La domanda per l’assegno unico «sarà presente sul sito dell’istituto dal primo luglio 2021» ma ci sarà «tempo fino al 30 settembre» per presentarla. Lo ha annunciato il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, nel corso dell’audizione in commissione Lavoro del Senato sul dl per l’introduzione dell’assegno temporaneo per i figli minori.
Le domande presentate entro il 30 settembre, ha spiegato Tridico, «danno diritto al riconoscimento degli arretrati a partire dal 1 luglio». Chi presenterà la domanda dopo il 30 settembre riceverà gli importi cui ha diritto a partire dal mese di presentazione della domanda. «Le stime mostrano che il 5,5% delle famiglie italiane può beneficiare dell’assegno temporaneo e il 15,8% della maggiorazione degli assegni familiari». È quanto emerge da una simulazione dell’Istat sul nuovo assegno ai figli presentata dal presidente dell’Istituto, Gian Carlo Blangiardo.
«Nel secondo semestre del 2021, l’importo medio dell’assegno temporaneo sarebbe pari a 962 euro, mentre quello della maggiorazione (degli assegni familiari ndr) a 377 euro. L’ammontare – ha spiegato Blangiardo – è distribuito in maniera moderatamente progressiva con gli importi medi più significativi per le famiglie appartenenti al primo e al secondo quinto e una maggiore progressività dell’assegno temporaneo, disegnato sulla base dell’Isee. Per le famiglie beneficiarie del quinto più povero, l’assegno temporaneo fornisce un contributo significativo, pari al 6,9% del reddito familiare».
«In attesa della riforma degli istituti di sostegno alle famiglie con figli, il cui inizio è previsto per il 2022 con l’adozione dell’assegno unico universale per i figli – ha ricordato il presidente dell’Istat – il governo ha recentemente approvato una misura ‘ponte’ che prevede, nel secondo semestre del 2021, due interventi: un assegno temporaneo per i minori e una maggiorazione dei già esistenti assegni per il nucleo familiare».
L’assegno temporaneo, ha spiegato Blangiardo, «verrà corrisposto alle famiglie con figli minori che, in base alla legislazione vigente, non hanno diritto agli assegni per il nucleo familiare. Inoltre, per accedere al beneficio l’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) deve essere inferiore ai 50.000 euro annui. Gli importi dell’assegno decrescono all’aumentare dell’Isee e sono più elevati del 30% per le famiglie con tre o più figli. La maggiorazione degli assegni familiari prevede un aumento pari a 37,5 euro mensili per ciascun figlio per le famiglie che hanno fino a due figli e un aumento pari a 55 euro per quelle con tre o più figli».
«Gli effetti dei due provvedimenti temporanei per le famiglie con figli – ha concluso – sono calcolati per differenza fra lo scenario con la legislazione vigente e i redditi dell’anno 2020, e uno scenario ipotetico con l’implementazione delle due misure che entreranno in vigore nella seconda metà del 2021». L’assegno unico si ferma alle famiglie con un reddito Isee fino a 50.000 euro e in alcuni casi andrà a sommarsi alla misura del reddito di cittadinanza e verrà erogato dall’Inps.
Fonte Giornale di Sicilia Online
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