L’appuntamento è per le ore 18:00 di oggi, venerdì 27 marzo: il pontefice celebrerà il rito della Benedizione eucaristica ‘Urbi et Orbi’ dal Sagrato di San Pietro con la piazza vuota ma in mondovisione“
Un giorno molto attesa dai cattolici quello di oggi, venerdì 27 marzo, con l’appuntamento di preghiera universale in programma alle ore 18:00 che Papa Francesco ha proposto personalmente in occasione dell’Angelus di domenica scorsa (22 marzo) e la benedizione Urbi et orbi’ del pontefice in diretta sui canali di Vatican News. Un’attesa dovuta all’indulgenza plenaria che sarà concessa secondo le condizioni previste dal recente decreto della Penitenzieria Apostolica a quanti si uniranno spiritualmente a questo momento tramite i media oltre che ai malati di coronavirus, agli operatori sanitari, ai familiari e a quanti, con modalità differenti, si prendono cura di chi sta male. Il Papa presiederà un momento di preghiera che durerà circa un’ora, dal Sagrato della Basilica di San Pietro e con la piazza vuota mentre nei pressi del cancello centrale della Basilica Vaticana, saranno collocati l’immagine della Salus Populi Romani e il Crocifisso di San Marcello“
COS’È L’INDULGENZA – La dottrina dell’indulgenza è un aspetto della fede affermata dalla Chiesa cattolica, che si riferisce alla totale o parziale remissione, cioè la cancellazione, della pena temporale dovuta per i peccati già confessati e perdonati sacramentalmente. Per spiegarla bene, spesso si ricorre all’esempio del foro sul muro e del chiodo che l’ha procurato. Il chiodo è il peccato che una volta confessato e perdonato attraverso la Confessione “non c’è più”. Resta invece l’effetto del male commesso, il foro, che l’indulgenza per così dire chiude. L’assoluzione sacramentale dunque cancella i peccati, mentre l’indulgenza cancella la pena temporale, che non significa terrena, ma con una durata di tempo non senza fine: terrena, oppure da scontare in Purgatorio. Normalmente le condizioni per ottenere l’indulgenza sono la Confessione sacramentale, la comunione eucaristica e la preghiera secondo le intenzioni del Papa ed è inoltre chiesta un’opera “indulgenziata” da compiere nei tempi stabiliti (ad esempio una determinata preghiera o la visita a una chiesa particolare).“
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