Firmato il nuovo Dpcm che entra in vigore domani 16 gennaio e, oggi, il monitoraggio su regioni in fascia arancione e rossa. Speranza: «In Italia Rt oltre 1»
Gli impianti da sci rimangono chiusi fino al 15 febbraio, palestre, piscine e cinema fino al 5 marzo, i musei potranno aprire dal lunedì al venerdì ma solo in fascia gialla, cibo e bevande potranno essere acquistati nei bar soltanto fino alle 18: il governo conferma la stretta nel nuovo Dpcm approvato per fermare i contagi da Covid-19 in vigore dal 16 gennaio. E fissa il calendario dei divieti. Mantiene il sistema di divisione dell’Italia per fasce di colore e in attesa del monitoraggio di questa mattina conferma che le regioni a rischio alto andranno automaticamente in arancione. Ribadisce il coprifuoco dalle 22 alle 5 e l’obbligo di mascherina all’aperto e al chiuso. «I segnali che arrivano dagli altri Stati europei non sono buoni. Da noi ci aspettiamo un Rt più alto, potrebbe sfiorare 1,10, la settimana scorsa era 1,03», avverte il ministro della Salute Roberto Speranza.
Arancioni e rosse
Secondo gli ultimi dati da lunedì 18 gennaio potrebbero essere fascia arancione Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, provincia autonoma di Bolzano, provincia autonoma di Trento, Puglia, Umbria e Veneto. In bilico verso il rosso ci sono invece la Lombardia, l’Emilia-Romagna, Sicilia e la Calabria. Potrebbero rimanere in giallo Toscana, Molise e Campania.
Confini regionali
Non si potranno superare i confini anche se le regioni sono in fascia gialla. Secondo il nuovo provvedimento «fino al 15 febbraio 2021 è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione».
Seconde case
Fino al 15 febbraio è dunque vietato andare nelle seconde case che si trovano fuori regione. Se si è residenti in una regione in fascia arancione è vietato andare nella seconda casa fuori Comune. L’unica deroga riguarda motivi di urgenza, ad esempio la riparazione di un guasto oppure per recuperare oggetti o materiale indispensabile. Lo spostamento deve durare il tempo di risolvere il problema.
Visite in due
Il governo ha inserito la norma sulle visite ad amici e parenti che rischia di suscitare polemiche visto che limita gli incontri nelle abitazioni private. Decide infatti che nelle regioni in fascia gialla «lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, nell’ambito del territorio comunale, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le 5 e le 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi».
Piccoli comuni
Rimane la deroga sugli «spostamenti dai Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia».
Divieto di asporto
Nelle regioni arancioni rosse o arancioni bar e ristoranti rimangono chiusi, in quelle gialle potranno invece aprire fino alle 18 sempre con la regola di massimo quattro persone al tavolo. Dopo le 18 è sempre consentita la consegna a domicilio, ma per i bar sarà vietato l’asporto. Una misura decisa per evitare assembramenti di fronte ai locali. Rimane «consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati».
Impianti da sci
Slitta la riapertura degli impianti da sci inizialmente prevista per il 18 gennaio. Nel nuovo Dpcm è scritto che «a partire dal 15 febbraio 2021, gli impianti sono aperti agli sciatori amatoriali», ma dovranno comunque essere messe a punto «apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome» che dovranno essere «validate dal Comitato tecnico-scientifico, rivolte a evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti».
Musei e cinema
In zona gialla o bianca i musei e le mostre sono aperti «dal lunedì al venerdì Il governo dice sì alla riapertura dei musei dal 18 gennaio nelle regioni gialle e, naturalmente, per le regioni che dovessero mai raggiungere l’obiettivo, per le nuove zone bianche in cui cadranno tutte le restrizioni tranne l’obbligo di mascherina e quello del distanziamento.Prenotazione obbligatoria, mascherina, distanziamento ma solo nei giorni feriali. Niente weekend e niente mostre.
Palestre e piscine
Fino al 5 marzo è stato prorogato il divieto di apertura di palestre e piscine ma già la prossima settimana il Cts potrebbe approvare le nuove linee guida proposte dal ministero dello Sport e autorizzare almeno le lezioni individuali.
La fascia bianca
Nelle regioni con «scenario di tipo 1 e livello di rischio basso, ove nel relativo territorio si manifesti una incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti» scatta la fascia bianca e tutte le attività potranno essere aperte.
Ripartono le crociere
Via libera alle crociere. Il dpcm dal 16 gennaio segnala che «i servizi di crociera da parte delle navi passeggere di bandiera italiana possono essere svolti nel rispetto delle specifiche linee guida validate dal Comitato tecnico scientifico».
Scuole superiori
Nel nuovo Dpcm cosa cambia per la scuola? Il riferimento è agli istituti superiori: a “decorrere dal 18 gennaio 2021, almeno al 50 per cento e fino ad una massimo del 75 per cento della popolazione studentesca delle predette istituzioni sia garantita l’attività didattica in presenza. La restante parte dell’attività didattica è svolta tramite il ricorso alla didattica a distanza”. Dunque il Governo reitera la decisione già assunta dall’11 al 16 gennaio, anche se questa volta viene precisato che si può superare il tetto degli studenti in aula a metà, ma sino al 75% e non oltre”.
Non accadrà nelle regioni zone rosse, come la Sicilia e probabilmente la Lombardia: in quetso caso la didattica a distanza alle superiori rimane al 100%. Il rientro è previsto lunedì in Lazio, Liguria, Molise, Piemonte ed Emilia-Romagna, dove il presidente si è già detto favorevole.
Mentre la Puglia rimane orientata al no. “In questi giorni stiamo lavorando anche a un piano innovativo salute-scuola. Quindi anche considerando questo e la novità importantissima che rappresenta la svolta della pandemia ovvero la vaccinazione, noi speriamo comunque di fornire al mondo scolastico un gradino in più’di sicurezza” osserva l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pier Luigi Lopalco, annunciando che per la decisione sulla scuola “aspettiamo il decreto del ministro della Salute, vediamo i contenuti del decreto e ragioneremo insieme su che cosa fare”.
Con ordinanze regionali Marche, Calabria, Basilicata, Sardegna, Sicilia (che ora è rossa), Veneto, Friuli Venezia Giulia avevano deciso il rientro l’1 febbraio. Le scuole superiori potrebbero riaprire alle lezioni in presenza il primo febbraio “solo se non ci sono rischi. Sennò si valuterà lo scenario epidemiologico” dice il governatore Luca Zaia.
Fonte Corriere della Sera
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