Il Consiglio comunale riunitosi venerdi scorso ha visto la maggioranza in difficoltà a causa del voto favorevole dei tre consiglieri del PSI (Accardo,Ardito,Vanella) all’emendamento presentato a nome di tutti i consiglieri della minoranza, dal capogruppo Donatella Anselmo che mira a ridurre l’aliquota IMU sui fabbricati dal 9,6 per mille al 4,6 per mille. Otto consiglieri a favore dell’emendamento e sei contrari il risultato della votazione.
L’emendamento presentato è stato giustificato, dal consigliere Anselmo, come necessario per ridurre la pressione fiscale a carico dei cittadini, a suo dire, beffati da una proclamata riduzione della tariffa sui rifiuti (TARI) dell’11%, quando invece, considerati i servizi resi nel 2015 dalla società che li gestisce, tale tariffa, afferma sempre il consigliere Anselmo, doveva diminuire già nello stesso anno 2015 e quindi ancor di più nel 2016. Per tal’ultimo anno (2015), il consigliere Anselmo afferma: “il Comune aveva riscosso somme maggiori rispetto a quelle sostenute per il detto servizio; l’approfondimento inoltre del piano finanziario 2016 (definito come consuntivo 2015) ha fatto altresì emergere che erano stati riconosciuti e pagati all’ente gestore importi eccessivi rispetto alle prestazioni rese.
Da tali accertamenti sono conseguite le seguenti incontestabili evidenze e cioè:
a) che i cittadini calatafimesi hanno di fatto versato al comune per la TARI 2015 importi maggiori rispetto ai reali costi dallo stesso per quell’anno sostenuti;
b) che nel 2015, a fonte di un servizio ridotto (solo spazzamento e non più lavaggio) è stato corrisposto all’ente gestore quasi lo stesso importo precedentemente (2014) riconosciutogli per entrambi gli interventi.”
L’approvazione dell’emendamento determina una consistente diminuzione delle entrate previste con conseguente rischio di non poter definire il bilancio. Le polemiche continue tra i consiglieri del PSI e il Sindaco, il loro confluire in un nuovo partito, la scarsa considerazione lamentata e l’indipendenza dichiarata, avevano fortemente incrinato la coesione della maggioranza, ma ciò non faceva presagire quanto accaduto. Si attendono ora le contromosse dell’Amministrazione con la speranza che tutto si ricomponga nell’interesse dei cittadini.
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