CALATAFIMI SEGESTA. Il Sindaco Vito Sciortino, reintegrato da poco dal TAR, con una lettera spiega alcuni aspetti importanti che riguardano le procedure in corso per l’indizione della nuova gara per il conferimento dell’appalto riguardante le attività di gestione del servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti urbani. “All fine di fare chiarezza su alcune ombre di recente addensatesi sulla questione, che pare esprimano le tipiche connotazioni della speculazione politica, anziché le buone intenzioni di chi cerca a tutti i costi il bene dei cittadini e quello dei lavoratori del settore”.
Riportiamo integralmente la lettera inviata dal Sindaco Vito Sciortino:
“L’Amministrazione Comunale di Calatafimi Segesta, intende portare a conoscenza di tutti i portatori di interesse taluni aspetti importanti che riguardano le procedure in corso per l’indizione della nuova gara per il conferimento dell’appalto riguardante le attività di gestione del servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti urbani. Ciò, anche al fine di fare chiarezza su alcune ombre di recente addensatesi sulla questione, che pare esprimano le tipiche connotazioni della speculazione politica, anziché le buone intenzioni di chi cerca a tutti i costi il bene dei cittadini e quello dei lavoratori del settore.
Premesso:
– che sin dalla data di adozione del piano d’intervento il Sindaco ha manifestato senza alcuna esitazione, sia agli operatori del settore e sia ai componenti del Consiglio Comunale in occasione di una delle sedute in cui il massimo consesso era ancora in carica, la volontà dell’Amministrazione di mantenere gli attuali livelli occupazionali, specie in considerazione del disagio economico che il territorio vive oramai da diversi anni.
– che la formulazione del predetto piano è stata concepita seguendo un criterio di base che prevede il sostanziale mantenimento del costo complessivo del servizio di raccolta, senza alterare le modalità di svolgimento del medesimo. Quanto sopra, nel presupposto che le voci inserite negli algoritmi proposti dai professionisti incaricati della redazione del piano, potessero essere rimodulate a beneficio della voce prevalente, che è quella appunto relativa alla “forza lavoro” (n.16 unità a tempo pieno nel caso della nostra Città). Giusto per citare le cifre di cui si sta ragionando, l’ultimo costo del servizio dell’anno 2016, esposto nel piano finanziario regolarmente approvato e pubblicato, è stato pari a circa 675 mila euro IVA inclusa, mentre quello ipotizzato dal nuovo piano era pari ad oltre 683 mila euro, al netto dell’IVA al 10% e delle spese generali del 13% circa e da assoggettare al ribasso d’asta. Il criterio adottato, ha tuttavia messo in luce talune anomalie di calcolo che lasciavano dedurre una sensibile riduzione dei posti di lavoro che mai aveva sfiorato le intenzioni dell’Amministrazione Comunale;
– che a seguito di un incontro tenutosi con le Organizzazioni Sindacali nell’ufficio del Sindaco, l’Amministrazione ha ribadito ancora una volta la volontà di tutelare la forza lavoro dichiarandosi disponibile a rivedere l’articolazione del piano, prendendo anche atto delle mutate condizioni previste dal nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro che prevede un incremento della prestazione settimanale da 36 a 38 ore.
Volontà che è stata ulteriormente ribadita in occasione di un recente incontro tenutosi il 3/5 scorso alle ore 16.00 presso la sede della SRR “Trapani Nord” a cui erano presenti anche i responsabili della Organizzazioni Sindacali, nel corso del quale l’Amministrazione ha manifestato l’intento di procedere alla variazione di dati del piano in modo da pervenire ad una soluzione che contemperasse, come detto, le legittime aspettative dei lavoratori e l’interesse dei cittadini a fruire di un servizio efficiente facendosi carico di un costo “sostenibile” e che tenda alla riduzione del tributo TARI;
– che la nuova ipotesi di calcolo sviluppata con il primario scopo di mantenere la predetta condizione di equilibrio, prevede un incremento del costo del servizio di ben 270 mila euro al nettod’IVA (!!!), senza peraltro raggiungere appieno l’obiettivo del mantenimento di tutti i posti di lavoro (14 su 16) e con le intuibili conseguenze sulle tasche delle migliaia di utenti calatafimesi;
-che frattanto il Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti ha inviato nei primi del mese scorso una nota alla SRR TRAPANI NORD con la quale vengono formulati taluni rilievi al PIANO D’AMBITO, con riferimento a diversi Comuni, tra cui il nostro, ed alla quale ancora la SRR non ha fornito riscontro, seppure sollecitata con nota inviata il 19/4/2017 dal Commissario di Calatafimi con funzioni di Sindaco e Giunta;
-che la medesima SRR, seppur muovendosi nel solco delle indicazioni dell’Assemblea convocata nel mese di marzo scorso per definire gli ultimi dettagli in ordine alla formazione degli atti di gara, ha ritenuto di non dover recepire le successive perplessità manifestate da più parti circa le insidie del frazionamento della gara in lotti e della inibizione ad un unico soggetto di poter conseguire l’aggiudicazione di tutti i lotti, che sembrerebbero in contrasto con le previsioni del D.Lgs 50/2016 (nuovo codice degli appalti).
Dall’esame di tali premesse, sorgono spontanee talune considerazioni che devono essere patrimonio e spunto di riflessione a beneficio di tutti:
1).come mai sino oggi (parlo della mia Città) è stato disimpegnato un servizio, peraltro con buoni risultati in termini di decoro dell’ambiente e di risultati di raccolta differenziata, ad un prezzo complessivo annuo di 674 mila euro IVA inclusa e per mantenere le medesime prestazioni viene fuori un’ipotesi di calcolo di oltre 940 mila euro senza peraltro mantenere la medesima forza occupazionale (14 su 16)?
2).come mai non è stata concepita sin dall’origine la possibilità che un soggetto economico ben strutturato e patrimonializzato potesse concorrere ed aggiudicarsi l’intera commessa, garantendo così quelle economie di scala tali da poter rasserenare i dipendenti, che avrebbero potuto essere impiegati in servizi aggiuntivi a beneficio delle pubbliche amministrazioni (scerbatura, pulizia locali, giardinaggio ed altro)?
3).come mai a livello complessivo di Comuni facenti parte della SRR, come correttamente chiede il sindacato per la tutela dei posti di lavoro, non viene sancita nel bando una sorta di “clausola sociale” che rappresenti un sicuro “paracadute” per i lavoratori?
4).come mai persone prima nell’ombra o altre che sono state addirittura compartecipi nel concepire il nuovo piano d’interventoadesso insinuano il dubbio nei lavoratori e poi si fanno avanti quasi a farsi difensori dei loro interessi che, ricordo, hanno avuto sempre nell’Amministrazione Comunale l’unico vero presidio?
5).come mai la cosiddetta “politica che conta” della nostra provincia si è totalmente disinteressata della questione “rifiuti” determinando la latitanza dell’impiantistica pubblica e la proliferazione e la speculazione delle strutture private, non assumendo anche su di se quell’azione di mediazione diretta a tutelare gli interessi del territorio globalmente considerati?
6).qual è il motivo per cui dalle istituzioni regionali ancora non viene data concretezza al Centro di Compostaggio progettato nel Comune di Calatafimi Segesta, che potrebbe alleggerire sensibilmente i costi di conferimento della frazione umida e conseguentemente le tariffe a carico di tutti i cittadini residenti nel nostro ambito?
7).come mai il Dipartimento dell’Acqua e dei rifiuti ha ritenuto di dover procedere alla emanazione di un bando pubblico (peraltro fortemente limitativo e non ben motivato per quanto riguarda l’ammontare massimo dei benefici) per il finanziamenti dei centri comunali di raccolta, nonostante diversi Comuni, tra cui il nostro e quello di Buseto Palizzolo avessero già esitato i progetti esecutivi per i rispettivi CCR con delle sensibili riduzioni di spesa rispetto a quelle già ammesse a finanziamento?
Sono quesiti probabilmente per taluni imbarazzanti, ma di sicuro non crea imbarazzo la consapevolezza che l’Amministrazione Comunale di Calatafimi Segesta ha sempre agito, ed intende con vigore farlo anche per il futuro, nell’interesse primario della Comunità che rappresenta e, sia ben chiaro a tutti, anche dei lavoratori che sono stati sin qui impegnati nel servizio di raccolta dei rifiuti.
Vito Sciortino, Sindaco di Calatafimi Segesta”
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