La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un provvedimento di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emesso dal gip del Tribunale di Palermo, nei confronti di Marcello Asciutto, 58enne, funzionario della Regione Siciliana, accusato di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.
L’attività di indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, ha accertato che il pubblico ufficiale, in cambio di informazioni sullo stato di alcune pratiche amministrative, della predisposizione di provvedimenti autorizzativi e del rilascio di pareri favorevoli illegittimi, avrebbe incassato 30mila euro.
I progetti che il funzionario avrebbe “spinto” erano relativi alla costruzione e all’esercizio degli impianti di biotemetano di Franconfonte (Sr) e Calatafimi – Segesta (TP), proposti dalla cordata imprenditoriale guidata da Francesco Paolo Arata, faccendiere vicino alla Lega, già arrestato e processato, e Vito Nicastri, imprenditore condannato per aver finanziato la latitanza del boss Matteo Messina Denaro. Il passaggio di denaro sarebbe avvenuto tramite Giacomo Causarano, dipendente dell’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi Di Pubblica Utilità della Regione Siciliana già indagato e processato. La Dia di Palermo sta effettuando una serie di perquisizioni negli uffici dell’assessorato regionale all’Energia, nell’ufficio e nell’abitazione del funzionario arrestato.
Sull’impianto di Calatafimi Segesta, dopo che la precedente amministrazione Sciortino aveva dato parere favorevole, si era venuta a creare una forte protesta cittadina per bloccare l’eventuale nascita di questo gassificatore sul territorio comunale prevista in contrada Gallitello.
La raccolta firme online avviata dall’ideatore di questo blog Giuseppe Ferrara per bloccare il progetto aveva raccolto nel brevissimo tempo 5.379 firmataria. Contestualmente nasceva anche un comitato cittadino, “Comitato No Gassificatore Inceneritore” composto da altri calatafimesi, per portare avanti il no attraverso diverse iniziative come: la partecipazione all’incontro dibattito ad Alcamo organizzato dall’Associaizone Ambientalista Eco’ che abbiamo trasmesso in diretta streaming e l’approfondita conferenza organizzata dal comitato il 19 febbraio 2018 anche questa trasmessa da noi in diretta streaming.
Nelle indagine erano stati coinvolti anche l’imprenditore Francesco Isca e l’ingegnere Angelo Mistretta quale posizioni sono stata però archiviate , visto le non veritiere dichiarazioni rilasciate dal collaboratore di giustizia, ex socio di Isca, e dopo gli approfondimenti da parte degli organi inquirenti.
La misura cautelare costituisce l’epilogo delle complesse investigazioni finalizzate al contrasto della corruzione e delle infiltrazioni mafiose nelle pubbliche amministrazioni, avviate dalla Citata Sezione Operativa Dia a partire dal settembre 2017 e condotte nelle provincie di Trapani, Palermo, Roma e Milano.
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