Di santoni, guaritori ed individui che si proclamano sostenitori della medicina alternativa che promettono di guarire ogni tipo di malanno con sale, bicarbonato e succo di limone si sente purtroppo parlare molto spesso. Si tratta di metodi che offrono ampie garanzie di causare un peggioramento nelle condizioni delle persone malate e, nei casi peggiori, la morte. Di conseguenza, se qualcuno leggendo il titolo di questo articolo fosse stato colto da un più che sano scetticismo la cosa sarebbe più che comprensibile. Curare il cancro col sale appare (giustamente) come un’assurdità.
In questo caso non stiamo però parlando del comune sale da cucina e di qualche astrusa terapia messa a punto da ciarlatani senza credenziali accademiche, bensì di una molecola sintetica in grado di trasportare nelle cellule ioni di sodio e cloruro messa a punto da un team internazionale che comprende scienziati statunitensi, britannici e sud coreani. Questa molecola, secondo i risultati dello studio pubblicato su Nature Chemistry, sembrerebbe mostrare la capacità di causare l’auto-distruzione delle cellule tumorali.
“Questo lavoro mostra come i ‘trasportatori di cloruro’ possano lavorare con i canali sodici nelle membrane cellulari per far entrare il sale all’interno di una cellula”, spiega il professor Philip Gale della University of Southampton (Regno Unito). “Abbiamo scoperto di poter innescare la morte cellulare col sale“.
La concentrazione di ioni nelle membrane cellulari del corpo umano è solitamente mantenuta costante e bilanciata, e qualsiasi cambiamento di questo equilibrio può causare il cosiddetto processo di apoptosi, o morte cellulare programmata. Si tratta di un processo (da non confondersi con la necrosi, che invece rappresenta un tipo di morte cellulare traumatica) tramite il quale il nostro corpo elimina cellule danneggiate e/o potenzialmente pericolose.
Nel caso di cellule tumorali, il trasporto degli ioni nella membrana cellulare viene modificato, finendo per bloccare il processo di apoptosi. Il metodo sviluppato dal team di scienziati va però perfezionato, dal momento che la molecola sembra al momento innescare l’auto-distruzione non soltanto delle cellule tumorali ma anche di quelle sane. Saranno necessari nuovi studi, ma la strada tracciata dai ricercatori potrebbe essere promettente per ottenere risultati importanti nella cura del cancro.
Nel corso dello studio, il lavoro è stato diviso fra i vari enti di ricerca coinvolti: il team del College of Natural Sciences di Austin (Texas), guidato dal professor Jonathan Sessler, ha messo a punto il trasportatore ionico sintetico; l’equipe dell’università di Southampton ha verificato la sua efficacia utilizzando membrane lipidiche artificiali; infine, i ricercatori della Yonsei University (Corea del Sud), sotto la guida del professor Injae Shin hanno verificato come la molecola sia in grado di causare la morte cellulare in colture di cellule tumorali umane.
“Questo meccanismo in effetti innesca l’apoptosi”, ha commentato Sessler. “Questo è eccitante, perché indica la strada verso un nuovo approccio di sviluppo per farmaci per la cura dei tumori“.
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