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BTP Italia in vendita dal 13 aprile: tasso minimo garantito allo 0,50%

By   /  11 Aprile 2015  /  No Comments

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Il ministero dell’Economia ha comunicato il tasso cedolare annuo minimo garantito per il BTP Italia che sarà messo sul mercato il prossimo 13 aprile: il titolo avrà un tasso annuo pari allo 0,50%, disattendendo gli analisti, che invece si aspettavano un tasso minimo fra 0,55 e un massimo di 0,75%.

Il nuovo BTP Italia sarà in vendita dal 13 al 15 aprile per gli investitori retail, mentre il 16 saranno aperte le vendite per gli investitori istituzionali. Come sempre il collocamento avverrà a “rubinetto”, ovvero verranno soddisfatte tutte le richieste pervenute prima della chiusura dell’offerta. Il ministero, comunque, si riserva di chiudere in anticipo l’emissione nel caso la domanda dovesse essere copiosa.

Non si può essere certi del successo di questa offerta, poiché il nuovo BTP Italia avrà una durata di otto anni ed un tasso particolarmente basso, ma comunque ragionevole, se si considera che i titoli delle emissioni precedenti (scadenza 2020) non hanno attualmente un rendimento superiore allo 0,4%.

Ciononostante sembra che gli investitori abbiano molta “fame” anche di rendimenti miseri e per questoil BTP Italia potrebbe fare il pieno anche stavolta: i titoli di brevissimo termine (fino a 12 mesi, ad esempio) sono ormai sotto o prossimi allo 0% (0,013% per il titolo a un anno), e anche su scadenze più lunghe non si va più lontano (0,25% per il triennale, ad esempio).

Il BTP Italia potrebbe comunque rimanere molto interessante per la clientela retail, come contribuisce a dimostrare l’allungamento a otto anni dai quattro delle precedenti edizioni: attualmente sotto i 5 anni i rendimenti non attirano i piccoli investitori, e le emissioni di breve termine sono solitamente appannaggio degli istituzionali.

Il BTP Italia, d’altro canto, contribuisce a difendere il patrimonio dall’inflazione e anche dalla deflazione: il titolo è infatti indicizzato all’inflazione (per la precisione all’Indice FOI, che traccia le spese di operai e impiegati, con esclusione dei tabacchi) ed il capitale sarà rivalutato semestralmente in base a tale tasso.

Se invece l’inflazione dovesse diventare negativa (ovvero sfociare nella deflazione, eventualità non da escludere), è previsto un floor che impedirà la diminuzione del capitale (ovvero non saranno richiesti pagamenti all’investitore), tuttavia la rivalutazione del capitale scatterà solo quando l’indice FOI avrà superato il suo massimo precedente. Detto altrimenti, in caso di deflazione il rendimento del BTP Italia verrà calcolato in base al capitale nominale investito, proteggendo anche gli interessi.

Il titolo verrà venduto alla pari (ovvero il prezzo di emissione sarà uguale al valore nominale); si potranno acquistare titoli per un ammontare pari a 1000 euro e i suoi multipli; i BTP Italia potranno essere acquistati direttamente sul mercato telematico MOT, recandosi presso la propria banca oppure utilizzando il proprio servizio di home banking. Le commissioni sono a carico del ministero: nulla è dovuto da parte del cliente che acquista al momento del collocamento (mentre in caso di vendita anticipata varranno le commissioni bancarie come da contratto)

Come di consueto, agli investitori persone fisiche che acquisteranno il BTP Italia durante il collocamento e lo deterranno fino alla scadenza sarà corrisposto un premio fedeltà del 4 per mille. La tassazione è quella consueta dei titoli di Stato, ovvero all’aliquota privilegiata del 12,5%.

Nelle precedenti sette edizioni, il BTP Italia ha permesso di raccogliere 94 miliardi di euro dal marzo 2012, e il ministero, probabilmente, punterà a rompere quota 100.

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