Si tratta di 400 milioni: ci saranno una lista dei centri convenzionati e volontari per la distribuzione a chi non può uscire
Di fronte all’emergenza coronavirus, il governo ha previsto una nuova iniziativa eccezionale con uno stanziamento da 4 miliardi e 700 milioni di euro per i Comuni. Sono i soldi che serviranno ai «buoni spesa» da consegnare alle famiglie in difficoltà.
Si tratta dell’anticipo del fondo di solidarietà da 4 miliardi e 300 milioni che doveva essere erogato a maggio con un’aggiunta di 400 milioni che lo Stato ha concesso consapevole del ritardo nella consegna dei 600 euro previsti dal decreto «Cura Italia». L’esito di un accordo tra governo e Anci, l’associazione dei Comuni guidata da Antonio Decaro siglato anche per fare fronte a un disagio sociale che, questo è il timore del Viminale, potrebbe sfociare in proteste e rivolte.
Come saranno divisi i fondi?
I soldi saranno distribuiti agli 8.000 Comuni con una divisione per abitanti, «ma – chiarisce Decaro – useremo anche un algoritmo per utilizzare i 400 milioni aggiuntivi dove c’è più bisogno e dunque erogando una somma maggiore a quelle amministrazioni dove c‘è un numero più alto di cittadini in difficoltà».
Come funzioneranno i buoni spesa?
Non ci sono ancora regole chiare: la scelta fatta con il governo è che ogni Comune divida i buoni come meglio ritiene. Spiega Decaro: «Chi ha i banchi alimentari ancora aperti utilizzerà quelle strutture per la distribuzione del cibo, altrove saranno i servizi sociali a distribuire i buoni per la spesa e se si tratta di anziani che non hanno la possibilità di uscire saranno i volontari ad occuparsi di andare al supermercato e poi consegnare la spesa». I soldi dovranno bastare fino al 15 aprile 2020, giorno in cui dovrebbe cominciare l’erogazione dei 600 euro per la fasce deboli previsti dal «Cura Italia».
Come si potrà richiederli?
Entro domenica ogni Comune dovrà attivare un numero da chiamare. Nel frattempo chi ha bisogno del contributo può chiamare il numero del Comune e chiedere di ottenere immediata assistenza.
Si potranno spendere ovunque?
Ogni Comune dovrà rendere nota la lista dei supermercati «convenzionati» dove si potranno utilizzare i buoni.
calatafimisegestanews
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