Nelle variazioni di bilancio i fondi per i lavoratori del settore “para-regionale”. Gli enti, i dipendenti e i precari a cui andranno i soldi.
PALERMO – Ci sono i soldi per i quasi 16 mila Forestali e per i 607 lavoratori dell’Esa, per i 2.234 addetti dei Consorzi di bonifica e per i 2.700 Pip. Con la “mini-Finanziaria” natalizia governo e parlamento trovano i fondi per garantire il pagamento di circa 30 mila stipendi di precari e dipendenti di enti regionali.
Gli enti, il reddito minimo, Catania
Col via libera alla “manovrina”, che potrebbe andare in Gazzetta ufficiale già in giornata, ecco i soldi destinati anche al finanziamento del reddito minimo di inserimento che riguarda 1.034 persone, oltre a quello che garantirà gli stipendi dei circa 180 lavoratori sparsi tra Istituto vino e olio, Zootecnico, Incremento Ippico, Vivai Paulsen (per questi enti complessivamente sono stati stanziati poco meno di 1,3 milioni di euro). C’è poi l’aiuto per il Comune di Catania (8 milioni), che consentirà di pagare 4.800 stipendi e quello per il Libero consorzio di Siracusa (circa 573 persone).
I soldi per gli ex Pip
Una manovra “tutta stipendi”, o quasi. I soldi? Ecco 5 milioni e mezzo per gli ex Pip. “La norma di tutela dei PIP, che potranno avere una garanzia salariale anche nel caso in cui la Corte Costituzionale bocciasse la possibilità di transito in Resais, – il commento della deputata del Misto, Marianna Caronia – serve a garantire anche le amministrazioni che beneficiano dei servizi di questi lavoratori. Un risultato importante raggiunto per evitare una vera e propria emergenza sociale.”
Dalla Resais a Piano Battaglia
Poco più di 323 mila euro sono stati destinati ai lavoratori degli ex enti minerari e un po’ di più ai lavoratori della Resais. Oltre 4,4 milioni di euro saranno destinati al pagamento degli stipendi degli enti parco siciliani. Ripristinati i fondi destinati ai Comuni virtuosi nella raccolta differenziata e trovati quelli per i Comuni in dissesto e pre-dissesto, insieme una serie di contributi: a 100 mila euro le Opere riunite “Florio e Salamone”, 47 mila euro per il lavoratori del dipartimento di Protezione civile. Al Brass Group vanno 415 mila euro. Sono state autorizzate le spese per i lavori urgenti nelle scuole per 400 mila euro, la maggioranza ha potuto destinare 300 mila euro all’impianto di risalita di Piano Battaglia.
“La Città metropolitana di Palermo – commenta il deputato Udc Vincenzo Figuccia – potrà contare su una dotazione vincolata per il polo invernale delle Madonie. È un segnale concreto per il rilancio turistico dell’area del parco naturalistico che contribuirà a far crescere il movimento turistico e l’economia nelle Madonie”. Ecco anche 1,2 milioni per gli enti che gestiscono le riserve naturali e 1,8 milioni per gli operai dei Consorzi di bonifica
Una manovra “tutta stipendi”
Stipendi, insomma. Quasi esclusivamente stipendi. “Assicurare gli stipendi a una vasta platea di lavoratori – ha commentato il presidente della commissione Antimafia Claudio Fava – è cosa doverosa, ma non può essere l’unica attività del Parlamento e del Governo Regionale. Resta, infine, un grosso vulnus relativo alla ripetizione anomala del voto in aula. Al netto delle valutazioni di merito si rischia una parodia della democrazia. Avevamo auspicato e proposto, anche con diversi emendamenti presentati, – ha aggiunto – l’eliminazione di alcuni tagli che ci sembravano assolutamente inaccettabili come quelli ai comuni virtuosi in materia di riciclo dei rifiuti e al fondo di solidarietà per le vittime di estorsioni: da questo punto di vista, possiamo essere soddisfatti per aver ottenuto il ripristino di queste misure. Restano assenti, ancora una volta, interventi strutturali per la prevenzione dei rischi idrogeologici”.
Il Pd: “Lavorato per i più svantaggiati”
“Abbiamo lavorato con senso di responsabilità ad una manovra di variazioni di bilancio necessaria per fronteggiare una grave situazione di crisi, consentendo di sbloccare servizi essenziali per i cittadini e di pagare stipendi arretrati a tanti lavoratori”. Lo ha detto il capogruppo Pd Giuseppe Lupo. “Il Pd si è battuto per la creazione di un fondo a favore di Comuni in dissesto, predissesto o con ritardi nel pagamento degli stipendi ai dipendenti, – aggiunge Lupo – e per garantire sostegno economico per il trasporto degli studenti pendolari. Ci siamo opposti alla riduzione del fondo per i Comuni che hanno raggiunto il 65 percento di raccolta differenziata ed ai tagli scriteriati ai fondi antiracket e agli Istituti di assistenza e beneficenza. Abbiamo lavorato per garantire sostegno al reddito delle categorie svantaggiate e per dare risposte ai lavoratori dell’Istituto Vite e Olio garantendo anche lo svolgimento delle attività istituzionali”.
La maggioranza esulta
Esulta la maggioranza: “Il via libera dato dall’Ars alla legge di variazione di Bilancio – ha detto il capogruppo di Diventerà Bellissima, Alessandro Aricò – consentirà la salvaguardia degli stipendi di migliaia di lavoratori dei Comuni, dei Parchi, delle Riserve e dell’Istituto regionale Vini ed Oli. Si garantisce – aggiunge – un fondamentale sostegno economico ai Comuni siciliani in fase di dissesto e un altro provvedimento significativo è giunto da un emendamento approvato in aula che destina ulteriori fondi per un milione di euro ai siciliani affetti da gravi forme di talassemia. La coalizione di governo ha dimostrato compattezza e senso di responsabilità, dando risposte concrete a legittime e sacrosante istanze”.
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