L’azienda CanSino Biologics di Hong Kong. che lo produce, dice di non poter garantire che venga commercializzato
Pechino, 29 giugno 2020 – E’ già pronto il primo vaccino contro il Coronavirus. E’ cinese ed è stato approvato dalle Forze armate, che lo utilizzano nei loro ranghi. L’azienda CanSino Biologics di Hong Kong che lo ha sviluppato, insieme all’Istituto di biotecnologia di Pechino, parte dell’Accademia militare per le scienze mediche, ha riferito che il vaccino ha “un profilo di sicurezza buono” e possiede il potenziale per prevenire la malattia causata dal nuovo coronavirus. L’azienda ha però precisato di non poter garantire che il vaccino venga commercializzato.
Intanto nel mondo si discute su come trattare e distribuire in maniera equa il vaccino contro il Covid-19: 101 personalità internazionali hanno sottoscritto il documento proposto dal premio Nobel per la pace Yunus affinché il vaccino sia “un bene universale”.. Allo stato, più della metà dei 17 vaccini potenziali identificati dall’Oms sono nella fase di valutazione clinica e coinvolgono compagnie o istituti cinesi.
L’azienda CanSino ha detto di aver ricevuto il via libera dalla Commissione centrale militare, a capo della quale c’è il presidente Xi Jinping nel ruolo di Commander-in-chief. L’ok è per una somministrazione su larga scala a partire dal 25 giugno e per la durata di un anno, non estendibile senza una specifica nuova approvazione. Incerta l’ampiezza dell’iniziativa, visto che il numero di soldati coinvolti non è stato chiarito per “ragioni di privacy commerciale”.
Il vaccino ha concluso velocemente le fasi uno e due di sperimentazione, ma la società ha ammesso di non poter “garantire” la commercializzazione del prodotto, i cui risultati clinici sono finiti sulla rivista scientifica Lancet per la capacità d’attivare il sistema immunitario, almeno parzialmente.
Il team dietro al vaccino
Il vaccino è stato sviluppato congiuntamento da CanSino e dal Beijing Institute of Biotechnology, parte dell’Accademia militare di scienze mediche. La compagnia di biotech ha collaborato fin dalle prime battute con l’Accademia militare di scienze mediche e ha avviato anche una sperimentazione sull’uomo in Canada. Gli sviluppi non sono una sorpresa: l’input dalla leadership del Partito comunista era di bruciare i tempi per l’antidoto anti-Covid-19.
“Gli scienziati militari hanno avuto l’ordine di vincere la guerra globale per mettere a punto il vaccino”, aveva non a caso titolato a marzo il South China Morning Post. E a capo del team dei militari e della CanSino era finita l’epidemiologa Chen Wei, che ha il grado di maggior generale.
Covid, come funziona il vaccino
Il vaccino usa il metodo del “vettore virale” con il quale si fa leva di un adenovirus(di tipo benigno, come per quello del raffreddore), capace di diffondersi nell’organismo senza farlo ammalare. Nel suo genoma i ricercatori hanno però aggiunto un elemento di Dna artificiale capace, una volta riconosciuto dal sistema immunitario, di generare una reazione difensiva.
La fase tre della sperimentazione consente di migliorare dosaggi e impatto, con tanto di valutazione più accurata degli eventuali effetti collaterali.
Xi e la guerra anti-Coronavirus
La “guerra di popolo” contro il coronavirus, caldeggiata dal presidente Xi, include anche il vaccino per un’affermazione su scala globale. Il messaggio geopolitico di oggi punta a chiarire che la Cina è prima nella gara mondiale puntando, tuttavia, non sulle fasce deboli della popolazione, ma sui militari.
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