Mancano ormai soltanto pochi giorni alla prossima eclissi di Sole, che avrà luogo nella mattinata di venerdì 20 marzo e sarà visibile da Europa, Nord Africa e Russia. Chi si perderà questo evento astronomico in questa occasione rischierà di dover aspettare fino al 2026, quando ci sarà una nuova eclissi visibile nel nostro continente e con una rilevante copertura del disco solare.
Quindi sarà il caso di approfittare di questa occasione, ed è per questo che vi forniremo tutte le informazioni per godervela al meglio ed in sicurezza. In primo luogo, è giusto precisare che quella del 20 marzo sarà (per noi) un’eclissi parziale, col disco solare non completamente oscurato dal passaggio della Luna.
In questo caso si utilizza il conceto di magnitudine, ossia la porzione di disco solare che sarà coperta: più è alto il valore, maggiore sarà l’oscuramento. In Italia la magnitudine oscillerà tra lo 0,541 per Palermo e 0,713 per Milano. Nel caso doveste trovarvi leggermente più a nord di Milano o più a sud di Palermo questi valori avrebbero delle minime oscillazioni, e lo stesso si può dire per gli orari.
Nel mondo, l’oscuramento maggiore si avrà nel Nord Europa, con la quasi totalità in Norvegia e nella parte settentrionale della Scozia. L’area dove l’eclissi sarà effettivamente totale è però come sempre molto limitata, e comprenderà l’arcipelago della Far Oer e le Isole Svalbard: entrambe le aree hanno avuto una clamorosa impennata nell’afflusso di turisti proprio per questo motivo.
I riferimenti temporali sono i seguenti: a Milano l’eclissi inizierà il 20 marzo alle 9.24 e terminerà alle 11.44, con il massimo che sarà raggiunto alle 10.32. A Roma l’eclissi andrà dalle 9.23 alle 11.42, con il massimo alle 10.31. A Palermo l’oscuramento inizierà alle 9.20 e terminerà alle 11.26, con il massimo alle 10.26.
È bene tenere a mente che l’osservazione di un’eclissi solare richiede l’adozione di alcune precauzioni, allo scopo di evitare danni che possono anche essere gravi ed irreversibili. Tra l’altro, questi danni possono anche essere causati molto velocemente (basta anche un secondo di osservazione non protetta) e senza che la “vittima” se ne renda conto: non esistono infatti recettori del dolore nella retina, ed i problemi a livello visivo si manifestano soltanto pre dopo l’esposizione.
Per una spiegazione dettagliata di quali siano i modi corretti per osservare un’eclissi solare vi rimandiamo ad un’ottima trattazione in materia sul sito dell’Osservatorio Astronomico di Padova. In estrema sintesi, vi possiamo comunque dire che è inutile utilizzare degli occhiali da Sole (anche più paia nello stesso momento) o metodi più artigianali come i negativi fotografici sovraesposti o il vetro affumicato.
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