Dopo la nuova ordinanza di Musumeci in vigore dal 25 ottobre al 13 novembre ed il successivo Dpcm nazionale valido dal 26 ottobre al 24 novembre, in Sicilia nasce un dubbio nei ristoratori sulla possibilità di ricevere i clienti fino alle 24:00 per la modalità di asporto, in realtà 23:00 visto che proprio dalle 23:00 vige il divieto in Sicilia di spostamento con qualsiasi mezzo, anche a piedi.
Mentre infatti è chiara, sia nell’ultima ordinanza di Musumeci sia nell’ultimo Dpcm nazionale, che è consentita l’attività di consegna a domicilio fino alle ore 24:00, non è altrettanto chiaro se consentita in Sicilia la possibilità di ricevere i clienti nel proprio locale per ritirare da asporto in quanto nell’ordinanza contingibile e urgente n.51 del 24 ottobre 2020 di Musumeci, viene riportato solamente che: “Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio fino alle 24:00…”;
a differenza del DPCM nazionale che specifica: “resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 24:00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze;…. “
Nasce quindi il dubbio nei ristoratori se Musumeci con la sua ordinanza ha voluto escludere questa possibilità per stringere maggiormente sulle misure anticovid o se, essendo antecedente l’ordinanza rispetto al Dpcm nazionale, nell’ordinanza si sia commesso l’errore di non includere e quindi specificare testualmente la possibilità di asporto.
Abbiamo posto il quesito tramite i canali social della Regione Sicilia. Restiamo in attesa di loro risposta per eliminare ogni dubbio ed evitare magari che i ristoratori possano vedersi multati per questa motivazione.
Per i gli altri punti chiari è lo stesso presidente della Regione Siciliana a spiegare che rimangono tutti i provvedimenti più restrittivi come ad esempio quello legato alla mobilità.
“L’ordinanza da me adottata, che permane nella sua efficacia per tutte le misure più restrittive, sottolinea Musumeci in una nota – ha scelto come linea di intervento la riduzione della mobilità, tenuto conto della circostanza che il contagio viene anzitutto arginato con la riduzione degli spostamenti e della circolazione dei cittadini”. Rimane, pertanto, il divieto di circolazione con ogni mezzo dalle ore 23 alle 5 del giorno successivo.
Anche in Sicilia, invece, la ristorazione è ora consentita fino alle 18 ed è previsto lo stop per piscine, palestre, cinema e teatri. “Il governo nazionale si è assunto la responsabilità di fare pesare le chiusure sul settore della ristorazione, della cultura e dello sport – continua Musumeci -. Le Regioni italiane, con un documento unanime, avevano chiesto di fare altro e di muoversi in direzione di scelte ragionate e sostenibili sotto il profilo dell’equilibrio tra diritto alla salute e diritto ad una vita quanto più ordinaria possibile, in un periodo del tutto straordinario”.
Musumeci poi sottolinea come sia “difficile da sostenere la decisione (del governo nazionale, ndr) di gravare su comparti nei quali il controllo delle misure è sempre stato più efficace, rispetto ad altri che, per loro natura, sono destinati ad ampie frequentazioni. Tuttavia, poiché solo il governo centrale può assicurare il concreto ristoro per le attività destinate alla chiusura, senza alcuna polemica e con spirito costruttivo chiedo al presidente Conte di varare con la necessaria celerità le misure per la liquidità immediata e per garantire aiuti. Va neutralizzata la tensione sociale. Ancora una volta faccio appello al buonsenso di tutti e alla necessità di stare uniti. Altrimenti sarà tutto più difficile”.
Fra le misure adottate nell’ordinanza di Musumeci che rimangono in vigore: la sospensione delle lezioni in presenza nelle scuole superiori dell’Isola con il contestuale avvio della didattica a distanza, il dimezzamento dell’utilizzo dei posti passeggeri nei mezzi trasporti pubblico urbano ed extraurbano, ferroviario e marittimo e il divieto di circolazione con ogni mezzo dalle ore 23 alle 5 del giorno successivo.
Gli esercizi commerciali, tra cui outlet e centri commerciali, resteranno aperti anche la domenica ma fino alle 14, a eccezione di edicole, farmacie e tabaccherie che potranno mantenere i consueti orari di chiusura.
calatafimisegestanews
Ultimi post di calatafimisegestanews (vedi tutti)
- Le misure del nuovo Decreto Fisco - 16 Ottobre 2021
- Pnrr, Musumeci ai sindacati: «Un fondo di progettazione per Comuni ed ex Province» - 16 Ottobre 2021
- Arriva il bonus assunzione under 36: a chi spetta e come fare richiesta - 12 Ottobre 2021