La Sicilia vuole riaprire. Stanno strette all’isola i timidi allentamenti al lockdown decisi dal Governo Conte. Così Nello Musumeci ha scritto al premier chiedendo maggiori deroghe alla Sicilia, regione che è riuscita a contenere il virus.
“In una lettera a Conte chiediamo di riaprire, pur nel massimo rispetto delle regole, diverse attività. Vogliamo capitalizzare questo risultato dei bassi contagi che è frutto di un gioco di squadra tra le autorità regionali e la comunità siciliana” ha detto Musumeci.
Musumeci vuole ripartire dal turismo. “Siamo stati i primi a dire ‘chiudiamo la Sicilia’ e abbiamo fermato il 94% del traffico ordinario. Possiamo per questo giocare una bella partita sul turismo, sapendo di potere garantire in sicurezza un turismo autoctono, che muove comunque milioni di persone”. “Stiamo consentendo agli stabilimenti balneari di aprire a giugno, riapriamo i musei, regaliamo le visite guidate, pacchetti con notti gratuite in albergo”.
Musei impreparati
Musei e siti archeologici però non sono molto preparati e sono tra quelli a cui non dispiacerebbe ritardare un po’ la riapertura. Soprattutto sono i musei al momento che rischiano di farsi trovare impreparati alla data del 18 maggio. Se per i parchi archeologici le misure di sicurezza sono più facili da garantire, diversa cosa è per i musei. E’ vero, apriranno soltanto i musei più grandi, ma che sono impreparati a garantire le misure di distanziamento sociale e sicurezza per il contenimento del contagio. Si attendono in questo senso le istruzioni del governo regionale che dovrà aumentare il budget per interventi di sanificazione e adeguamento alle misure anti-covid.
Persi 2,8 miliardi
Le misure per la fase 2 hanno scontentato tutti. Musumeci vorrebbe portare sul tavolo della conferenza Stato Regioni le proteste di Cna per quanto riguarda parrucchieri, estetisti, e ristoranti. Anche per l’assessore alle attività produttive Mimmo Turano quella che si avrà dal 4 maggio “non sarà una riapertura”. E il vice governatore Gaetano Armao ha quantificato in 2,8 miliardi di euro al mese la perdita che si sta avendo in questi mesi di lockdown.
Il Comune di Trapani impugna il decreto “fase 2”
Sindaci sul piede di guerra. Chiedono in un intervento concreto da Roma. La giunta comunale di Trapani ha deciso addirittura di impugnare il Dpcm del presidente del consiglio. Non ci sta al prolungamento delle chiusure delle attività commerciali, anche perchè in provincia di Trapani l’epidemia si è fermata e non si registrano nuovi casi da giorni.
Il ricorso, spiega l’amministrazione, “non rappresenta un insensato ‘libera tutti’, ma la possibilità per le attività imprenditoriali di riavviare i motori, al fine di consentire alle tante famiglie trapanesi di ritornare alla dignità del lavoro senza abbandonare il rispetto delle norme di sicurezza e della prudenza, che sono state individuate dai competenti organismi”. Vengono chiesti “interventi precisi per il settore turistico trapanese esplicitando la necessità urgente di riapertura delle attività nello slogan #LavoroeSalute, chiarendo come per la Sicilia, la provincia di Trapani e il capoluogo non si possono assumere gli stessi provvedimenti destinati al nord Italia e, in particolare, alla Lombardia o al Piemonte a cui rinnoviamo vicinanza nella battaglia contro il Covid-19”.
I dati siciliani
Stabile il virus in Sicilia, dove diminuiscono i ricoverati e aumentano le persone guarite. Nelle ultime 24 ore è morta soltanto una persona, mentre i nuovi positivi sono 35.
In un giorno sono stati fatti 2.358 tamponi. E sono 35 le persone positive in più, che portano il totale dei contagiati a 3.120, mentre attualmente sono ancora contagiate 2.143 (+20), 745 sono guarite (+14) e 232 decedute (+1).
Degli attuali 2.143 positivi, 462 pazienti (-13) sono ricoverati – di cui 34 in terapia intensiva (-1) – mentre 1.681 (+33) sono in isolamento domiciliare.
I dati trapanesi
Arretra ancora il Coronavirus in provincia di Trapani. Sono 67 le persone attualmente positive al Covid, secondo i dati trasmessi dall’Asp di Trapani.
In un giorno si sono registrati 11 guariti e nessun nuovo contagiato su quasi duecento tamponi effettuati.
Ecco come sono distribuiti i casi nelle città della provincia: Alcamo 16; Buseto Palizzolo 0; Campobello di Mazara 3; Castellammare del Golfo 0; Castelvetrano 10; Erice 4; Gibellina 1; Marsala 3; Mazara del Vallo 3; Paceco 1; Salemi 7; Trapani 12; Valderice 7.
Emerge subito il dato di Valderice, dove sono guarite 6 persone. E poi è guarito l’unico positivo di Buseto Palizzolo. Altri due guariti a Salemi, uno a Trapani, uno a Paceco. Restano ricoverate 6 persone, di cui una in terapia intensiva, all’ospedale di Marsala. Il resto si trova in isolamento domiciliare. In totale, dall’inizio dell’emergenza, hanno preso il virus 123 persone in provincia di Trapani, di queste ne sono morte 5.
Fonte TP24
calatafimisegestanews
Ultimi post di calatafimisegestanews (vedi tutti)
- Le misure del nuovo Decreto Fisco - 16 Ottobre 2021
- Pnrr, Musumeci ai sindacati: «Un fondo di progettazione per Comuni ed ex Province» - 16 Ottobre 2021
- Arriva il bonus assunzione under 36: a chi spetta e come fare richiesta - 12 Ottobre 2021