Chiedo al presidente Musumeci di intervenire affinché vadano immediatamente realizzati gli impianti già autorizzati e pianificati invece di proporre progetti che non rientrano nelle pianificazioni regionali e neanche della SRR TP Nord”.
La deputata regionale del Movimento 5 Stelle Valentina Palmeri torna ad incalzare il governo regionale sulle presunte irregolarità dell’iter autorizzativo concesso dalla Regione Siciliana alla Ditta Solgesta S.r.l..
“Abbiamo visto, cosa è accaduto a Calatafimi Segesta – spiega la deputata M5S – con il progetto per la costruzione di un impianto che avrebbe dovuto in apparenza produrre biometano ma che nei fatti celerebbe anche il trattamento dei rifiuti solidi urbani oltre a quelli organici e un gassificatore. Se Musumeci, al pari di Crocetta, continua a fare orecchie da mercante, a pagare delle disastrose conseguenze in termini economici e ambientali, saranno ancora una volta i cittadini. Per questa ragione – sottolinea Valentina Palmeri – ho presentato al governo altre due mozioni e due ordini del giorno. Vanno immediatamente realizzati gli impianti già autorizzati e pianificati invece di proporre progetti che non rientrano nelle pianificazioni regionali e neanche della SRR TP Nord.
Uno dei progetti della SRR Trapani Nord infatti, prevedeva proprio nel comune di Calatafimi Segesta un impianto per la produzione di compost di qualità da realizzarsi in un terreno confiscato alla mafia ed assegnato allo stesso comune. Con una mozione abbiamo impegnato il Governo regionale a realizzare nel più breve tempo possibile gli impianti già autorizzati: oltre a questo di Calatafimi Segesta anche quello relativo all’ampliamento discarica di c.da Borranea a Trapani di rifiuti non pericolosi con impianto di TMB e quello di selezione e valorizzazione del secco da raccolta differenziata (carta, cartone, plastica, vetro, metalli) da realizzarsi nel Comune di Buseto Palizzolo.
“A proposito degli impianti Solgesta – continua la portavoce M5S – abbiamo da subito informato la popolazione, fatto accesso atti dallo scorso luglio per avere a disposizione tutte le informazioni in merito, impiegato gran parte della nostra attività parlamentare per chiedere l’immediata sospensione in autotutela della procedura amministrativa riguardante l’autorizzazione a questi impianti ed in ultimo abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica per rilevare responsabilità in eventuali illeciti compiuti in questa procedura e una serie di atti parlamentari. Le azioni da mettere in campo per risolvere questa questione non sono quelle di bruciare rifiuti o conferirli in discarica senza nessun trattamento. Queste modalità non possono far altro che provocare danni ambientali e conseguenti danni sanitari ed è chiaro che per evitare questo collasso di gestione il primo passo è aumentare le percentuali della raccolta differenziata in tutta la regione e – conclude Palmeri – gestire il ciclo rifiuti con impianti adeguati”.
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