ROMA. Addio alle cartelle esattoriali di Equitalia e soprattutto addio a sanzioni e interessi per chi ha un debito con il fisco finito in mano all’agenzia di riscossione. Così come previsto dalla manovra finanziaria varata dal governo, inizia la rottamazione delle cartelle esattoriali e il primo passo è stato il rilascio del modulo con il quale aderire alla procedura di «definizione agevolata» delle cartelle.
Il risparmio per chi ha un debito fiscale può arrivare anche al 50% dell’importo, visto che le sanzioni e gli interessi spesso raddoppiano l’importo dovuto dal contribuente. Per le multe stradali non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.
Il modulo, che ha come sigla “DA1”, si può già scaricare dal sito di Equitalia (www.gruppoequitalia.it) e da lunedì sarà disponibile anche negli sportelli del gruppo. Per aderire alla rottamazione delle cartelle esattoriali ci sarà tempo fino al 23 gennaio 2017. Sebbene i moduli siano già disponibili gli esperti consigliano di attendere ancora un po’ prima di aderire: poiché in commissione alla Camera sono stati presentati oltre mille emendamenti potrebbero esserci delle modifiche nelle modalità di accesso al beneficio.
Il governo conta di recuperare da questa operazione un gettito di 2 miliardi nel 2017.
COME ROTTAMARE LE CARTELLE ESATTORIALI
Il modulo – fa sapere Equitalia – dovrà essere consegnato presso gli sportelli Equitalia oppure inviato, insieme alla copia di un documento di identità, all’indirizzo di posta elettronica (email o pec) riportato sul modulo e anche sul portale della società.
Sul modulo di adesione i contribuenti, dopo essersi identificati, devono indicare le cartelle Equitalia (e i relativi “carichi”) per le quali chiedono la definizione agevolata, indicando la modalità di pagamento: in unica soluzione o dilazionato in un massimo di quattro rate, l’ultima delle quali va saldata entro il 15 marzo 2018. Nel caso di pagamento rateizzato sono dovuti gli interessi di legge, pari al 4,5% annuo. Se una delle rate non verrà pagata o verrà pagata in ritardo si decadrà dalla procedura agevolata.
C’è poi la parte relativa agli eventuali giudizi pendenti, ai quali occorre rinunciare se si vuole accedere al beneficio. Equitalia invierà, come previsto dal decreto (180 giorni dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) entro il 24 aprile del 2017, una comunicazione ai contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata in cui sarà indicata la somma dovuta insieme ai relativi bollettini con le date di scadenza dei pagamenti.
Nel modulo il contribuente può scegliere di pagare tramite domiciliazione bancaria.
CHI PUO’ ADERIRE
La definizione agevolata prevista nell’articolo 6 del decreto legge n. 193/2016, si applica alle somme riferite ai carichi affidati a Equitalia tra il 2000 e il 2015. Nella «definizione agevolata» delle cartelle rientrano anche gli avvisi di accertamento esecutivo dell’Agenzia delle Entrate, delle Dogane e dei Monopoli e gli avvisi di addebito dell’Inps affidati al gruppo Equitalia dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. Anche chi ha un piano di rateizzazione già in corso può aderire, ma deve pagare integralmente le rate in scadenza fino al 31 dicembre 2016.
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