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Continua l’emergenza rifiuti nel trapanese e in Sicilia. Pierobon fiducioso nella normalizzazione

By   /  8 Agosto 2019  /  No Comments

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9:10 – Sospesa la raccolta dell’umido ad Erice. “E’ sospesa la raccolta dell’umido fino a nuove disposizioni annuncia il sindaco Toscano – . Il calendario di raccolta rimane invariato per il rifiuto secco differenziato e quello indifferenziato. Ci scusiamo per il disagio arrecato.
Quello che sta accadendo in queste ore è una vera vergogna
– continua Toscano –  dopo le direttive perentorie da parte del Presidente della Regione per raggiungere il 65% di raccolta di umido con la previsione di pesanti sanzioni a carico dei Comuni, che hanno costretto i Sindaci sulla propria pelle ad assumersi responsabilità oltremisura per garantire tali percentuali, adesso siamo al collasso.
Dinanzi ad una assoluta incapacità gestionale da parte della Regione che ha il dovere di garantire impianti sufficienti, non possiamo fare altro che attendere nuove disposizioni, rivolgo, infine un accorato appello ai cittadini: Agite con equilibrio considerando che “non possiamo ritirare l’umido ma soprattutto non abbandonate i rifiuti per strada
“.

Mazara – Anche a Mazara sono l’Ufficio Ambiente rende noto che a causa di problemi legati al conferimento negli impianti di compostaggio, il servizio di raccolta differenziata dell’umido organico ha avuto disagi e non è stato possibile effettuarlo in tutto il territorio.

“Si invitano gli utenti delle zone dove non è stato effettuato il servizio a ritirare i mastelli in casa se pur pieni, nella speranza che venerdì il servizio possa riprendere a pieno ritmo anche se non dipende dal Comune o dal raggruppamento d’imprese ma dalle problematiche di conferimento, come purtroppo evidenziato in quasi tutta la Sicilia”. Per la giornata di domani il servizio di raccolta di multimateriale e vetro sarà effettuato regolarmente.

6:00 – Puntualmente in piena estate torna alta l’emergenza rifiuti in Sicilia. A Marsala l’organico non si raccoglie da giorni a causa della chiusura della Sicilfert, fatto che ha comportato una ordinanza urgente da parte del sindaco per far fronte all’emergenza che rischia di diventare un pericolo per la salute pubblica.

I cittadini non possono essere ulteriormente penalizzati e, quindi, mi assumo io la responsabilità perchè la situazione – dal punto di vista igienicosanitario e ambientale – può precipitare da un momento all’altroafferma il sindaco di Marasala – . Pertanto riprenderà il servizio di raccolta dell’organico che sarà smaltito tramite la Sicilfert”.

Dalle parole del sindaco Alberto Di Girolamo emerge tutta la gravità del problema “smaltimento organico” che ha comportato l’adozione di un’ordinanza sindacale urgente, che assicura ai cittadini il ritiro dell’organico a domicilio. Si tratta di un provvedimento in deroga, che ha i caratteri della eccezionalità e della provvisorietà, tenuto conto della drammatica situazione in cui si trova il territorio comunale sul fronte della raccolta dell’umido e stante l’impossibilità a reperire un impianto disponibile a riceverlo.

La situazione nel trapanese – In tutta la provincia di Trapani la raccolta dei rifiuti organici è sospesa. A Marsala, come nelle altre città della provincia e nei posti particolarmente votati al turismo come San Vito Lo Capo, i disagi sono tanti. L’impianto della Sicilfert di Marsala, è ancora bloccato.

Le disposizoni dell’Arpa – Da parte dell’Arpa ci sono state nuove prescrizioni riguardo alla Sicilfert. In pratica con 75 tonnellate giornaliere da scaricare nell’impianto di compostaggio si raddoppia la quota in modo tale da riprendere l’attività al più presto. Ma la situazione ancora è bloccata, l’Arpa ha richiesto alla Sicilfert una tettoia fissa, come copertura dei rifiuti anziché i teloni.

L’emergenza regionale con tre impianti chiusi e uno a mezzo servizio – Oltre a quello di Marsala sono chiusi gli impianti Rako di Catania e Ofelia di Ramacca: si tratta di strutture dove viene smaltita la parte umida dei rifiuti dalla differenziata. Dunque non c’è dove smaltire ogni giorno centinaia di tonnellate di immondizia. E così si è fermata la raccolta nel Trapanese, soprattutto, come dicevamo, nelle località turistiche come San Vito Lo Capo e la stessa Marsala. In crisi anche il Catanese, come ha segnalato in una interrogazione al ministro dell’Ambiente la senatrice grillina Tiziana Drago: «La situazione è fuori controllo, specie nelle periferie. A San Giorgio, Librino, San Giovanni Galermo le discariche abusive spuntano come funghi anche a distanza di poche ore dalle bonifiche. Manca il controllo del territorio». Catania, come Palermo, è fra le poche città rimaste molto indietro nella raccolta differenziata, dunque l’emergenza non è solo legata agli impianti in cui si smaltisce l’umido.

Lo stop ai tre impianti di Catania, Ramacca e Marsala ha anche provocato un improvviso rallentamento generale nella crescita della differenziata: la Regione era pronta ad annunciare che la media regionale è ormai intorno al 40%. Ma i problemi dell’ultima settimana stanno allontanando questo traguardo.

E’ fiducioso in una rapida soluzione l’assessore regionale Pierobon –  “Il problema del conferimento dell’organico è legato alla contemporanea chiusura di alcuni dei più grandi impianti di trattamento della Sicilia. La situazione è transitoria ed è già in miglioramento. Nel giro di un paio di giorni circa dovrebbe tornare tutto alla normalità”. Lo afferma l’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon, commentando i disagi che si sono registrati in alcuni territori.
C’è stata una escalation di episodi – dice Pierobon – a volte anomali e su cui vogliamo fare luce, che hanno ridotto la capacità di trattamento dell’organico nell’Isola rispetto al fabbisogno. Per quanto riguarda la provincia trapanese – prosegue l’assessore – i maggiori disagi sono legati alla chiusura da diversi mesi dell’impianto Sicilfert a causa di un provvedimento giudiziario. La struttura, dopo essere ripartita alcuni giorni fa, ha dovuto nuovamente sospendere le attività in seguito ad alcune prescrizioni dell’Arpa. Abbiamo incontrato i sindaci e valutato tutte le soluzioni possibili per superare questa fase. Un’ordinanza degli amministratori locali sin da oggi ha consentito di riprendere il conferimento nelle more che vengano rispettate le prescrizioni. Allo stesso tempo, per consentire di ripulire le strade nel periodo estivo, il dipartimento Acque e rifiuti aumenterà la quantità di rifiuti autorizzati ai Comuni da portare in discarica. In settimana riaprirà gradualmente l’impianto Raco dove conferiscono al momento numerosi Comuni. L’assessorato e il dipartimento hanno inoltre lavorato al fianco di prefetti, Arpa e Asp per consentire di trovare altre soluzioni immediate per potenziare ulteriormente il trattamento dell’organico. A questi interventi immediati – conclude Pierobon – si aggiungono quelli di medio e lungo termine che abbiamo già messo in atto. A cominciare dalla riapertura del Polo tecnologico di Castelvetrano, su cui stiamo lavorando in team e confidiamo a breve di poter dare buone notizie. Senza dimenticare gli oltre 150 milioni di euro stanziati per finanziare nuovi impianti pubblici di trattamento dell’umido per i quali abbiamo già ricevuto i primi progetti esecutivi”.

Fonte TP24

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