Sabato 28 Giugno 2014, presso la sede dell’Associazione Avis di c/da Sasi si è svolto l’Incontro-Dibattito “Le associazione di Calatafimi Segesta, insieme, per la crescita del paese e del territorio”, organizzato dalla redazione di “Comunità New”, il giornalino locale che ormai da tanti anni viene pubblicato ogni secondo sabato del mese grazie all’impegno e alla tenacia di diversi nostri concittadini che nel loro piccolo costituiscono un esempio da seguire.
L’incontro, presieduto da Piero Boni’, presidente dell’Associazione Comunità, Padre Campo e Francesco Ferrisi si è configurato come un’importante momento di incontro e di confronto tra tutte le associazioni, comitati, circoli e qualsiasi altra forma di aggregazione socio-culturale, un passo importante verso la creazione di una rete di collaborazioni che possa arricchire il panorama sociale e culturale della nostra cittadina.
In particolare Piero Bonì ha illustrato il progetto della redazione di Comunità New di censire tutte le realtà presenti nel territorio, che da una prima stima sembri si aggirino intorno ad 80, per la creazione di un Albo delle Associazioni con lo scopo di facilitare la comunicazione di iniziative e far conoscere le proprie attività e finalità associative.
Dopo gli interventi del dott. Ferrisi e di padre Campo e quelli del Sindaco Vito Sciortino e del Presidente del Consiglio Salvatore Lanza ha preso avvio il dibattito con gli interventi di diversi presidenti di associazioni religiose e laiche dai quali è emerso come il volontariato sia stato e sia una grande risorsa per Calatafimi, nonché i problemi e le difficoltà che ogni associazione si trova ad affrontare nella quotidianità e nello svolgimento delle proprie attività.
Non sono mancate le idee e gli spunti di riflessione per il futuro, tra i quali ci sembra particolarmente significativo segnalare:
- La possibilità di creare una Consulta delle Associazioni che possa rendere stabile e duraturo l’incontro e il confronto tra le realtà locali;
- La possibilità di rendere accessibili gli edifici comunali, ma perché no, anche quelli di proprietà della Chiesa, alle associazioni, circoli e comitati per l’espletamento delle funzioni sociali previste da ciascuna finalità associativa;
- La possibilità di stabilire dei criteri equi e trasparenti per l’accesso ai contributi comunali disponibili per l’espletamento di attività che possano giovare alla popolazione.
Ci si augura che tali propositi vengano seriamente presi in considerazione dagli enti pubblici preposti, nella consapevolezza che investire nell’associazionismo e nel volontariato, in tempi di crisi come quelli che stiamo vivendo, può essere una marcia in più verso lo sviluppo sociale, ricreativo e culturale di Calatafimi, senza dimenticare che una comunità che permette ai suoi concittadini di rendersi protagonisti attivi produce una maggiore coesione e senso di appartenenza nei suoi membri, valori oggi più che mai da incentivare e su cui investire.
calatafimisegestanews
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