Riportiamo di seguito il comunicato dell’Amministrazione Sciortino inerente l’impianto di Biometano a Gallitello di cui abbiamo scritto il 20 ottobre 2017 riportando il comunicato stampa di Massimo Fundarò e alcune nostre considerazioni generali:
“L’Amministrazione Comunale intende portare a conoscenza della cittadinanza taluni aspetti relativi ai processi autorizzativi legati all’impianto di Bio metano proposto da una società privata in località Gallitello, in prossimità dell’omonimo svincolo autostradale.
Come molti già sanno, il parere del Comune non è vincolante, ma rappresenta uno dei 27 richiesti dalla società titolare del progetto direttamente per il tramite Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti. Questo parere, squisitamente tecnico, riguarda l’aspetto urbanistico e l’assenza di vincoli sull’area interessata dall’impianto in progetto. A corredo di questo parere tecnico, il Comune ha espresso anche un parere discrezionale “subordinato”, che prevede come condizione imprescindibile l’assenza di qualsiasi impatto ambientale negativo.
Richieste di chiarimenti, emerse a seguito di ulteriori approfondimenti tecnici voluti dall’Amministrazione Comunale e dalle forze politiche che la sostengono, riguardano prevalentemente la quantità ed il ciclo di lavorazione delle 70.000 tonnellate di altri rifiuti che si aggiungono alle 60.000 di organico, unico rifiuto originariamente prospettato ai componenti della Giunta Municipale. Tecnologia e processo già utilizzati in un altro impianto in corso di realizzazione alla periferia di Milano che già gode della piena approvazione di Legambiente.
Il progetto, per ciò che concerne la produzione di Biometano con il conferimento di organico, infatti, mette praticamente d’accordo tutti. L’Amministrazione Comunale, convinta prima di chiunque altro del fatto che sia necessario fare chiarezza al fine di eliminare qualsivoglia perplessità, ha assunto la decisione, condivisa dalle forze politiche, di avvalersi dell’autorevole intervento dell’associazione ambientalista “Legambiente”, alla quale è stata richiesta una consulenza tecnico-scientifica con riguardo alla sostenibilità ambientale dell’impianto così come previsto in progetto.
Registrata la disponibilità dell’esponente regionale della predetta associazione, alla stessa è stata inoltrata formale istanza in data 23/10/2017.
Non appena in possesso del parere di Legambiente, l’Amministrazione avrà cura di convocare la cittadinanza per illustrarne le conclusioni.”
Non resta quindi che attendere il parere di Legambiente. Chiederemo l’autorizzazione per una diretta streaming una volta che l’amministrazione avrà deciso il giorno in cui convocare la cittadinanza.
Dopo questo comunicato però ci sono alcune domande alla quale non riusciamo a darci risposta:
- Come è possibile che l’amministrazione comunale non si sia resa conto che nel progetto era prevista la presenza di 70.000 tonnellate di altri rifiuti quando bastava leggere semplicemente il progetto, come noi abbiamo fatto su invito del Sindaco recandoci presso il Settore Territorio e Ambiente ?
- Come è possibile che il Sindaco Vito Sciortino commenti il nostro articolo del 20/10/2017 dove riportiamo il comunicato del Signor Fundarò e le nostre considerazioni, invitandoci ad informaci meglio perchè a lui non risultano le 70.000 tonnellate di altri rifiuti che adesso però gli risultano ?
- Come mai l’Amministrazione Sciortino fa richiesta di chiarimento solo dopo aver dato parere positivo in conferenza di servizi ? Non avrebbe dovuto farlo prima ?
- Perché non si chiede un parere ad esperti del settore rifiuti piuttosto che a Legambiente deputata a molti altri aspetti e non solo rifiuti ?
- E’ mai possibile che in caso di impianto inquinante, cosa che ci auguriamo non sia, il Comune non possa far nulla ?
- Perché l’impianto di compostaggio finanziato da diversi anni sotto l’Amministrazione Ferrara resta bloccato alla Regione come abbiamo scritto nel seguente articolo ? http://www.calatafimisegesta.it/calatafimi-segesta-il-progetto-di-un-centro-di-compostaggio-bloccato-nei-meandri-dei-competenti-assessorati-regionali/
Dopo aver visionato il progetto pubblico, riportiamo di seguito lo schema operativo dell’impianto che abbiamo riprodotto e l’elenco dei rifiuti ammessi in impianto.
Naturalmente non siamo contro l’impianto, che potrebbe portare posti di lavoro e benefici per Calatafimi; ma da cittadini calatafimesi che tengono al loro territorio, e all’ambiente in generale, cerchiamo la sicurezza assoluta che questo tipo di impianto non produca inquinamento di qualsivoglia tipo.
calatafimisegestanews
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