Sapevamo che il patto del Nazareno non avesse a cuore gli interessi dell’Italia perché si è sempre basato su un accordo di mutuo soccorso, politico e personale, con Silvio Berlusconi. Ma pensavamo, sbagliando, che Renzi avesse dei limiti. Che l’annuncite fine a sé stessa, il riesumare un pregiudicato, pagatore di Cosa nostra per 18 anni, con cui riscrivere la Costituzione fosse il peggio che potesse fare, e pensavamo anche che l’accordo fosse destinato a naufragare, in un modo o nell’altro, una volta diventato controproducente per uno dei due. Il ventennio berlusconiano ci ha insegnato a capire i desideri dell’ex premier e ci chiedevamo: Renzi può davvero essere così spregiudicato da esaudire il principale desiderio di Berlusconi? Non le riforme, non più la legge elettorale (sa da tempo che non tornerà più a Palazzo Chigi come premier), non tanto un Presidente garante dei suoi interessi, quanto la ‘grazia’. Pensavamo, gufi ma ingenui, che Renzi non potesse arrivare a tanto.
Poi è arrivato il decreto legislativo sui reati tributari e la ‘manina’ che ha infilato il salva-Silvio nel testo, la legge che può cancellare la condanna per frode fiscale del Maestro, restituirgli il seggio al Senato e ‘l’agibilità politica’.
Renzi può incassare l’obiettivo di approvare la legge elettorale prima del 29 gennaio, giorno del primo scrutinio del Presidente della Repubblica, perché il soccorso di Forza Italia gli ha consentito di scacciare l’incubo ostruzionismo. In questo modo oltre la metà dei deputati sarà scelta direttamente dai partiti, ancora una volta. C’è il problema del Senato, ma ci torneremo. Si elegge il PDR al quarto scrutinio, il primo a maggioranza assoluta. Viene scelto un nome di garanzia per entrambi, un fac-simile di Giuliano Amato o il dottor Sottile in persona. Scelte le caratteristiche, il nome è secondario.
Finito il can-can quirinalesco, Berlusconi passa alla cassa. La salva-Silvio è lì in attesa. “Non dimenticate che Renzi ha congelato l’articolo 19 bis“. Lo ha detto Denis Verdini, proprio il grande tessitore del Nazareno, con riferimento all’articolo ad personam. Congelato, non soppresso: sarà sul tavolo del CDM il prossimo 20 febbraio.
Se questo scenario dovesse lasciare perplesso qualche lettore, allora è il caso di farsi una domanda: per quale motivo Berlusconi, che ha volutamente giocato per mesi al tira e molla sulla legge elettorale, ora ne spiana la strada? Perché ottiene ciò che vuole mentre Renzi sblocca la palude sulle riforme, potendo dare libero sfogo ai suoi slogan.
Certo, il premier può fare come con Letta. Assicurare il Maestro con uno dei suoi “stai sereno”, incassare i voti su Italicum e PDR e poi far saltare l’accordo, cestinando la salva-Silvio. A quel punto però addio ai futuri soccorsi di Forza Italia (già decisiva nell’approvazione della riforma costituzionale al Senato). L’emendamento-canguro di Esposito approvato a Palazzo Madama prevede che la legge elettorale entri in vigore solo il 1° luglio 2016: Renzi non potrà usare le urne fino ad allora. C’è poi la riforma della Costituzione, necessaria per abolire il Senato, ferma alla prima di quattro letture. Scaricare Silvio sarebbe rischioso.
Ma lo è anche rispettare il patto del diavolo. Il FMI ha rivisto al ribasso le stime di crescita dell’Italia nel 2015, tutti gli indicatori non fanno presagire nulla di buono. Sarà un altro anno difficile, specie se il governo proseguirà nella strategia di vendere fumo e sogni. La fiducia nell’esecutivo è notevolmente diminuita da settembre ad oggi. Potrebbe risalire dopo il Quirinale, ma se l’economia non dovesse dare segni di risveglio, anche la vittoria di Renzi nel 2016, oggi altamente probabile, verrebbe messa in discussione.
Da qui a qualche mese potremmo realizzare che ad uscire ‘vincitore’ dal patto, ripulito e nuovamente in sella, è sempre lui, il Maestro. Mentre l’Allievo sembra venire momentaneamente fuori da un vicolo cieco solo per infilarsi in un altro.
calatafimisegestanews
Ultimi post di calatafimisegestanews (vedi tutti)
- Calatafimi-Segesta: Si insedia la Giunta Gruppuso - 19 Ottobre 2021
- Avviato il progetto di turismo eno-gastronomico del Gal Elimos - 19 Ottobre 2021
- Le misure del nuovo Decreto Fisco - 16 Ottobre 2021