Il giornalista di TeleJato Pino Maniaci è stato assolto con formula piena per il reato di estorsione. Per lui è arrivata, invece, una condanna a 1 anno e 5 mesi per diffamazione. Il processo si è tenuto di fronte al giudice monocratico di Palermo, Mauro Terranova. Pino Maniaci, giornalista ed ex direttore dell’emittente tv TeleJato, per anni è stato simbolo di battaglie antimafia.
Il giornalista è stato assolto dall’accusa di estorsione. Secondo l’accusa, avrebbe preteso favori e denaro da amministratori locali minacciandoli, in caso di rifiuto, di avviare campagne mediatiche negative nei loro confronti. La pm Amelia Luise aveva chiesto 11 anni e 6 mesi.
«La procura ci fa una figura di m… alla sentenza che mi assolve per le estorsioni». Così Maniaci poco dopo il pronunciamento del giudice monocratico, che lo ha condannato a un anno e mezzo per le diffamazioni con un risarcimento per le parti civili da quantificare in sede civile e una provvisionale esecutiva sempre per le parti civili. «Continuerò a fare il giornalista», ha detto Maniaci.
Maniaci fu accusato nel 2016 di estorsione nei confronti degli ex sindaci di Partinico e Borgetto e di aver diffamato il giornalista Michele Giuliano, il professore Gaetano Porcasi e Nunzio Quatrosi.
Al giornalista era stato contestato anche di aver imposto ad un assessore del Comune di Borgetto l’acquisto di duemila magliette con il logo della sua emittente tv, Telejato. Maniaci si è sempre difeso respingendo ogni accusa di estorsione, parlando di un pagamento pubblicitario che l’ex sindaco di Borgetto avrebbe dovuto saldare con Telejato per la pubblicità di un’attività commerciale intestata alla moglie.
«È stata ristabilita la fiducia nella giustizia seriamente messa a rischio dopo una richiesta di condanna in qualche modo indecente», ha detto l’ex pm Antonio Ingroia, oggi avvocato e difensore di Pino Maniaci. «È scontato il nostro appello – dice l’altro legale Bartolomeo Parrino – con cui chiariremo ciò che, secondo noi, il giudice non ha inquadrato correttamente. Attendiamo comunque il deposito delle motivazioni entro 90 giorni».
Fonte Tp24
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