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Congedi per genitori, stop a mutui, aiuti a partite Iva, cassa integrazione per tutti: le misure del decreto

By   /  16 Marzo 2020  /  No Comments

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Di seguito le misure del decreto marzo.I n arrivo ad aprile un secondo decreto “con fondi Ue”

Le misure per sanità, famiglie, imprese, lavoratori

Aiuti a sanità, famiglie, imprese, lavoratori. Ma anche assunzioni di nuovi medici e infermieri, interventi specifici per il turismo e spinta alla produzione italiana di mascherine. Il maxi decreto anti-coronavirus e «salva economia» è stato finalmente approvato dal Consiglio dei ministri: prevede 25 miliardi di interventi e aiuti per famiglie, lavoratori e imprese.
Il decreto ha assunto i contorni di una manovra economica di emergenza: in particolare il decreto destina 1,15 miliardi al finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard e 1,5 miliardi al Fondo per le emergenze nazionali istituito presso la Protezione civile.
«Nessuno sarà lasciato solo», assicura il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri: «Stiamo facendo e faremo tutto ciò che è necessario per proteggere e sostenere il Paese». Il premier Giuseppe Conte mette in cima alle priorità «far lavorare in sicurezza medici, infermieri e tutto il personale sanitario».
Tra le norme sono previsti anche Congedi speciali pari al 50% della retribuzione e voucher babysitter per i lavoratori, dipendenti o autonomi, con figli piccoli a casa da scuola per l’emergenza coronavirus; cassa integrazione «universale» allargata a tutti i settori; congelamento di tutti i versamenti di imposte e contributi del 16 marzo almeno per una settimana; proroga «lunga» per i versamenti di Iva, ritenute e contributi.
Vediamo, qui di seguito, quali sono i principali contenuti del decreto per l’emergenza economica provocata dall’epidemia del Covid-19. Il decreto sarà licenziato domenica sera dal Consiglio dei ministri.

Cassa integrazione per tutti i lavoratori (fino a 9 settimane)

La cassa integrazione, in sostanza parte dello stipendio pagato dallo Stato a chi lavora per un’azienda che si ferma, viene resa «universale», e cioè utilizzabile anche dalle imprese con meno di 5 dipendenti. L’obiettivo, come spiega Gualtieri, è che «nessuno perda il posto di lavoro a causa del coronavirus, che nessuno venga licenziato».
Ma una copertura verrà garantita anche a chi, non viene coperto dalla cassa integrazione, come i lavoratori agricoli e gli stagionali, a partire da quelli del turismo, gli autonomi, tra cui i lavoratori dello spettacolo, e chi ha un contratto a tempo determinato. La Cig per tutti arriverà fino a 9 settimane.
Per gli ammortizzatori sociali arrivano quasi 5 miliardi: si prevedono circa 1,3 miliardi per la Cig ordinaria e per trasformare in ordinaria la Cigs (338 milioni). Altri 3,3 miliardi serviranno per l’estensione della cassa in deroga ai settori attualmente non coperti, compresi agricoltura e pesca. Resta escluso il lavoro domestico.

Stop a mutui casa, anche per autonomi (senza Isee)

Sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa per chi è in difficoltà, estesa anche agli autonomi, senza necessità di presentare l’Isee. Il decreto amplia così le maglie del Fondo Gasparrini – attualmente riservato alle famiglie in difficoltà per la perdita del lavoro, morte o non autosufficienza – anche a lavoratori autonomi o liberi professionisti che presentano autocertificazione di un calo di oltre un terzo del fatturato per l’emergenza. Previsto un fondo a garanzia di 500 milioni.
La moratoria – fino a 18 mesi – prevista per i mutui prima casa viene così estesa anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che autocertifichino in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020 un calo superiore al 33% del fatturato dell’ultimo trimestre 2019 a causa della chiusura o della restrizione della propria attività per l’emergenza coronavirus. Per l’accesso al Fondo non è richiesta la presentazione dell’Isee.

Quarantena equiparata alla malattia

Per i lavoratori del settore privato viene equiparato il periodo trascorso in quarantena o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva, dovuto a Covid-19, ai periodi di malattia, ai fini del trattamento economico previsto dalla normativa di riferimento e detto periodo non è computabile ai fini del periodo di comporto. Vengono stabilite dal decreto le modalità operative per la redazione dei certificati da parte del medico curante. In deroga alle disposizioni vigenti, gli oneri sono posti a carico dello Stato.

Partite Iva e autonomi: indennità di 500 euro (una tantum)

È riconosciuta un’indennità pari a 500 euro in favore dei liberi professionisti titolari di partita Iva attiva alla data del 23 febbraio 2020 e dei lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data, iscritti alla Gestione separata, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria.
La medesima indennità è riconosciuta ai co.co.co. che svolgono attività in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche. L’indennità di cui al presente articolo è erogata dall’Inps che provvede al monitoraggio del rispetto del limite di spesa stabilito.

Fisco, stop a tasse e Iva fino a 31 maggio per più colpiti

Le imprese più colpite dal coronavirus (dello sport, comprese le palestre, dell’arte e della cultura come teatri e cinema, del trasporto, ristorazione, educazione e assistenza) potranno avvantaggiarsi della sospensione fino al 31 maggio dei versamenti di ritenute, contributi, premi assicurativi e Iva per la prossima scadenza di marzo. Alla ripresa della riscossione, i versamenti sospesi saranno effettuati, senza sanzioni e interessi, in un’unica soluzione o con un massimo di 5 rate mensili a partire da maggio 2020.

Partite Iva: riscossione versamenti tributari a maggio, adempimenti a giugno

Sul fronte della ripresa della riscossione, i versamenti tributari sospesi delle partite Iva che beneficiano della moratoria fiscale per l’emergenza coronavirus andranno effettuati, senza applicazione di sanzioni ed interessi, in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 ovvero mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di maggio 2020. Gli adempimenti sospesi andranno effettuati entro il 30 giugno 2020.

Pmi, quasi 3 miliardi per sostegno imprese: tutte le misure

Le pmi potranno avvalersi di misure di sostegno finanziario dello Stato, fino al 33% dei prestiti erogati:
a) per le aperture di credito a revoca e per i prestiti accordati a fronte di anticipi su crediti esistenti alla data del 29 febbraio 2020 o, se superiori, a quella di pubblicazione del presente decreto, gli importi accordati, sia per la parte utilizzata sia per quella non ancora utilizzata, non possono essere revocati in tutto o in parte fino al 30 settembre 2020;
b) per i prestiti non rateali con scadenza contrattuale prima del 30 settembre 2020 i contratti sono prorogati, unitamente ai rispettivi elementi accessori e senza alcuna formalità, fino al 30 settembre 2020 alle medesime condizioni;
c) per i mutui e gli altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie, il pagamento delle rate o dei canoni di leasing in scadenza prima del 30 settembre 2020 è sospeso sino al 30 settembre 2020 e il piano di rimborso delle rate o dei canoni oggetto di sospensione è dilazionato, unitamente agli elementi accessori e senza alcuna formalità, secondo modalità che assicurino l’assenza di nuovi o maggiori oneri per entrambe le parti; è facoltà delle imprese richiedere di sospendere soltanto i rimborsi in conto capitale.
FONDO DI GARANZIA CENTRALE PMI
Per 9 mesi dal provvedimento, lo stato fornisce una garanzia per prestiti fino a 5 milioni di euro volta a investimenti e ristrutturazioni di situazioni debitorie, nel rispetto delle garanzie e dei limiti previsti dal provvedimento stesso.
SUPPORTO ALLA LIQUIDITA’ DELLE IMPRESE
In favore delle imprese che hanno sofferto una riduzione del fatturato a causa della citata emergenza, Cassa depositi e prestiti S.p.A. è autorizzata a concedere liquidità, anche nella forma di garanzie di prima perdita su portafogli di finanziamenti, tramite banche e altri soggetti autorizzati all’esercizio del credito. La garanzia dello Stato è rilasciata in favore di Cassa depositi e prestiti S.p.A. fino ad un massimo dell’ottanta per cento dell’esposizione assunta.

Proroghe e rinvii. A tutte le società è consentito di convocare l’assemblea di approvazione del bilancio entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio. Slittano quindi al 30 giugno i termini per la chiusura dei contri del 2019. I soci e gli azionisti possono partecipare alle assemblee per via telematica. Rinvio al 31 maggio anche per i rendiconti e bilanci di esercizio per gli enti locali.

Prorogate di 60 giorni le nomine dei componenti di Agcom e Garante della privacy. I documenti d’identità in scadenza avranno validità fino al 31 agosto, tranne che per l’espatrio

Sostegno al reddito di lavoratori dipendenti e autonomi

Arriva un «fondo per il reddito di ultima istanza» per i lavoratori danneggiati dal coronavirus. La misura prevede una forma di sostegno al reddito per lavoratori dipendenti e autonomi, che abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività e che nel corso del 2019 non avevano guadagnato più di 10 mila euro.
Per sostenerli viene istituito un fondo da 200 milioni per l’erogazione di una indennità nel 2020. Sarà il ministero del Lavoro a definire i criteri.

Congedo parentale extra di 15 giorni al 50% della retribuzione

Arrivano i congedi per i genitori che hanno figli sotto i 12 anni costretti a casa dalla chiusura delle scuole. I congedi «speciali» saranno validi dal 5 marzo per tutti i dipendenti. L’indennità sarà di massimo 15 giorni da utilizzare tra mamma e papà non contemporaneamente, e sarà pari al 50% della retribuzione. Nessun limite di età in caso di figli disabili. Sarà poi riconosciuto un congedo speciale non retribuito ai dipendenti con figli tra 12 e 16 anni.
L’indennità vale per i genitori lavoratori dipendenti del settore privato, i genitori lavoratori iscritti in via esclusiva alla gestione separata e ai genitori lavoratori autonomi iscritti all’Inps.
La condizione è che non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito o in modalità di lavoro agile.
Inoltre, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato con figli minori, di età compresa tra i 12 e i 16 anni, hanno diritto di astenersi dal lavoro per il periodo di chiusura delle scuole, senza corresponsione di indennità né riconoscimento di contribuzione figurativa, con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro.

Voucher baby sitter da 600 euro (ma senza congedo parentale)

In alternativa ai congedi parentali, i genitori lavoratori dipendenti con figli sotto i 12 anni potranno richiedere i voucher baby-sitter.
Il bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting è previsto «nel limite massimo complessivo di 600 euro e viene erogato mediante il libretto famiglia».
Viene confermato a 1.000 euro, invece, il bonus baby sitter per i bambini inferiori a 12 anni del personale sanitario, medici, infermieri, esperti di laboratorio che prestano servizio.

Spinta a produzione mascherine

Nel maxi decreto legge per il sostegno a imprese e famiglie colpite dall’emergenza coronavirus prevede che «Invitalia, in qualità di soggetto gestore delle principali agevolazioni nazionali alle imprese, sia autorizzata a erogare finanziamenti a fondo perduto o contributi in conto gestione, nonché finanziamenti agevolati, alle imprese che producono dispositivi di protezione individuale e medicali, per assicurarne l’adeguata fornitura nel periodo di emergenza del Covid-19».

Ok a mascherine anche senza marchio «CE»

È consentito produrre mascherine chirurgiche in deroga alle vigenti norme. Le aziende produttrici che intendono avvalersi della deroga devono inviare all’Iss autocertificazione sulle caratteristiche tecniche delle mascherine, rispettando tutti i requisiti di sicurezza. L’Iss in 2 giorni si pronuncia circa la rispondenza delle mascherine alle norme vigenti. Confermati anche gli incentivi a fondo perduto alle imprese che già le producono.
Saranno consentite «sull’intero territorio nazionale, e fino al termine dello stato di emergenza di cui alla delibera del Consiglio dei ministri in data 31 gennaio 2020, come misura di protezione individuale, l’uso di mascherine filtranti anche privi del marchio CE».

A marzo premio 100 euro a chi lavora in sede

Per dipendenti pubblici e privati con reddito sotto 40 mila euro è previsto un premio di 100 euro per il mese di marzo 2020. Andrà ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che abbiano continuato a lavorare nella sede di lavoro.
Il premio spetta a chi guadagni non più di 40 mila euro l’anno ed è esentasse. Viene rapportato ai giorni di lavoro in sede e viene dato in via automatica dal datore di lavoro, se possibile nella busta paga di aprile o comunque entro il conguaglio di fine anno.

Negozi e botteghe: credito imposta 60% su affitto

Credito d’imposta al 60% del canone di affitto di marzo per gli esercenti di attività d’impresa di negozi e botteghe al fine di contenere gli effetti negativi derivanti dalle misure di contrasto al Covid-19.

Reddito di cittadinanza, moratoria su obblighi (ma assegno resta)

Moratoria sugli obblighi e termini di attuazione dei programmi di politica attiva sul lavoro durante l’emergenza Covid-19. Considerata la limitazione degli spostamenti imposti dal decreto anti-Covid 19 appare di difficile attuazione la partecipazione e l’avvio di programmi di politica attiva, dal reddito di cittadinanza all’assegno di ricollocazione, tra gli altri, ma anche per i percettori di Naspi e Discoll e per i beneficiari di integrazioni salariali, si legge nella relazione tecnica. Ma al termine del periodo di validità delle misure emergenziali gli obblighi e i termini per la convocazione ai fini della sottoscrizione dei patti verrebbero ripristinati, non dovendosi contare, a tali fini, i giorni di sospensione e fermo restando il riconoscimento del beneficio anche per il periodo di sospensione dei termini.
Per le medesime ragioni di opportunità sono sospesi anche gli adempimenti in materia di assunzioni obbligatorie le procedure di avviamento a selezione effettuate dalle amministrazioni dello Stato e dagli enti pubblici non economici, i termini per le convocazioni da parte dei centri per l’impiego per la partecipazione ad iniziative di orientamento nell’ambito del patto di servizio personalizzato.

Alberghi e immobili: possibile requisire per quarantene e nuovi ospedali

Il prefetto può requisire strutture alberghiere, ovvero altri immobili idonei, per ospitarvi le persone in quarantena, ovvero in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare. È una misura confermata nel decreto. Il capo della Protezione civile può inoltre requisire in uso o in proprietà, da ogni soggetto pubblico o privato, «presidi sanitari e medico-chirurgici, nonché beni mobili di qualsiasi genere», per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Sono previsti indennizzi.
Il supercommissario all’emergenza, inoltre, «provvede al potenziamento della capienza delle strutture ospedaliere, anche mediante l’allocazione delle dotazioni infrastrutturali, con particolare riferimento ai reparti di terapia intensiva e sub-intensiva, alla requisizione di beni mobili, mobili registrati e immobili, anche avvalendosi dei prefetti territorialmente competenti, nonché alla gestione degli stessi».

Finanziati straordinari medici e operatori Sanità

Col decreto sono finanziati gli straordinari di medici e infermieri del Sistema sanitarrio nazionale (Ssn) alle prese con l’emergenza Covid-19. «Per l’anno 2020, allo scopo di incrementare le risorse destinate alla remunerazione delle prestazioni di lavoro straordinario del personale sanitario dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale direttamente impiegato nelle attività di contrasto alla emergenza epidemiologica i fondi contrattuali per le condizioni di lavoro della dirigenza medica e sanitaria dell’area della sanità e i fondi condizioni di lavoro e incarichi del personale del comparto sanità sono complessivamente incrementati, per ogni regione e provincia autonoma».

Arruolati 120 medici e 200 infermieri militari

Arruolamento temporaneo di 129 medici e 200 infermieri militari per contrastare l’emergenza Covid-19. «E’ autorizzato, per l’anno 2020, l’arruolamento eccezionale, a domanda, di militari dell’Esercito italiano in servizio temporaneo, con una ferma eccezionale della durata di un anno, nelle misure di seguito stabilite per ciascuna categoria di personale: 120 ufficiali medici, con il grado di tenente; 200 sottufficiali infermieri, con il grado di maresciallo».

Ok a nuovo debito fino massimo a 25 miliardi

C’è da ricordare che le misure per tamponare l’emergenza coronavirus saranno finanziate con nuovo debito dal governo, fino a un massimo di 25 miliardi. «Al fine di reperire le risorse per assicurare la liquidità necessaria all’attuazione degli interventi di cui al presente decreto – si legge nelle disposizioni finanziarie del decreto – è autorizzata l’emissione di titoli di Stato per un importo fino a 25.000 milioni di euro per l’anno 2020».

Permessi ex legge 104: 24 giorni in più in 2 mesi

Chi assiste persone disabili potrà chiedere fino a 24 giorni in più di permesso nei prossimi due mesi. I permessi previsti dalla legge 104 potranno essere aumentati di 12 giorni sia nel mese di marzo che nel mese di aprile.

Processi: proroga stop udienze fino al 15 aprile

Passa dal 22 marzo al 15 aprile lo stop ai processi, una delle misure per contrastare l’emergenza Covid-19.

Atti commissario sottratti a controllo Corte Conti

Gli atti del commissario per l’emergenza sanitaria Coronavirus sono sottratti al controllo della Corte dei Conti e «sono immediatamente e definitivamente efficaci, esecutivi ed esecutori, non appena posti in essere».
«La responsabilità contabile e amministrativa è comunque limitata ai soli casi in cui sia stato accertato il dolo del funzionario o dell’agente che li ha posti in essere», si legge nel testo. «Il commissario è autorizzato all’apertura di apposito conto corrente bancario per consentire la celere regolazione delle transazioni che richiedono il pagamento immediato o anticipato delle forniture, anche senza garanzia», prevede la misura.

Crediti d’imposta per sanificazione ambienti di lavoro

Allo scopo di incentivare la sanificazione degli ambienti di lavoro, quale misura di contenimento del contagio del virus Covid-19, ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione è riconosciuto, per il periodo d’imposta 2020, un credito d’imposta nella misura del 50 per cento delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro fino ad un massimo di 20.000 euro. Il credito d’imposta è riconosciuto fino all’esaurimento dell’importo massimo di 50 milioni di euro per l’anno 2020.

Stop a concorsi, smart working diventa «ordinario» per la pubblica amministrazione

Nel decreto «cura Italia abbiamo «previsto la sospensione per due mesi di tutte le prove dei concorsi pubblici, con l’eccezione di quelli in cui la valutazione dei candidati sia effettuata solo su basi curriculari o in modalità telematica», ha spiegato la ministra della P.a. Fabiana Dadone. Inoltre nel decreto è stato stabilito che «fino alla fine dell’emergenza coronavirus lo smart working, cui si può far ricorso in modo semplificato e persino con strumenti del dipendente, è la forma ordinaria» di lavoro negli uffici pubblici.
«Qualora non sia possibile ricorrere al lavoro agile, le amministrazioni utilizzano gli strumenti delle ferie pregresse, del congedo, della banca ore, della rotazione e di altri istituti analoghi. Esaurite eventualmente tali opzioni, i datori pubblici possono esentare il lavoratore dal servizio che però risulta prestato con tutte le prerogative di retribuzione e contribuzione, esclusa, se prevista, l’indennità sostitutiva di mensa».

La sintesi qui:

https://media2-col.corriereobjects.it/pdf/2020/interni/sintesi_DL_CURA_ITALIA.pdf

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