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Cosa succede ora che il medico malato di ebola è stato dimesso

By   /  6 Gennaio 2015  /  No Comments

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Dopo l’annuncio della guarigione e le dimissioni dello scorso venerdì 2 gennaio dall’ospedale Spallanzani di Roma, il medico italiano malato di ebola è finalmente tornato a casa. Insieme all’ufficializzazione della guarigione riportiamo per la prima volta anche l’identità del medico che aveva contratto il virusmentre operava come volontario per conto di Emergency in Sierra Leone: si chiama Fabrizio Pulvirenti ed è originario di Catania, dove presumibilmente è ritornato subito dopo essere uscito dall’ospedale. Secondo quanto ha dichiarato in conferenza stampa, dopo un periodo di convalescenza necessario per riacquistare la forma fisica perduta (ha perso almeno 10 chilogrammi ed è molto indebolito dalla lotta contro il virus), il medico ipotizza già di fare ritorno in Sierra Leone e riprendere a operare sul campo. Nel frattempo potrebbe ricominciare a lavorare all’ospedale Umberto I di Enna.

Dal ricovero del 25 novembre, il medico ha trascorso più di 5 settimane nel reparto di alto isolamento combattendo l’infezione grazie alle terapie di supporto, ai sieri e ai farmaci sperimentali. Dei trattamenti esatti a cui è stato sottoposto non sappiamo ancora molto, a parte che sono stati ottenuti grazie a una collaborazione internazionale in cui è stata coinvolta anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Pulvirenti, in particolare, sarebbe stato curato attraverso quattro diversi farmaci sperimentali, i cui nomi saranno diffusi alla fine del mese, come previsto dall’accordo con l’Oms. Secondo le prime stime, il costo complessivo sostenuto dal nostro sistema sanitario per salvare il medico dovrebbe essere di circa un milione di euro.

Il direttore scientifico dello Spallanzani Giuseppe Ippolito ha annunciato che il sangue del medico verrà utilizzato, come già accaduto per altri pazienti guariti da ebola, per produrre un plasma di convalescenza da utilizzare in Africa per curare altri malati. Il plasma sarà preparato in collaborazione con il Centro Nazionale Sangue, come deciso dopo che Fabrizio Pulvirenti è stato dichiarato definitivamente libero dal virus.

Emergency, l’organizzazione in cui Pulvirenti opera come volontario, riceverà presto una medaglia di alto valore per la sanità italiana, mentre al medico sarà assegnata un’onorificenza a parte. Il ministro della salute Beatrice Lorenzin ha annunciato che sono stati stanziati 4 milioni di euro per il completamento della nuova ala di alto isolamento dello Spallanzani, analoga a quella dove il medico di Emergency è stato ricoverato per 39 giorni.

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