È pervenuto al Comune, da parte del Ministero alle Infrastrutture, la comunicazione dell’avvenuta assegnazione della somma spettante a seguito della ripartizione dell’importo complessivo di euro 35 milioni, approvato dal Parlamento per le popolazioni colpite dal sisma del gennaio 1968.
La suddivisione è stata concordata dai sindaci del Belice nella riunione tenutasi a Partanna lo scorso anno e a cui ha partecipato l’ex sindaco Ferrara.
Al Comune di Calatafimi è stata attribuita la somma di euro 1.400.000,00 che corrisponde a quella riconosciuta dal Ministero.
In quella riunione, per intervento dell’ex sindaco Ferrara, era stato deciso che ogni comune poteva, a sua scelta, utilizzare tale finanziamento sia per contributi ai privati, sia per il completamento di opere pubbliche.
Da una valutazione effettuata dai tecnici dell’ufficio comunale scaturisce che la somma necessaria per il completamento della chiesa è di euro 500.000,00. Considerato che sono ancora disponibili 100.000,00 euro dell’originario finanziamento, si impegneranno 400.000,00 euro dal nuovo.
Il Sindaco dovrà avviare tutte le procedure necessarie per far redigere il progetto di completamento e dopo l’approvazione bandire la gara d’appalto dei lavori. Soddisfazioni, per quanto appreso, esprimono sia l’ex sindaco Ferrara, che vede concretizzarsi positivamente il suo impegno per il completamento della chiesa, sia il neoeletto sindaco Vito Sciortino che gestirà e vedrà realizzare tale importante opera.
Esprimono compiacimento attraverso i social network anche i residenti di Sasi, che finalmente avranno una chiesa “vera”, ed anche tutti i calatafimesi che non vedranno più un’opera che, in difesa da vento ed acqua, ha rappresentato finora la vergogna per quei amministratori che, durante il loro mandato, non si sono impegnati abbastanza per risolvere il contenzioso sorto dall’impresa esecutrice dei lavori e il direttore dei lavori. Tale contenzioso, protrattosi per più di vent’anni, si è risolto nel 2011 in danno del nostro Comune e l’amministrazione Ferrara è stata costretta dal tribunale a corrispondere all’impresa di Bonaiuto circa euro 700.000,00.
Altri 70.000,00 euro sono stati corrisposto ai legali del comune, per cui possiamo dedurre che il costo totale della disputa è stato di circa 1 milione di euro che l’amministrazione Ferrara ha dovuto liquidare per intero.
Il restante milione di euro, a cui vanno sommati ulteriori 400.000,00 euro pervenuti nell’anno 2013, sarà invece destinato a finanziare i progetti dei fabbricati privati danneggiati dal terremoto del gennaio ’68, secondo la graduatoria già definita da qualche anno.
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