Concorsi pubblici, la legge è in vigore
I concorsi pubblici cambiano in maniera definitiva. È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge di conversione del «decreto Covid» (44/2021), che contiene la riforma dei concorsi pubblici (articolo 10). «Addio carta e penna, la Pa entra finalmente nella modernità», ha commentato il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta. «D’ora in poi prove digitali, selezioni rapide e trasparenti, stop al gigantismo dei concorsi. In due mesi, grazie alla riforma, abbiamo sbloccato migliaia di posti di lavoro, occasioni preziose per i giovani, che più degli altri hanno sofferto questo periodo di pandemia. Premiamo il merito, valorizziamo i percorsi formativi e i titoli di studio per le figure di alta specializzazione».
I concorsi a regime
Per quanto riguarda i concorsi che saranno svolti a regime, quando sarà finita l’emergenza e saremo entrati nel periodo post Covid, le modalità obbligatorie prevedono una sola prova scritta e una prova orale. Per i profili ad alta specializzazione tecnica, ci sarà una fase di valutazione dei titoli legalmente riconosciuti strettamente correlati alla natura e alle caratteristiche delle posizioni bandite ai fini dell’ammissione alle fasi successive. È previsto l’utilizzo di strumenti informatici e digitali con rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali, tracciabilità e sicurezza.
In tema di trasparenza, la commissione definisce procedere a criteri di valutazione omogenei e vincolanti per tutte le sottocommissioni. Tali procedure e criteri di valutazione sono pubblicati sul sito dell’amministrazione contestualmente alla graduatoria finale. Sono possibili come modalità eventuali prove in sedi decentrate (in ragione del numero dei candidati) e la videoconferenza per la prova orale. I titoli e un’eventuale esperienza professionale possono concorrere al punteggio finale in misura non superiore a un terzo.
I concorsi da bandire (durante lo stato di emergenza)
Per quanto riguarda i concorsi da bandire durante lo stato di emergenza (che allo stato attuale è stato prorogato fino al 31 luglio 2021) le modalità obbligatorie prevedono una sola prova scritta,l’orale è solo eventuale.
I concorsi già banditi (durante l’emergenza)
Per quanto riguarda i concorsi pubblici che sono già stati banditi e si svolgeranno durante lo stato di emergenza, la modalità obbligatoria è ancora più semplificata e prevede una prova digitale. Le linee guida approvate dal Cts prevedono:
1.Una durata massima di 1 ora della prova in presenza e a partire dal 3 maggio 2021;
2.Candidati e personale dell’organizzazione devono effettuare il tampone nelle 48 ore antecedenti (anche se vaccinato) ;
3.Utilizzo degli strumenti informatici e digitali con il rispetto della normativa sulla tutela dati personali, tracciabilità, sicurezza ;
4.Utilizzo di sedi decentrate (in ragione del numero dei candidati), onde limitare al massimo gli spostamenti ;
5.Obbligo di indossare la mascherina ffp2 fornita dall’organizzazione;
6.Adeguati ricambi di aria e distanziamento tra i candidati ;
7.Percorsi differenziati per ingressi e uscite ;
8.Collaborazione con il sistema di protezione civile regionale e nazionale per l’organizzazione e la gestione delle prove.
Selezioni per 12 mila posti di lavoro
Dal 3 maggio molte selezioni sono ripartite o sono in fase di avvio, per un totale di 12 mila posti e questo – precisa il ministero – «grazie al dialogo costruttivo con gli esperti del Comitato tecnico-scientifico che hanno validato il nuovo Protocollo per lo svolgimento dei concorsi in piena sicurezza». Il Dipartimento della Funzione pubblica ha già programmato concorsi con modalità semplificate per assumere 6.303 unità complessive, tra cui 1.514 per funzionari e ispettori del ministero del Lavoro e 2.133 per funzionari amministrativi del ministero della Giustizia. Saranno indette a breve selezioni per ulteriori 1.284 posti, tra i quali 550 funzionari e impiegati del ministero dell’Economia e 250 funzionari del ministero della Cultura. Dal 9 all’11 giugno si svolgerà in sei sedi decentrate l’unica prova scritta digitale della durata di un’ora, distinta in cinque profili, per gli 8.582 candidati ammessi al «Concorso Sud» dell’Agenzia per la Coesione territoriale per l’assunzione a tempo determinato di 2.800 tecnici qualificati. Delle nuove modalità semplificate ha beneficiato anche il Comune di Roma: il concorso per 1.512 tra funzionari e dirigenti si svolgerà con un’unica prova scritta digitale a partire dal 16 giugno, eliminando la prova preselettiva e quella orale. Le domande arrivate sono oltre 230mila, di cui 20 mila per il ruolo di funzionario e quasi 34 mila per il ruolo di istruttore che sono pervenute nel periodo di riapertura del bando.
Il «decreto reclutamento»
Nei prossimi giorni a questo cambiamento se ne aggiungerà un altro, con il «decreto reclutamento». Il decreto – ha aggiunto Brunetta – «completerà il pacchetto unitario di accompagnamento del Pnrrinsieme alle semplificazioni e alla governance, nel pieno rispetto del cronoprogramma, introdurremo procedure straordinarie per selezionare le figure professionali necessarie all’attuazione celere del Piano. Lo faremo garantendo massima trasparenza e massimo rigore, sempre guidati dall’articolo 97 della Costituzione».
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