Ristoranti al chiuso, bar, feste private, stadi: le nuove regole. Il pass verde: quando e a chi serve?
Pranzi e cene nei ristoranti anche al chiuso. È questa la riapertura più attesa che entra in vigore oggi. Con la curva epidemiologica in netta discesa e la campagna vaccinale che procede spedita, l’Italia fa un nuovo e decisivo passo per la libertà. Rimane l’obbligo di mantenere il distanziamento, di indossare la mascherina all’aperto e al chiuso e rimangono vietati gli assembramenti. Ma continua la corsa verso la normalità.
Che cos’è il pass verde
Per partecipare a numerosi eventi in fascia gialla e bianca, per andare all’estero serve la certificazione verde. Si tratta del certificato che viene rilasciato quando si è vaccinati, oppure guariti dal Covid-19, oppure ci si è sottoposti a un tampone con esito negativo. Il certificato deve essere rilasciato dalla struttura dove si viene vaccinati. Ha validità «dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale». Vale per 9 mesi.
Se si è guariti bisogna avere il certificato dell’ospedale o del medico di base o del pediatra. Se si fa il tampone si può fare l’antigenico, il molecolare o il salivare nelle 48 ore precedenti.
Quando serve il pass
Il pass serve per partecipare alle feste e ai banchetti «conseguenti alle cerimonie civili e religiose». Fino a quando non entrerà in vigore il pass europeo la certificazione verde può essere usata anche per andare all’estero, ma bisogna verificare le regole del Paese di destinazione perché alcuni Stati chiedono comunque che il turista sia sottoposto a tampone nelle 48 o nelle 72 ore precedenti. Per viaggiare in Italia il pass serve solo per andare nelle regioni che dovessero diventare arancioni o rosse (o per partire da queste), ma i presidenti di Regione e i sindaci possono emettere ordinanze per renderlo obbligatorio anche in fascia gialla o bianca. Anche i minori, dai 2 anni in su, devono avere il pass.
Ristoranti al chiuso
I ristoranti possono accogliere i clienti all’aperto e al chiuso
sia a pranzo che a cena. Si deve rispettare «un metro
di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso e di almeno un metro di separazione negli ambienti all’aperto». Deve essere
esposto il numero massimo di capienza. Il ministero della Salute precisa che il numero massimo di persone che devono essere sedute al tavolo, sia in zona bianca che gialla, è quattro, a meno che non siano conviventi. Il buffet deve essere servito dal personale, il self-service è consentito solamente con prodotti confezionati in monodose. Il personale del locale deve sempre indossare la mascherina,
i clienti invece devono indossarla quando non sono seduti al tavolo.
Nei bar si consuma al bancone
Nei bar che non dispongono di posti a sedere «si deve consentire l’ingresso
a un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno un metro di separazione». È consentita la consumazione al bancone purché venga rispettato
il distanziamento di un metro. Quando non si mangia e si beve è sempre obbligatorio indossare la mascherina. È vietato sostare nelle adiacenze dei locali. Come nei ristoranti, anche nei bar vale la regola del buffet: il cibo deve essere servito dal personale e i clienti possono servirsi da soli soltanto se si tratta di porzioni monodose.
Feste e banchetti
Le feste e i banchetti dopo le cerimonie civili o religiose possono essere organizzati in zona bianca, in zona gialla dal 15 giugno. Tutti gli invitati devono avere il green pass. Da oggi si possono organizzare pranzi e cene nei ristoranti seguendo le regole imposte dai protocolli validati dal Comitato tecnico scientifico per il settore della ristorazione. Per i banchetti non c’è un numero massimo di invitati, dipende dalla capienza del locale. È consentita la presenza dei gruppi musicali, a distanza di 3 metri dal pubblico. Non è consentito il ballo, perché le discoteche sono chiuse.
Si torna allo stadio
Da oggi si torna negli stadi. È consentita «la presenza di pubblico in eventi e competizioni sportive all’aperto». I posti a sedere per le persone non conviventi dovranno prevedere il distanziamento e sarà obbligatoria la mascherina. La capienza non può essere superiore al 25% di quella massima e comunque non può superare le 1.000 persone. È preferibile la prenotazione dei biglietti online che possa consentire il tracciamento delle persone e per evitare gli assembramenti agli ingressi. Si devono prevedere percorsi differenziati tra ingressi e uscite.
calatafimisegestanews
Ultimi post di calatafimisegestanews (vedi tutti)
- Calatafimi-Segesta: Si insedia la Giunta Gruppuso - 19 Ottobre 2021
- Avviato il progetto di turismo eno-gastronomico del Gal Elimos - 19 Ottobre 2021
- Le misure del nuovo Decreto Fisco - 16 Ottobre 2021