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La “prova” video dell’Ucraina sul coinvolgimento dei ribelli russi nell’abbattimento dell’aereo malese smontata da Zero Hedge

By   /  19 Luglio 2014  /  No Comments

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Come un anno fa il mondo stava per entrare in una guerra mondiale per una falsa prova video su Assad….

Circa un anno fa il mondo stava per essere catapultato in un una guerra che avrebbe coinvolto Stati Uniti e Russia – oltre a Cina e Ue – per una “prova” falsa su YouTube che avrebbe dovuto essere la prova di come il regime di Assad avesse usato armi chimiche (un gas prodotto in Gran Bretagna come rilevato poi) per uccidere diversi civili nella guerra in corso in Siria. Una guerra contro quella che si è rilevata una fazione fondata da al-Qaeda e dei ribelli armati da chi ora li combatte nel nuovo stato fantoccio creato in Iraq. Fortunatamente, il conflitto è stato evitato alla fine perchè si è rivelato per quello che era: una scommessa del Qatar per creare il suo gasdotto che gli permettesse di entrare in Europa e lasciare Gazprom a secco.

 

Un anno dopo, scrive Zero Hedge, un deja vu, quando le stesse energie e tensioni geopolitiche (Europa, gas naturale…) sono di nuovo in trincea e mentre il teatro di combattimento può essere diverso, gli stessi attori chiave – Russia e Stati Uniti – sono ancora una volta i protagonisti del conflitto in Ucraina. L’unica cosa che mancava era un video di Youtube che avrebbe potuto portare il mondo sull’orlo di una guerra. 

 

Ma è proprio quello che è accaduto oggi: con l’Ucraina che ha rilasciato un link “YouTube” che dovrebbe provare come a lanciare il missile contro l’aereo di linea malese siano stati i ribelli separatisti. Nel video, Kiev presenta una serie di conversazioni, prima quella tra un separatista filo russo e il suo coordinatore Vasyl Geranin, che viene presentato come un membro di spicco dell’intelligence dell’esercito russo. Nella conversazione, in estrema sintesi, si conferemerebbe l’abbattimento dell’aereo. Non c’è distinzione se civile o militare e ci si potrebbe, quindi, riferire all’abbattimento dell’aereo militare ucraino Su-25, abbattuto nelle ore precedenti la tragedia dell’aereo malese. L’Ucraina per prima lo aveva denunciato accusando la contraerea russa, anche se il Cremlino ha negato ogni coinvolgimento. 

 

La presunta “pistola fumante” si è rilevata nella seconda sezione del video che inizia a 43 secondi e dura un minuto, vale a dire una conversazione tra un “Capo” e “Grek”, due ribelli russi: è qui che la conversazione va nel dettaglio delle descrizioni dell’aereo caduto e si chiarisce che è un aereo civile e si descrive la carneficina di civili. Si tratterebbe della prova che chiarirebbe come i ribelli stessero parlando del MH 17 e non del SU-25. L’unico problema è che non c’è nessun modo di confermare che “Capo” e “Grek” siano ribelli russi e, considerando che il conflitto ucraino è un continuo di provocazioni e controprovocazioni, nulla vieta di pensare che sia una messa in scena esplicitamente allestita in anticipo dalla CIA sul lato di Kiev o dal Cremlino dal lato russo. Ci si chiede se la “pistola fumante” deli partecipanti non siano due persone prese a caso a leggere un copione in russo? 

 

Il video si conclude con un altro militante rimasto senza nome che starebbe parlando con Mykola Kozitsyn, uno dei leader cosacchi che operano in Ucraina: il militante chiarisce a Kozitsyn che non era un aereo militare ma c’era scritto “Malaysian Airlines” su un lato. Uno si domanda, prosegue Zero Hedge, come è possibile trovare una scritta del genere su un aereo caduto ed esploso. Una risposta che solo la polizia forense può dare. 

 

In altre parole, se davvero tutti i partecipanti a questo YouTube sono come sono stati presentati, allora sicuramente questo non ha messo il movimento ribelle filo-russo in cattiva luce.

 

Eppure, sottolinea Zero Hedge, c’è qualcosa che puzza ancora di più. In primo luogo, la versione russa del clip che è stato rilasciato in parallelo mostra una grande discrepanza nei tempi: con la versione inglese che mostra la
conversazione tra Capo e Grek che si svolge a 17:11 e 5:32 pm, mentre quella originale è delle 4:33, 05:14 e 17:32.

 

video: https://www.youtube.com/watch?v=GFr_v2UBUJA

Poi c’è quello che ha rivelato gmorder (http://gmorder.livejournal.com/1113736.html): o è un timestamp di creazione manifestamente erronea, o il video è stato effettivamente caricato ieri.

Infine, era poco più di un mese fa, il 5 giugno, quando in un altro tentativo di gettare la colpa e screditare i separatisti, l’Ucraina aveva rilasciato un altro video falso su YouTube in cerca di denigrare ad arte Kozitsyn, dal titolo “I cosacchi russi sono responsabili del caos in Ucraina”. Dopo che è stata aperta un’investigazione, l’autore ha dichiarato quanto segue: Ecco una trascrizione del video in cui uno dei cosacchi, Kozitsyn Mykola Ivanovych si scredita e dà l’ordine di uccidere civili, promette di trasferire armi e forniture sul territorio dell’Ucraina dalla Russia.

 

Il video è dal 5 giugno è mostrato sotto.

https://www.youtube.com/watch?v=GFr_v2UBUJA

 

Ciò che è incredibile è che la qualità della produzione è identico tra i due video. E in tutto: dalla progettazione, alla messa in scena, la selezione didascalia, il layout del doppiaggio. Tutto fatto in modo molto professionale. L’unica cosa che manca nella clip originale è che la traduzione, che è stata convenientemente aggiunta al presunto inquadramento odierno delle stesse forze russe, e lo stesso “cosacco” Kozitsyn. Un cosacco che, il ministero della difesa dell’Ucraina vorrebbe che il mondo creda sia così stupido da non sapere che era registrato, dopo l’esperienza del video del 5 giugno. Kozitsyn potrebbe anche parlare non crittografato, proprio come Victoria Nuland ha fatto a febbraio quando la sua registrazione trapelata ha mostrato che erano gli Stati Uniti la mente dei disordini Ucraina. 

 

Era davvero così stupida? O è solo l’ennesima falsa provocazione prodotta dagli stessi “mandanti” che hanno cercato di lanciare una guerra mondiale a beneficio di qualche miliardario degli emiri del Qatar con false prove su YouTube nell’estate del 2013? 

 

Difficile, conclude Zero Hedge, che si potrà mai conoscere la verità, ma è in gran parte irrilevante: l’opinione pubblica mondiale porterà a credere quello che gli “imparziali” media presenteranno come un fatto con slogan ripetitivi.

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