ALCAMO. È stato individuato nella serata di ieri e denunciato a piede libero dai Carabinieri della Compagnia di Alcamo, guidati dal Capitano Giulio Pisani, dopo ore di ricerche e indagini, l’uomo che venerdì sera ha seminato il panico durante la processione di Maria Ausiliatrice ad Alcamo. Si tratta di un giovane alcamese, P.G., classe 2001, con precedenti di polizia per rapina. Per lui è scattata la denuncia per guida senza patente, in quanto mai conseguita, guida pericolosa, transito in zona interdetta al traffico e fuga.
Il giovane, alla guida di una Nissan Micra blu scuro, poi risultata rubata e ritrovata la sera stessa in via Goldoni, ha seminato il panico in corso dei Mille, mentre era in corso la processione. A tutta velocità ha attraversato l’intera processione che stava rientrando nella Chiesa delle Anime Sante, rischiando di investire i fedeli. Il proprietario del mezzo ieri mattina ha presentato regolare denuncia per il furto dell’auto spiegando di aver lasciato la macchina incustodita con le chiavi appese.
Una testimone ad Alqamah.it ha raccontato di scene di panico, persone a terra, sui marciapiedi e bambini in lacrime che abbracciavano i genitori. Gli organizzatori e don Luigi Perrelli, parroco della parrocchia della Anime Sante, parlano di “Miracolo” e di tragedia sfiorata. “Era un momento di gioia e di preghiera, – ha raccontato una testimone ad Alqamah.it – interrotto da un gesto folle che poteva trasformasi in una tragedia.” Sul posto in quei minuti concitati i sanitari del 118 per i primi soccorsi, la Polizia Municipale e i Carabinieri che hanno immediatamente avviato le indagini che fin da subito si sono indirizzate sul binario giusto, ovvero sul giovane 18enne descritto da molti testimoni e immortalato dalle immagini della videosorveglianza.
Tutto è accaduto intorno alle 23:30. Fortunatamente nessuno è stato investito dall’auto, ma lo spavento e il terrore è stato davvero tanto. Il giovane non si è fermato all’alt imposto dalla Polizia Municipale e ha proseguito la sua folle corsa rischiando di travolgere i fedeli. Il giovane, fino a qualche giorno fa, era ospite in una comunità di Palermo.
“Alla testa del corteo alcuni hanno iniziato ad urlare ‘attenti, attenti’, per avvisare tutti dell’arrivo dell’auto a folle corsa” – ha raccontato una testimone. I militari dell’Arma dei Carabinieri che hanno condotto le indagini sono arrivati a lui visionando le immagini della videosorveglianza e acquisendo diverse prove.
Fonte Alqamah
calatafimisegestanews
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