A Photokina abbiamo parlato dell futuro della fotografia con il creatore della camera che ti permette di mettere a fuoco dopo aver scattato
Colonia – È solo questione di tempo. Bisognerà aspettare ancora un po’, ma alla fine “la tecnologia Light-field cambierà il mercato della fotografia. Lo trasformerà profondamente, e sarà un altro passaggio epocale come quello cui abbiamo assistito quando siamo passati dalla pellicola al digitale”. Jason Rosenthal, presidente e CEO di Lytro, sorride mentre parla e non nasconde le proprie grandi ambizioni. Né sembra minimamente intimorito dai giganti della fotografia che letteralmente circondano il suo piccolo stand al Photokina di Colonia. La sua startup – come ama ancora chiamarla nonostante 120 dipendenti e quattro anni di attività – attira una folla di giornalisti che fa la fila per intervistare lui e il resto del management, mentre una serie infinita di demo session si consuma alle nostre spalle.
Come funziona la tecnologia Light-field, di cui la fotocamera Lytro Illum è la più recente incarnazione, è cosa nota, perché frutto diricerche che proseguono da oltre vent’anni: prendi il sensore di una macchina fotografica, mettigli davanti un obiettivo con molte più lenti del normale (circa cento) e usalo per misurare anche e soprattutto come la luce varia la sua direzione. Così facendo, e con il software adatto, puoi registrare e conservare un set di informazioni relative alla scena che stai filmando molto più ampio e quasi tridimensionale, lavorando in modo simile all’occhio umano.
In questo modo la Lytro Illum consente il piccolo miracolo di intervenire in maniera straordinariamente ampia sulla scena dopo aver scattato, definendo a posteriori parametri vitali come apertura, profondità di campo e messa a fuoco con un apposito software. L’immagine può restare “viva” e interattiva se ad esempio viene pubblicata online con l’apposito player embeddabile, oppure può essere cristallizzata nell’assetto che si preferisce, e magari stampata.
“Non è solo una questione di macchine fotografiche”, rivela Rosenthal: “Qualsiasi dispositivo che funzioni con un sensore e delle lenti può trarre beneficio da questa tecnologia, e di conseguenza possiamo renderci utili in qualsiasi settore, dalla medical imaging alla cinematografia passando per la telefonia mobile”. La scelta delle parole è importante: il CEO di Lytro parla di “rendersi utili”, ma gli si legge chiaro negli occhi che intende aspira a un ruolo di primo piano per sé e per la sua azienda nel futuro stesso dell’industria in cui opera.
Parliamo di una tecnologia del tutto nuova. Che genere di feedback ricevete dai vostri clienti? Come sfruttano la Illum?
“Noi preferiamo chiamarli ‘pionieri creativi’, persone curiose ed entusiaste che oggi come in passato adottano nuove tecnologie e soluzioni spianando la strada agli utenti consumer. E che con la nostra macchina fanno cose egregie: la scorsa settimana c’era la Fashion Week a New York e uno stilista ha usato la Illum per creare immagini dove basta un tocco per cambiare messa fuoco, profondità di campo, anche prospettiva, nel caso specifico letteralmente navigando la una sfilata e i singoli capi di abbigliamento”.
Quali saranno i prossimi passi di Lytro?
“Stiamo lavorando sia per migliorare quello che abbiamo sia percreare prodotti interamente nuovi. Una delle cose su cui puntiamo molte e riuscire a fare con il cinema quello che abbiamo già fatto con la fotografia, cioè ad esempio usare la nostra tecnologia per consentire in un filmato l’intervento a posteriori su messa a fuoco e profondità di campo. Ci arriveremo certamente”.
Non solo Light-field: ci sono altre tecnologie che ritiene promettenti?
“Noi siamo parte di un trend più ampio in corso in questa industria che chiamiamo fotografia computazionale, e dove emergono esperienze molto diverse tra loro e altrettanto interessanti, dalla GoPro alle nuove app dedicate comeHyperlapse di Instagram. Proprio come quello che facciamo noi, sono solo alcuni esempi di ciò che si può ottenere combinando la potenza di calcolo dei computer con il digital imaging. Il settore è pieno di novità interessanti e promettenti.”
Andiamo sul pratico. Come vanno le vendite?
“Abbiamo iniziato a vendere la nostra Lytro Illum alla fine di luglio ed è andata molto bene in tutto il mondo, tanto che abbiamo finito tutte le scorte e stiamo lavorando per potenziare la produzione. I nostri principali mercati sono Stati Uniti ed Europa”.
Vendete solo online?
“Non solo. Siamo presenti anche in quei negozi gestiti e frequentati da professionisti e veri appassionati. In questo modo possiamo garantire agli acquirenti la migliore esperienza possibile e l’assistenza costante. E comunque i tempi sono prematuri per pensare alla grande distribuzione: il nostro è ancora un prodotto per entusiasti e professionisti”.
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