Per chi violerà le norme sarà prevista una sanzione per inosservanza di un provvedimento di un’autorità, punita con l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda fino a 206 euro (articolo 650 del codice penale), oppure nei casi più gravi una sanzione per delitti colposi contro la salute pubblica, con pene da sei mesi a dodici anni
Fino al 3 aprile, può uscire di casa e spostarsi solo chi ha “comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute e rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza” che devono essere attestate con un apposita autodichiarazione. Le limitazioni sono state imposte dal governo con un decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri assieme ad altre misure necessarie per cercare di arginare il contagio da coronavirus, valgono per tutta Italia. Riguardano ogni tipo di spostamento: auto e moto, mezzi pubblici, bicicletta ma anche a piedi.
Chi quindi ha “comprovate” necessità di muoversi deve compilare e portare con sé in ogni suo spostamento un apposito modulo di autodichiarazione (o autocertificazione: è la stessa cosa) che è scaricabile dal sito del Ministero dell’Interno e dovrà essere esibito al momento del controllo da parte delle forze dell’ordine. Chi non può scaricarlo e/o stamparlo può copiare il testo e portare la dichiarazione con sé. Nel caso in cui si venga fermati per un controllo e si sia sprovvisti del modulo, questo sarà fornito dagli agenti e si dovrà compilarlo in loro presenza.
COME FUNZIONA – Il modulo va compilato e utilizzato per ogni spostamento consentito come andare a fare la spesa, in farmacia o al lavoro. Chi deve fare sempre lo stesso spostamento (per esempio per andare a lavorare) può utilizzare un unico modulo specificando che si tratta di un impegno a cadenza fissa. La stessa modalità vale anche per chi ha esigenze familiari che si ripetono quotidianamente oppure a scadenze fisse e dunque può indicare la frequenza degli spostamenti senza bisogno di utilizzare moduli diversi. Il rientro nel luogo di residenza o domicilio o comunque presso la propria abitazione è sempre consentito: poi però non sarà più consentito spostarsi a meno che non lo richiedano motivi di lavoro o di necessità.
LE SANZIONI – Come ha spiegato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, “la veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato”. Per chi violerà le norme sarà prevista una sanzione per inosservanza di un provvedimento di un’autorità, punita con l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda fino a 206 euro (articolo 650 del codice penale), oppure nei casi più gravi una sanzione per delitti colposi contro la salute pubblica, con pene da sei mesi a dodici anni. In provincia di Trapani già diverse le multe effettuate.
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