La commissione Bilancio, nel primo pomeriggio di ieri, ha approvato l’esercizio provvisorio per un altro mese, ma nel testo sono state inserite due nuove norme poi accolte con qualche sfumatura dall’Ars: uno spoils system più serrato, che prevede la possibilità per il prossimo presidente di revocare tutti gli incarichi assegnati in questa legislatura, e un’interpretazione autentica della legge elettorale che prevede la decadenza simultanea di sindaci e consigli comunali in caso di mancata approvazione del bilancio. Quest’ultima norma tocca da vicino anche Calatafimi Segesta.
Nell’esercizio provvisorio, che permette fino al 30 aprile di spendere fondi in dodicesimi, non ci sono invece i nuovi finanziamenti per i disabili (ad esempio i 16 milioni provenienti dalla Formazione e la riserva sui trasferimenti ai Comuni): l’emendamento sarà inserito nella Finanziaria che l’Aula discuterà a partire dalla prossima settimana.
Tutte e tre le norme sono state approvate dall’Ars. Con un po’ di bagarre: il presidente del Parlamento regionale Giovanni Ardizzone aveva proposto infatti di stralciare le due norme, che poi però sono state inserite in un’altra legge. Sfumature: alla fine l’Aula ha votato sia la proroga fino al 30 aprile dell’esercizio provvisorio sia la leggina-stralcio. L’Aula ha votato anche due ordini del giorno, uno dei quali chiede al governo di revocare le nomine arrivate fra le polemiche negli ultimi giorni.
A livello regionale la novità più importante è la legge stralcio. L’Ars, a larghissima maggioranza e con un “sì” esplicitamente dichiarato in Aula dalla capogruppo del Partito democratico Alice Anselmo, ha deciso che tutti gli incarichi assegnati in questa legislatura al vertice di enti, aziende, consorzi e agenzie potranno essere revocati entro 90 giorni dall’insediamento del prossimo presidente. Una proposta avanzata in commissione dal grillino Giancarlo Cancelleri: “Il prossimo governatore – ha detto in commissione il candidato in pectore del Movimento 5 Stelle alle prossime Regionali – potrebbe essere Crocetta, ma potrebbe essere un altro”.
A livello comunale invece la novità più importante, che potrebbe toccare da vicino anche Calatafimi Segesta, è proprio la norma di un’interpretazione autentica della legge elettorale che prevede la decadenza simultanea di sindaci, giunte e consigli comunali in diversi casi tra i quali la mancata approvazione del bilancio, come previsto dal comma 2 bis all’articolo 11 della legge regionale 15 settembre 1997, n. 35 in materia di cessazione degli organi comunali successivamente all’approvazione della legge ragionale 11 agosto 2016 n.17.
Con questa approvazione il comma 2 bis si interpreta come immediatamente applicabile dalla data di entrata in vigore della legge ragionale 11 agosto 2016 n.17. facendo, qualora tutto confermato, decadere Sindaci e Giunte dei Comuni in questa situazione, come quello di Calatafimi Segesta.
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