificato che è consentito uscire con i figli minori “a un solo genitore“, solo vicino casa “e in occasione di spostamenti motivati da situazioni di necessità o di salute“. “Per quanto riguarda l’attività motoria – continua la nota – è stato chiarito che è consentito camminare solo nei pressi della propria abitazione”. Resta in ogni caso vietata ogni “attività ludica e ricreativa all’aperto” così come “l’accesso ai parchi e ai giardini pubblici”.

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