Il solito Patto del Nazareno, sotto forma del duo Boschi-Ghedini, sta tirando fuori l’ennesima legge-truffa, stavolta sul chiacchierato autoriciclaggio, fattispecie di reato non prevista fin qui dal Codice Penale, che l’Europa ci chiede da 15 anni e sulla quale gli ultimi tre governi hanno sempre fatto melina. Il risultato è un emendamento che sarà molto probabilmente inserito nella legge sulla voluntary disclosure, il rientro dai capital dall’estero
Si erano fin scontrate due linee di ‘pensiero’: l’autoriciclaggio, vale a dire il ripulire direttamente (senza rivolgersi a ‘terzi’) il profitto illegale proveniente dal compimento di un altro, avrebbe dovuto ‘colpire’ solo chi aveva commesso anche un reato presupposto con pene superiori ai cinque anni (in genere ‘reati di mafia’). Una linea che vedeva contrari alcuni magistrati, perché una tale soglia di punibilità, molto alta, tagliava fuori molti reati economici. Si è decisa così una sintesi: carcere da 1 a 4 anni quando il reato presupposto ha pene inferiori ai 5 anni di reclusione; carcere da 2 a 8 anni nei restanti casi. Qual è la criticità? Che nei primi casi, carcere da 1 a 4 anni, non sarà possibile utilizzare le intercettazioni né la custodia cautelare. Un grosso favore ai colletti bianchi.
Ma il peggio deve ancora venire: l’autoriciclaggio non viene considerato reato “quando il denaro, i beni o altre utilità vengono destinate all’utilizzazione o al godimento personale”. Una follia: chi ricicla per sé, per “godimento personale”, in pratica può farlo per concessione statale. Guai solo a riciclare per altri. E non è finita. Secondo un magistrato in reati finanziari, interpellato ieri dal Fatto, verrebbe in qualche depenalizzato anche il riciclaggio. “Poniamo il caso di un rapinatore che prende la refurtiva e l’affida a uno spallone, il quale gliela porta in Svizzera sul conto cifrato di una fiduciaria. Poi il rapinatore va in Svizzera e preleva i quattrini per farsi la villa a St. Moritz.Dunque gode personalmente del suo profitto illecito. Con la causa di non punibilità, non può essere processato per autoriciclaggio. Ma la causa di non punibilità si applica anche allo spallone e al titolare della fiduciaria che concorrono nel suo reato, avendolo aiutato a riciclare i suoi soldi: oggi quei due sono punibili per il reato di riciclaggio, domani non più. Bel risultato davvero: la legge che dovrebbe punire l’autoriciclaggio viene svuotata in modo da non punire né l’autoriciclaggio, né il riciclaggio”
Una legge-truffa che ricorda tante altre: la famigerata legge Mammì (1990) sul sistema televisivo, definita anche legge Polaroid perché “fotografava l’esistente”, vale a dire il duopolio Rai-Mediaset che resiste ancora oggi (leggi). O come la legge Frattini sul conflitto di interessi (se sei il “mero proprietario” di un’azienda e assumi una carica pubblica, non c’è conflitto d’interessi) e ancora la legge anticorruzione del 2012, che si limitò a riformare il reato della concussione, sdoppiandolo, con esiti giudicati nefasti sia dalla Cassazione che dall’Unione Europea.
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