Il premier conferma la chiusura dei negozi in tutto il Paese. Restano aperte le farmacie e “non è necessario fare nessuna corsa per acquistare cibo, i supermercati non chiudono”. “Questo è il momento di compiere un passo in più, quello più importante. I riscontri li avremo fra un paio di settimane”. Domenico Arcuri sarà il “nuovo commissario delegato, con ampi poteri di deroga”
Il premier Giuseppe Conte annuncia la chiusura di tutti i negozi, a eccezione di farmacie e alimentari. “Questo è il momento di compiere un passo in più, quello più importante. Ora disponiamo anche la chiusura di tutte le attività commerciali, di vendita al dettaglio, ad eccezione di quelle dei beni di prima necessità e delle farmacie.Chiudiamo i negozi“, ha spiegato il presidente del Consiglio. “Non è necessario fare nessuna corsa per acquistare il cibo: i negozi di alimentari restano aperti”, ha sottolineato. La richiesta arrivata dal governatore della Lombardia Attilio Fontana è stata accolta da Palazzo Chigi ed estesa a tutta Italia. La curva di crescita del coronavirus non si è arrestata: 2mila malati in più in un solo giorno. “Per avere un riscontro effettivo” di queste nuove misure “dovremo attendere un paio di settimane“, ha specificato il premier.
“Chiudiamo negozi, bar, pub, ristoranti. Resta consentita la consegna a domicilio. Chiudono parrucchieri, centri estetici e servizi di mensa“, ha spiegato Conte. “Restano garantiti i trasporti e i servizi di pubblica utilità“. “È garantito – inoltre – il funzionamento dei servizi bancari, postali, finanziari, assicurativi”. Le fabbriche resteranno aperte ma “con misure di sicurezza”, ha aggiunto il premier. “Saranno garantite, nel rispetto della normativa igienico-sanitaria, le attività del settore agricolo, zootecnico, di trasformazione agroalimentare comprese le filiere che offrono beni e servizi rispetto a queste attività”. La Regione Lombardia aveva chiesto che fosse la stessa Confindustria a decidere come comportarsi. E gli industriali avevano già chiarito che non avrebbero voluto una chiusura delle fabbriche. “Per le attività produttive va incentivato il più possibile il lavoro agile, incentivate le ferie e i permessi“, ha specificato ancora il premier nella sua diretta.
Tabaccai ed edicole possono rimanere aperte.
Domenico Arcuri sarà il “nuovo commissario delegato, con ampi poteri di deroga”, ha annunciato ancora Conte. “Nominerò un commissario che avrà ampi poteri di deroga e lavorerà per rafforzare la distribuzione” di strumenti sanitari. “Potrà impiantare nuovi stabilimenti”, ha spiegato.
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