Siglato l’accordo integrativo fra il governo e la regione siciliana per il sostegno ai liberi consorzi di comuni e alle città metropolitane. La firma è stata apposta dai ministri per l’Economia, per il Sud e dal presidente della Regione Nello Musumeci. Una vittoria anche per il vicepresidente Gaetano Armao, che lavorava da tempo a una positiva soluzione della questione che desse una boccata d’ossigeno alle ex province e permettesse alla Regione di avere ampi poteri in fatto di finanza locale.
Grazie all’accordo, il governo nazionale si impegna ad adottare uno specifico intervento legislativo per autorizzare la Regione ad utilizzare risorse (previste dal Fondo sviluppo e coesione 2014-2020), già assegnate alla stessa, fino all’importo di 140 milioni di euro (di cui 100 milioni per le ex province). Dal canto suo la Regione si è impegnata a destinare altri 100 milioni euro in più oltre ai 70 mila originari in favore dei liberi consorzi di comuni e delle città metropolitane.
L’accordo siglato conclude la fase transitoria relativa alle relazioni finanziarie fra Stato e Regione siciliana in materia di finanza regionale e locale nelle more dell’entrata in vigore delle nuove norme di attuazione. Fino ad allora, le competenze per la finanza locale sono demandate alla stessa Regione.
Inoltre, liberi consorzi e città metropolitane, in deroga alle disposizioni in materia di contabilità pubblica, sono autorizzati ad approvare il rendiconto di gestione degli anni 2018 e precedenti anche se non è stato deliberato il relativo bilancio di previsione, possono predisporre un bilancio di previsione annuale per il solo 2019 e utilizzare per l’anno in corso l’avanzo di amministrazione libero, per garantire il pareggio finanziario.
“Come evidenziato dal presidente Musumeci – spiega il vicepresidente della Regione, Gaetano Armao – si tratta del migliore accordo possibile, che consente di scongiurare il dissesto di molti liberi consorzi e città metropolitane, che altrimenti, entro qualche mese, sarebbero andati in default.
“Le deroghe normative confermate consentono – prosegue Armao – alle province di approvare bilanci e rendiconti e continuare negli investimenti che potranno essere rilanciati non appena approvata dall’Ars la norma già esitata dalla commissione bilancio che prevede l’attualizzazione di 500 milioni di euro per investimenti derivanti dall’accordo con lo Stato siglato a dicembre. I 140 milioni fsc sono temporaneamente acquisiti dal fondo che sarà reintegrato con la prossima programmazione, sicchè entro settembre prossimo, come recita l’accordo, dovranno essere emanate le nuove norme di attuazione dello statuto, che trasferiranno alla Regione siciliana la finanza locale e quindi potrà risolversi definitivamente la discriminazione del prelievo forzoso, che il governo Musumeci ha contrastato sin dal suo insediamento”.
Infine, una stoccata a chi, anche nelle scorse ore, aveva protestato anche in modo plateale: “Questo accordo – conclude l’assessore Armao – è stato condiviso sia dall’Anci che dai sindacati. E’ chiaro che c’è chi vuole di più, anche se lo sanno anche i bambini che l’ottimo è nemico del buono, ma spesso in campagna elettorale anche l’ovvio va precisato”.
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