Il protocollo è stato messo a punto dall’Agenzia europea per la sicurezza dell’aviazione (Easa) insieme al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie su incarico della Commissione Ue e prevede ogni fase del viaggio, già prima di arrivare in aeroporto.
Dopo mesi di stop, progressivamente si torna a volare. Ma con regole più rigide rispetto al passato: un metro e mezzo di distanza tra i passeggeri, mascherina in aeroporto (da cambiare ogni quattro ore) e autocertificazione da mostrare al check-in. Queste sono solo alcune delle raccomandazioni contenute nelle linee guida messe a punto dall’Agenzia europea per la sicurezza dell’aviazione (Easa) insieme al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Il protocollo, redatto su incarico della Commissione Ue, punta a assicurare un viaggio senza rischi per passeggeri e personale sugli aerei in vista. Le linee guida prendono in considerazione tutte le fasi del viaggio del passeggero, già da prima di arrivare in aeroporto: al check-in potrebbe essere richiesta l’autocertificazione sul proprio stato di salute, verrà misurata la temperatura e dovrà cercare di limitare i bagagliper un imbarco più rapido e scorrevole.
In aeroporto – Nei terminal, al gate e in ogni altra aerea dell’aeroporto bisognerà mantenere un metro e mezzo di distanza interpersonale e coprire le vie respiratorie con una mascherina, da cambiare ogni 4 ore. Una volta usata, saranno messi a disposizione cestini automatici con tecnologia ‘no touch’ e sacchetti monouso per sigillarle, in modo da limitare rischi e inquinamento. Sono esentati dall’obbligo i bambini sotto i 6 anni e chi dimostri specifici motivi medici. Raccomandato anche il lavaggio frequente delle mani: in ogni caso le linee guida consigliano di far attenzione a toccare le superfici – maniglie, sedie ecc – il meno possibile e solo se indispensabile. Per ridurre il numero di persone presenti, l’accesso al terminal sarà limitato solo a chi si deve imbarcare.
A bordo – Prima dell’imbarco verrà misurata la temperatura corporea: ogni aeroporto deciderà il punto più adatto, possibilmente al check-in prima del deposito bagagli. Chi ha più di 38 gradi non può proseguire il viaggio. Le compagnie devono garantire “nella misura in cui è possibile, il distanziamento fisico tra i passeggeri”. Quando non è possibile, scatta l’obbligo di mascherina per tutta la durata del volo. I trasgressori saranno segnalati alle forze dell’ordine all’arrivo. I posti verranno redistribuiti, ma i membri della stessa famiglia o le persone conviventi che viaggiano insieme “possono sedersi vicine”. Mascherine obbligatorie invece per il personale di bordo. La fase di imbarco avverrà a chiamata, per file, in modo da evitare code. Idem per lo sbarco: una fila per volta, su chiamata, evitando di alzarsi prima o di spingersi.
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