Accordo tra Regioni e governo, dopo un lungo braccio di ferro. In zona gialla resta la quota massima di 4 commensali
Sei persone allo stesso tavolo del ristorante e quando si va a trovare amici e parenti. È questo il nuovo numero fissato dal governo per gli incontri al chiuso in zona bianca. Un compromesso che arriva dopo giorni di braccio di ferro tra ministri e governatori. L’accordo faticosamente raggiunto sarà ufficializzato oggi con una ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza, il più restio ad allentare le misure. Esulta la titolare degli Affari Regionali Mariastella Gelmini, dall’inizio favorevole a regole meno rigide: «La zona bianca è un “premio”, non avrebbe avuto senso mantenere le stesse regole previste per la zona gialla. Torniamo alla normalità». In realtà gli spostamenti verso le abitazioni private in zona bianca dovrebbero essere liberi e invece si è deciso comunque di stabilire una limitazione. Ora rimane il nodo delle discoteche, ancora vietate per ballare, con i gestori che minacciano di «aprire comunque se non avremo una data».
L’accordo
La trattativa va avanti per tutto il giorno. I governatori propongono 8 persone al chiuso e tavoli liberi all’aperto. Gelmini, ma anche il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, appoggiano questa linea. L’accordo sembra siglato, il presidente della Conferenza delle Regioni e governatore del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga se ne fa portavoce, a nome degli altri presidenti. Ma appena un’ora dopo arriva lo stop di palazzo Chigi. Il «percorso graduale»più volte sollecitato in questi giorni da Speranza viene condiviso dal premier Mario Draghi. E così si trova il compromesso dei 6 posti. Ma con un dettaglio importante: far valere la stessa regola anche per gli spostamenti verso le abitazioni private.
Tavoli da sei
In zona bianca, nei bar e ristoranti al chiuso, potranno sedere allo stesso tavolo sei persone al massimo.
All’aperto non c’è invece alcun limite, anche se rimane la regola di distanziamento di 1 metro tra tavoli diversi.
Due nuclei familiari
In zona bianca se due nuclei familiari decidono di mangiare insieme non avranno limitazioni nei posti a sedere. La regola è stata decisa per agevolare le famiglie con più di due figli, destinate altrimenti a stare in tavoli separati.
Tavoli da quattro
In zona gialla al momento rimane il limite di quattro persone allo stesso tavolo, sia al chiuso, sia all’aperto.
In sei nelle case
In zona bianca sarà consentito lo spostamento verso un’altra abitazione privata in sei persone oltre ai figli minori. Una regola che finora non era stata prevista, perché nelle aree di minor rischio era stato deciso di consentire libertà di spostamento.
Limiti in giallo
In zona gialla rimane consentito «una sola volta al giorno, lo spostamento verso un’altra abitazione privata nei limiti orari del coprifuoco, a quattro persone oltre ai figli minori».
Le regioni bianche
Sono già passate in zona bianca Friuli—Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Oggi il ministro Speranza firmerà l’ordinanza per il nuovo passaggio che entra in vigore lunedì. Diventano bianche Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto. Dal 14 giugno, se non ci saranno impennate nella curva epidemiologica, toccherà a Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia-Romagna e Provincia di Trento. Il 21 sarà la volta di Sicilia, Marche, Toscana, Provincia di Bolzano, Calabria, Basilicata e Campania. Se il quadro attuale sarà confermato, l’ultima regione sarà la Valle d’Aosta il 28 giugno. A luglio l’Italia sarà dunque completamente bianca.
Il coprifuoco
In zona bianca non c’è coprifuoco.
Lunedì 7 giugno in zona gialla il coprifuoco scatta dalle 24 alle 5.
Lunedì 21 giugno anche in zona gialla il coprifuoco viene eliminato.
Le discoteche
Il 15 giugno riaprono i parchi tematici, il 1 luglio riaprono sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, ma anche centri culturali, centri sociali e centri ricreativi. Nessuna data è stata invece stabilita per tornare a ballare. Le discoteche possono aprire, far ascoltare musica, mangiare o bere, ma senza la pista. Una situazione che sta provocando la protesta forte dei gestori: «Se non avremo una data ricominceremo comunque», minacciano.
Il test
Nei prossimi giorni il Comitato tecnico scientifico esaminerà gli esperimenti di Milano e Gallipoli, dove si è decisa la sperimentazione di far ballare 2.000 persone con il green pass. Un test che ha già avuto successo all’estero. Il Cts aveva già concesso il via libera per «sperimentazioni per spettacoli dal vivo» con una deroga al numero massimo di mille persone con misure di sicurezza aggiuntive».
calatafimisegestanews
Ultimi post di calatafimisegestanews (vedi tutti)
- Calatafimi-Segesta: Si insedia la Giunta Gruppuso - 19 Ottobre 2021
- Avviato il progetto di turismo eno-gastronomico del Gal Elimos - 19 Ottobre 2021
- Le misure del nuovo Decreto Fisco - 16 Ottobre 2021