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Certificato vaccinale, via libera del Parlamento Ue al Green Pass

By   /  11 Giugno 2021  /  No Comments

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Semaforo verde per il «Digital Covid certificate», il certificato Covid digitale europeo. Gli eurodeputati hanno completato il lavoro legislativo sul documento per facilitare gli spostamenti all’interno dell’Unione e contribuire alla ripresa economica. Il testo, approvato con ampia maggioranza (546 voti a favore, 93 contrari e 51 astenuti), dovrà ora essere formalmente adottato dal Consiglio, convertito in legge e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Ue, per l’entrata in vigore ed essere applicato immediatamente dal primo luglio 2021 e per i 12 mesi seguenti.

Chi ha diritto al certificato e quanto durerà

Il «Digital Covid certificate» sarà rilasciato gratuitamente dalle autorità nazionali (l’ente che vaccina, l’ospedale dove si è stati curati o il laboratorio che ha effettuato il tampone) e sarà disponibile in formato digitale o cartaceo con un codice QR. Il documento attesterà che una persona è stata vaccinata contro il coronavirus o ha effettuato un test recente con esito negativo o che è guarita dall’infezione. In pratica, si tratta di tre certificati distinti. Un quadro comune dell’UE renderà i certificati compatibili e verificabili in tutta l’Unione europea, oltre a prevenire frodi e falsificazioni. I primi ad aver diritto al certificato digitale Covid sono senza dubbio i vaccinati. Il “pass” durerà 9 mesi a partire dal quattordicesimo giorno dall’iniezione che immunizza. Anche i guariti dal Covid hanno diritto al certificato, ma per loro la durata è inferiore: sei mesi. Chi invece si è sottoposto a tampone ed è risultato negativo, avrà libertà di circolazione per 48 ore. COVID

Si punta tutto su tecnologia e privacy

Per avere una certificazione univoca la Ue ha puntato sul Qr code, nel quale è registrato il certificato da caricare sullo smartphone (in versione cartacea per chi non ha un telefonino adatto) e sulla firma digitale, rilasciata dall’autorità nazionale, che attesta la validità della vaccinazione o del test. Quindi i Green pass emessi dal singolo Paese verranno inseriti nel Gateway, la piattaforma comunitaria che raccoglie i dati di tutti i certificati. Intanto, perché ogni Paese possa produrre test sicuri e a basso costo la Commissione ha stanziato 100 milioni di euro. Le persone potranno tornare così a varcare i confini, ma i dati sanitari resteranno conservati e protetti nel Paese d’origine. Salva quindi la privacy e non ci sarà un data-base europeo. Nel Qr code, leggibile automaticamente ai varchi di frontiera o degli aereoporti, sarà possibile leggere solo il codice identificativo della vaccinazione o del test negativo, oltre al nome e cognome del titolare del certificato e la sua data di nascita. RIPARTENZA

Gli Stati e le regole

Il regolamento del certificato prevede che gli Stati dell’Ue non debbano imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di certificati – come quarantena, autoisolamento o test – “a meno che non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica”, fermo restando che salute e confini sono competenza esclusiva nazionale. Le misure dovranno comunque essere notificate con 48 ore di anticipo agli altri Stati membri e alla Commissione, mentre il pubblico dovrà essere informato con un preavviso di 24 ore. Il tutto, comunque, tenendo rigorosamente conto delle prove scientifiche, “compresi i dati epidemiologici pubblicati dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC)”. Inoltre, tutti i Paesi dell’Ue devono accettare i certificati di vaccinazione rilasciati in altri Stati membri per i vaccini autorizzati dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA), mentre saranno liberi di decidere se accettare anche i certificati autorizzati secondo le procedure nazionali o per i vaccini elencati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per l’uso d’emergenza.

Figliuolo: «Sul Green pass noi siamo pronti, questione di pochi giorni»

Intanto, l’Italia, dove è già attivo di fatto il green pass nazionale (costituito dalle certificazioni cartacee di avvenuta vaccinazione, guarigione o del tampone negativo), ha già superato i test tecnici. Sarà tra i primi Paesi, assicurano a Bruxelles, pronti a rilasciare il certificato che permetterà a chi è vaccinato, testato negativo o confermato guarito dal Covid 19, di viaggiare nell’area Schengen, evitando le quarantene. L’Italia sta però accelerando: il green pass allineato al sistema Ue secondo il ministro Colao arriverà forse anche prima del 1° luglio sulla app IO. A fargli eco il commissario Francesco Paolo Figliuolo, che conferma: «Sul Green pass noi siamo pronti, è questione di pochissimi giorni». Ma mentre al pass ue hanno aderito anche Norvegia, Svizzera, Islanda e Liechtenstein, al momento sono solo nove i Paesi già collegati al Gateway: Croazia, Danimarca, Spagna, Germania, Grecia, Bulgaria, Lituania, Polonia e Repubblica ceca.

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Calatafimi segesta News è un sito/blog di informazione, costruito attraverso la piattaforma wordpress. Nasce con un semplice scopo, produrre VERA informazione. Oggi il 99% dell’informazione che ci arriva attraverso giornali, tv e a volta pure blog è pilotata e piena di interessi. La maggior parte dei giornalisti odierni è imprigionata in logiche politiche, imprenditoriali, clientelistiche, ma non solo ! Il giornalista odierno tende all’arrivismo e quindi all’esagerazione, trasforma storie banali in scoop attraverso articoli che distolgono il lettore dalla realtà dei fatti, e chi sono le vittime di tutto questo? Le vittima siamo noi Cittadini che, subiamo passivamente, questa mole di informazioni pilotate, cosa che non ci permette di avere un quadro chiaro su quello che sta avvenendo in realtà a livello locale, regionale, nazionale e internazionale.
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